WINNIE
Probabilmente ho sbagliato. Probabilmente mi bocceranno a ogni esame. Probabilmente la mia carriera universitaria è finita. Avrei dovuto rimanere in silenzio. Mi sono morsa la lingua più di dieci volte prima di sbottare in quel modo con il professore e subito dopo aver visto il suo sguardo me ne sono pentita. Ho lasciato l'aula e mi sono rifugiata su quella panchina. L'arrivo di Alex mi ha fatto capire che la notizia si è diffusa più in fretta di quanto pensassi.
Sto ancora mescolando la crema quando sento la porta di casa aprirsi. Sicuramente è Warren. Non si è fatto né vedere né sentire per tutto il giorno. Non so nemmeno se è stato al college oggi.
"Ma si può sapere che ti è preso?" chiede Warren dalla porta della cucina. Sollevo lo sguardo e ovviamente ce l'ha con me. Decido di fingermi ingenua.
"Di che stai parlando?" gli chiedo, stringendomi un po' nelle spalle. Sento il suo sguardo bruciarmi addosso e io non riesco nemmeno a mantenere il contatto visivo.
"Parlo del fatto che mezza Harvard oggi parlava solo di te e di come hai urlato a quel medico". Perché mai Warren dovrebbe sgridarmi per questa cosa? Non è affar suo. So di aver sbagliato, ma a lui cosa interessa?
"Non ti riguarda" sussurro.
"No, infatti non mi riguarda. Ero solo curioso di sapere il motivo per il quale hai deciso di distruggere la tua carriera universitaria" dice. Sollevo lo sguardo preoccupata e lo vedo scrollare le spalle.
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire che quello a cui hai urlato in faccia è uno dei dirigenti di Harvard. Credi di riuscire a superare qualche esame dopo quella sceneggiata?" chiede, poi si gira borbottando qualcosa che suona come "vado a farmi una doccia".
Mi blocco. Probabilmente non sto nemmeno più respirando. Non può essere vero. Non può capitare questo proprio a me.
"Winnie..." mi chiama Alex in un sussurro.
"Ho rovinato tutto". È l'unica cosa che riesco a dire. Mi giro e afferro uno di quei biscotti poggiati sul piano da lavoro. Do un morso e affogo i miei dispiaceri nella cannella che si sprigiona nel mio palato. "Dio, quanto suono buoni questi biscotti" dico, maledicendomi per tutti i coloranti e conservanti che sto mangiando. Per una volta non mi importa. La mia vita è rovinata. È tutto distrutto. Non riuscirò a mantenere la promessa che ho fatto a Coraline. Non potrò renderla fiera di me.
"Winnie, vieni qui" dice Alex, allargando le braccia nella mia direzione. Do un altro morso al biscotto alla cannella e mi avvicino ad Alex per avere l'abbraccio di cui ho davvero bisogno. Con una mano mi accarezza i capelli, mentre io affondo la faccia nella sua maglietta. "Vedrai che si risolverà tutto" mi dice.
"E come?" chiedo, ma la mia voce viene ovattata dalla stoffa.
"Manca ancora un bel po' agli esami. Vedrai che si dimenticheranno di quello che è successo".
Mi allontano un po' da lui per riuscire a sollevare la testa e guardarlo in faccia.
"Tu dici?" gli chiedo con un filo di voce.
"Ne sono sicuro, Winnie" mi rassicura. "Al college funziona così. Le cose che accadono sono come meteore. Tra qualche giorno lo avranno dimenticato tutti".
Sorrido e mi stacco dal suo abbraccio. Rubando un altro biscotto da quel piatto per poi rimettermi al lavoro e finire di preparare la torta.
Warren dopo poco ci raggiunge. Si è appena fatto la doccia e si è rivestito. Ha una maglietta a maniche corte e un paio di pantaloncini. Ha i capelli bagnati e, quando entra in cucina, ci guarda male.
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Winnie: istruzioni per l'uso
ЧиклитWinnie ha aspettato quella lettera con ansia, ma nel momento in cui l'ha avuta tra le mani si è resa conto che non poteva lasciare tutto. A Philadelphia c'era ciò che era veramente importante per lei e che non poteva abbandonare. Il destino, però, g...