WINNIE
"Non sono affari tuoi, Lottie!" protesto arrabbiata.
Tutte e due mi guardano stupite. Non capiscono il motivo della mia reazione. Non capiscono perché io stia reagendo così male a una notizia così bella. Come fanno a non capirlo?
"Hai mandato la domanda per Harvard?" chiede Coraline, guardandomi con le labbra socchiuse.
"Sì, ma non era niente di serio. Volevo solo vedere se mi avrebbero presa. Niente di che".
"Stai scherzando, vero?" chiede Lottie, passando poi il foglio a Coraline per farglielo leggere. "Qui dice che hai vinto la borsa di studio e che la retta è coperta quasi completamente".
"Sì, lo so" dico io.
"E tu lo hai fatto solo per gioco? Non si fa un test d'ingresso e una domanda di borsa di studio per gioco, Winnie".
"Tanto non ci vado, quindi fine della storia" protesto, incrociando le braccia per far capire a tutte e due che il discorso per me è chiuso.
"Perché non ci vai?" mi chiede Coraline.
Rimango in silenzio. Mi blocco per qualche istante. Non posso dirle che sto rinunciando al college dei miei sogni perché non posso lasciarla da sola. Non posso farle una cattiveria del genere.
Coraline, però, è intelligente e non ha bisogno che glielo dica io.
"Non puoi rinunciare a questo per me" dice lei.
L'espressione di Lottie si addolcisce e improvvisamente i sensi di colpa prendono il sopravvento. Adesso sa perché non ho detto nulla riguardo a quella lettera.
"Non rinuncio, tranquilla" dico a Coraline, sedendomi al suo fianco per accarezzarle i capelli. "Li chiamerò più tardi e gli chiederò se è possibile rimandare di qualche anno".
"Non ti diranno mai di sì. Non puoi rinunciare a una borsa di studio del genere".
"Sì che posso. Non fa niente. Posso riprovare un'altra volta" tento di convincerla. "Te l'ho detto. Ho fatto quel test d'ingresso solo per vedere se sono in grado di superarlo. Nulla di più".
"Diventare medico è il tuo sogno" interviene Lottie.
"Non ho mica detto che rinuncio. Ho solo detto che posso rimandare" dico.
Ho fatto quel test d'ingresso mesi fa e ormai avevo persino perso le speranze. Credevo di non essere stata ammessa e mi ero già messa il cuore in pace. Quando ho visto quella lettera avrei voluto piangere di gioia, ma avrei anche voluto piangere per la rinuncia che devo fare.
Non posso lasciare Coraline. Non posso fare affidamento su mia madre. Non posso abbandonare in questo modo mia sorella.
Il liceo è finito e io posso finalmente occuparmi di mia sorella a tempo pieno, tranne quando lavoro. Fortunatamente il turno nel ristorante in cui faccio la cameriera inizia dopo l'orario di visita e quindi io posso passare tutto il tempo possibile con lei.
"Non farlo, Winnie" mi dice Coraline.
Sembra triste. Perché è triste? Le sto dicendo che non la lascio da sola, che non me ne vado e che rimango con lei. Credevo di renderla felice.
"Cora, va tutto bene. Ormai ho preso la mia decisione".
"Decisione un corno!" dice Lottie. "Tu non puoi rinunciare a questa possibilità, è chiaro?"
"Tu devi farti gli affari tuoi" la minaccio, puntandole il dito contro.
"No, tu stai zitta e fai parlare me e Cora" mi risponde. "Hai sempre sognato di fare il medico. Io e tua sorella ci siamo stancate di vederti sbavare sul corridoio nel guardare tutti i dottori. Tu adesso te ne torni a casa e fai le valigie perché le lezioni iniziano tra pochi giorni e devi organizzarti per il viaggio della vita".
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Winnie: istruzioni per l'uso
ChickLitWinnie ha aspettato quella lettera con ansia, ma nel momento in cui l'ha avuta tra le mani si è resa conto che non poteva lasciare tutto. A Philadelphia c'era ciò che era veramente importante per lei e che non poteva abbandonare. Il destino, però, g...