WINNIE
Si dice che niente sia più forte del legame che unisce due sorelle. Ma il legame che unisce due sorelle che non hanno assolutamente nulla se non loro stesse è ancora più forte.
Ci sono sempre stata per Coraline e so che lei ci sarà sempre per me. Siamo ancora piccole, ma sappiamo entrambe troppo bene quanto faccia schifo il mondo. Non tutto, ma il nostro sì. Il mondo degli altri è bello, un lusso che non possiamo permetterci. Un magnifico universo che possiamo solo guardare. Questo è ciò che ci è sempre stato detto: guardare ma non toccare. Noi abbiamo sempre rispettato questa regola. Abbiamo visto la vita delle persone intorno a noi, abbiamo conosciuto il loro mondo, ma non lo abbiamo mai toccato. Non c'è stata una singola volta in cui abbiamo tentato di entrare in qualcosa che non ci apparteneva.
Nessuno ha spazio per me e Coraline. Io ho solo lei, lei ha solo me. Ci bastiamo. Ci completiamo.
"Winnie, lo sai poi che cosa ha fatto Connor?" mi chiede Coraline.
Stiamo camminando per tornare a casa. Siamo appena uscite da scuola. Io esco dieci minuti prima, ma rimango nel cortile ad aspettarla dato che l'edificio è lo stesso. Elementari, medie e superiori sono nella stessa costruzione fatiscente. Di certo non possiamo pretendere una scuola privata, una di quelle in cui indossi la divisa e in cui a pranzo ti servono piatti cucinati da dei veri e propri chef. Non abbiamo mai preteso questa perfezione, ma di sicuro sarebbe stata sufficiente una scuola in cui i muri non cadono a pezzi, in cui ogni aula non è costretta a contenere più di trenta alunni e in cui i piatti serviti alla mensa non sono vecchi di qualche giorno.
"Che cosa ha fatto?" le chiedo io, stringendole la mano.
"Mi ha tirato le trecce!" esclama, come se non avessero potuto arrecarle un'offesa peggiore.
Guai a chi tocca le trecce di Coraline! C'è chi ha rischiato di perdere una mano per una cosa del genere.
"Ma come si è permesso?" fingo io.
"È quello che mi sono chiesta anche io" dice lei, spostandosi una delle trecce dietro la spalla. "L'ho raccontato subito a Amy".
La sua migliore amica della giornata. Coraline ha il fantastico vizio di cambiare amiche con la stessa frequenza con cui si cambia le mutande: minimo una al giorno.
Amy è solo l'ultima malcapitata, mentre io sono la prima. La sua migliore amica che c'è dal primo giorno, ma non sono del tutto sicura che mi terrà per sempre. La facilità con cui si lascia trasportare dall'affetto di chiunque e l'altrettanta fretta con cui quell'affetto scompare mi fa pensare che forse neanche io, che sono sua sorella, avrò il privilegio di esserle amica per sempre.
"Cosa ti ha detto Mia?" chiedo.
"Non Mia. Amy" mi corregge. "Mia era la mia migliore amica la settimana scorsa" mi spiega.
"Oh, scusami tanto. Cosa ti ha detto Amy?"
"Ha detto che i maschi ti tirano i capelli quando gli piaci" dice. "Quindi io piaccio a Connor".
"Non fidarti mai di un maschio che ti tira i capelli" la metto in guardia.
"Perché?"
"Perché non c'è bisogno di tirare i capelli a nessuno per attirare l'attenzione. Un ragazzo che ti tira i capelli per dirti che gli piaci è stupido" le spiego. "E poi tu sei ancora troppo piccola per avere un fidanzato".
"Io non sono piccola. Guarda che ho nove anni" mi rimbecca lei.
Sorrido per quel suo modo di fare. Ama avere sempre l'ultima parola su tutto. È una caratteristica che ci accomuna, ma spesso mi ritrovo a fare un passo indietro per renderla felice e farle credere di aver vinto la discussione. Mi piace avere sempre ragione, ma non con lei.
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Winnie: istruzioni per l'uso
ChickLitWinnie ha aspettato quella lettera con ansia, ma nel momento in cui l'ha avuta tra le mani si è resa conto che non poteva lasciare tutto. A Philadelphia c'era ciò che era veramente importante per lei e che non poteva abbandonare. Il destino, però, g...