Capitolo 12

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WINNIE

È domenica. Non ho lezioni stamattina, perciò ho tutto il giorno libero, almeno fino alle sei, quando dovrò andare a lavoro. Eve mi ha chiesto se questa settimana posso saltare la mia serata libera dato che vorrebbe farmi abituare per bene al lavoro. Mi ha promesso però che la prossima settimana mi lascerà libero proprio il sabato, nonostante sia la serata più affollata e più impegnativa, è anche la serata che tutti vogliono avere libera. A me in realtà non importa niente. Ho accettato solo perché non mi dispiace saltare la mia serata libera. Mi piace da morire lavorare in quel ristorante e ho legato molto con alcune colleghe, soprattutto con Marion. Anche lei studia ad Harvard, ma si sta laureando in letteratura. È al secondo anno e lavora nel ristorante di Eve da quando si è trasferita a Cambridge. Ha scelto questo posto perché lavorare solo di sera è utile per gli studenti e in effetti è una grande salvezza anche per me. Se questo ristorante fosse aperto anche a pranzo probabilmente Eve non mi avrebbe mai presa, dato che i miei pranzi avvengono tutti al college.

Questa mattina non ho niente da studiare. Sono rimasta in pari per tutta la settimana, facendo un po' di sacrifici, perciò oggi posso proprio godermi un meritato riposo. Decido di farmi una passeggiata per la città. In questa settimana ho girato un bel po', ma principalmente conosco solo la strada per arrivare al ristorante. Decido di non controllare la cartina. Voglio camminare e avventurarmi nelle strade che mi capitano davanti.

Come un miraggio, mi appare davanti un mercatino dell'usato. I miei occhi brillano. Ho sempre amato il mercatino dell'usato. Tutte le mie cose vengono da un posto come questo. Io e Coraline non avevamo molti soldi e i vestiti usati erano l'unica cosa che potevamo permetterci. Inoltre mi piace l'idea di dare una seconda possibilità a questi vestiti. La maggior parte hanno ancora il cartellino attaccato. Molti di questi sono stati comprati e mai indossati. A me piacciono le seconde possibilità, ma a quanto pare ad alcune persone non piacciono nemmeno le prime.

Acquisto qualche vestito, principalmente jeans e maglioncini per prepararmi al fresco dell'autunno. È settembre e questo significa che da un giorno all'altro le giornate inizieranno a diventare grigie, le foglie cadranno dagli alberi e arriverà quel freddo che non ho mai sopportato.

Continuo a passeggiare tra le bancarelle, ammirando gli oggetti di antiquariato che sono in vendita. Alcuni sono stupendi, altri sono semplici cianfrusaglie. Mi blocco quando vedo un giradischi da far girare la testa. La base è composta da una scatola di legno scuro, sopra c'è lo spazio per posizionare i dischi e sopra spicca la tromba tipica dei giradischi più vecchi.

"Bello, vero?" mi chiede il proprietario della bancarella.

"Stupendo" commento io.

"Pensa che questo grammofono è uno dei primi. Risale al 1893 e, considerando che il primo grammofono di questo genere risale al 1887, questo è davvero un pezzo più unico che raro".

Rimango affascinata. Mi piacerebbe da morire poter avere un giradischi come questo nella mia stanza. Il mio è un po' più moderno e arriverà tra qualche giorno con il resto della mia roba. Lo sostituirei volentieri con questo, ma ho come la sensazione che non possa permettermelo.

"Quanto viene?" domando.

"Mille".

Ecco, appunto.

"So che è un prezzo esagerato per un semplice mercatino dell'usato e ormai ho perso la presunzione di venderlo" mi confessa l'uomo.

"Da quanto tempo ci sta provando?"

"Da quindici anni. È ancora qui. Ormai credo che sia un amico affezionato che non ha voglia di lasciarmi".

Sorrido, ma i miei occhi non riescono a staccarsi da questo grammofono. Non sono mai stata affezionata agli oggetti, ma questo... questo non è un oggetto qualunque. È un pezzo di storia. Chissà quante storie ha visto, chissà quante coppie hanno ballato al ritmo della musica che riproduceva, chissà quanti bambini hanno riso e quanti uomini e donne hanno pianto. È questo ciò che ho sempre amato della musica. Il suo potere di renderci tutti uguali. Puoi essere forte quanto vuoi, ma quando senti una canzone che ti ricorda qualcosa in particolare, non puoi fare a meno di commuoverti.

Winnie: istruzioni per l'usoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora