Capitolo 39

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WINNIE

"Ehi" dico non appena rispondo al telefono. Sul mio volto è comparso subito un sorriso quando ho visto il numero di Joshua.

"Ciao, piccoletta" mi saluta entusiasta. "Allora? Che racconti? È da un po' che non ti sento".

"Lo so. Sono stata parecchio impegnata con gli esami in questi giorni" dico.

Ho il telefono incastrato tra la spalla e l'orecchio e intanto me ne sto nella mia stanza a dare una sistemata. È sabato e oggi è la mia giornata di pulizie. Mi sono svegliata presto come sempre e mi sono allenata in palestra con Warren. Appena siamo tornati a casa, mi sono messa subito a pulire.

"Come stanno andando?"

"Benissimo. Ho preso sempre il massimo" dico fiera di me stessa. "E ho anche preso una lode".

"Wow, Winnie. Sapevo che eri una secchiona, ma non credevo fino a questo punto!" scherza.

Mi metto a ridere insieme a lui, poi metto il vivavoce e poggio il telefono sul comodino per essere un po' più libera nei movimenti. Mi tiro su i capelli e li blocco in una specie di chignon, usando una matita, mentre inizio a rifarmi il letto.

"Joshie, visto che hai chiamato... volevo chiederti una cosa".

"Spara".

"Che fai a Natale?"

Sono un po' di giorni che mi torturo con questa domanda. Vorrei che Joshua e Lottie venissero qui. Non vorrei nessun altro. Sono loro la mia famiglia. Potremmo stare tutti insieme: io, Joshie, Lottie, Alex e Warren. Sarà divertente.

"Sono al ristorante".

"Il giorno di Natale?" chiedo sorpresa.

"Sì, Winnie. Da quando abbiamo preso quella stella qui c'è sempre il pienone e per Natale credo che dovrò persino cercare qualche altro cameriere perché non mi bastano più quelli che ci sono".

Sorrido, fiera del mio amico. Ha fatto un lavorone con quel ristorante e ogni piccola vittoria che sta ottenendo è solo il frutto del suo fantastico impegno.

"Cavolo, Joshie! Sono davvero contenta per te!"

"Mi piacerebbe che venissi a vedere com'è ora il ristorante. Ci sono stati un po' di cambiamenti e mi piacerebbe tanto avere un tuo parere".

Mi mordo le labbra, sollevando la testa e facendo un respiro profondo.

"Un giorno verrò, te lo prometto".

"Lo so che un giorno ce la farai".

"È difficile, Joshie".

"Lo so, Winnie. Lo so".

Rimango in silenzio per qualche secondo, poi è lui a parlare di nuovo. "Scusami tanto, piccoletta, ma devo proprio andare. C'è un problema con i fornitori" mi dice e intanto sento un gran fracasso in sottofondo. "Ti richiamo appena posso, ok?"

"Certo. Ci sentiamo".

"Ti voglio bene, piccoletta".

"Ti voglio bene anch'io" rispondo e poi riattacca.

Mancano appena due giorni a Natale e io sono stata una stupida ad aspettare fino all'ultimo minuto. Avrei dovuto chiamare prima. Era ovvio che fosse così impegnato con il suo ristorante. Magari se lo avessi contattato con largo anticipo, avrei potuto avere una possibilità di passare il Natale con lui.

Decido di non perdermi d'animo e chiamo Lottie. Lei non mi dirà mai di no. Io e lei abbiamo sempre passato tutti i Natali insieme. Eravamo sempre io, lei e Cora.

Winnie: istruzioni per l'usoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora