WINNIE
La sveglia suona presto. Questa mattina non mi allenerò con Warren perché dopo l'incontro di ieri ha bisogno di riposo, ma questo non mi vieta di andare a correre da sola. Indosso un paio di leggings, una felpa e allaccio bene le scarpe da ginnastica. Tiro su i capelli ed esco di casa.
Un'ora e mezza dopo sono sotto la doccia. Mi sto insaponando per bene i capelli quando sento qualcuno entrare in bagno.
Ormai non ci faccio nemmeno più tanto caso. Il vetro è satinato e non si vede niente dall'altra parte. Warren e Alex fanno come gli pare quando io sono in doccia. Non so ancora chi dei due sia entrato.
"Winnie?"
È Alex. Di solito è sempre lui che viene qui a chiacchierare. Warren entra, fa quello che deve fare e poi se ne va, senza dire una parola.
"Sì?" chiedo io, mentre la schiuma del sapone scivola lungo il mio corpo.
"Volevo parlarti".
"Adesso?"
"Se non ti dispiace".
Rimango in silenzio per qualche secondo perché sì mi dispiace, ma non voglio nemmeno diventare scortese.
"Che succede?" gli chiedo, prendendo il balsamo.
"È che... mi sento uno schifo per quello che è successo".
"A cosa ti riferisci?"
"Ti avevo promesso che avrei aspettato la fine del tuo esame e invece sono andato via prima. Mi dispiace da morire, Winnie".
Sto per rispondere, ma proprio in quel momento qualcun altro entra in bagno. Perfetto, hanno deciso di fare una festa mentre io sono qui dentro.
"È tutto ok, Alex. Sta' tranquillo".
"Sì, sta' tranquillo" interviene Warren. "Tanto non ci crede più nessuno alle tue promesse".
"Stanne fuori, War" risponde Alex.
"Io ne sto fuori, ma visto che sono capitato qui durante questa conversazione del cazzo, mi sento libero di dirvi quello che penso".
Rimango in silenzio, mentre applico il balsamo sulla lunghezza dei miei capelli. Non voglio intervenire nella discussione tra due migliori amici, anche se a quanto pare io solo il fuoco al centro di questa discussione.
"Nessuno te l'ha chiesto" protesta ancora Alex.
"Nessuno me l'ha chiesto, ma Winnie è la tua ragazza e ogni volta sono io che devo andare a recuperarla quando tu la lasci da sola".
"Nessuno ti ha chiesto di riportarla a casa".
Ma che diavolo significa? Se non c'era Alex allora io dovevo rimanere per strada ad aspettarlo ogni singola volta che mi ha dato buca?
"Oh, quindi dopo il mio primo incontro avrei dovuto lasciarla da sola con Dominic, giusto? E l'altro giorno avrei dovuto lasciarla da sola al campus dopo l'esame perché tu avevi di meglio da fare?"
"Ragazzi, fatela finita" intervengo io. "E passatemi la spazzola, per favore".
Vedo una mano sbucare dall'alto e io afferro al volo la spazzola. Non so chi dei due me l'abbia passata, ma voglio che escano immediatamente da qui e che se ne vadano a litigare da un'altra parte.
"Esci da qui" dice Alex.
"Perché non esci tu?" lo provoca War.
"Perché quella sotto la doccia è la mia ragazza e non voglio che tu stia qui".
Oddio, ma è possibile che questi due non sappiano fare altro che litigare?
"Mi sto lavando i denti. Tu stai qui senza fare niente, perciò quello che può gentilmente uscire sei tu".
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Winnie: istruzioni per l'uso
ChickLitWinnie ha aspettato quella lettera con ansia, ma nel momento in cui l'ha avuta tra le mani si è resa conto che non poteva lasciare tutto. A Philadelphia c'era ciò che era veramente importante per lei e che non poteva abbandonare. Il destino, però, g...