Capitolo 50

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WARREN

Le cose sembrano tornate alla normalità. Io e Winnie ci parliamo, Alex è di nuovo a casa con noi, Lyin è fuori dalle nostre vite e tutto sembra procedere per il meglio.

Questo pensiero mi fa quasi paura. Di solito le cose non vanno mai bene per tanto tempo. Succede sempre qualcosa che poi rovina tutto e che ti fa rimpiangere quegli attimi di pace che potevano sembrare noiosi, ma che in realtà erano la cosa migliore che ti potesse capitare.

L'unica cosa che continuo a sperare è che se proprio deve succedere qualcosa, spero che succeda tra un paio di giorni. Oggi passerò la giornata in palestra e domani ci sarà la finale.

Ancora non ci credo. Sono a un passo dal realizzare il mio sogno. Mi sembra ieri che ho indossato i guantoni per la prima volta, mi sembra ieri di aver messo KO il mio primo avversario e di aver vinto il mio primo incontro. Tutti i sacrifici fatti in questi anni saranno ricompensati.

Questa mattina mi sono allenato con Winnie per un'oretta, poi è venuto a prenderla Alex per accompagnarla al campus. Per i prossimi due giorni io vivrò in palestra. Non posso permettermi errori, non posso permettermi niente. Devo rimanere lucido e concentrato.

Ho il sacco davanti a me. Ho indossato le fasciature e anche i guantoni. Non posso rischiare di farmi male e di danneggiarmi le mani. Conoscevo tutti i ragazzi che partecipavano al campionato ed ero sicuro che in finale mi sarei ritrovato a combattere contro Jimmy. Quello è una macchina da guerra. È conosciuto per il suo sangue freddo e per la sua spietatezza. Una volta ha messo un ragazzo KO e non si è fermato nemmeno quando quel poveraccio è svenuto. Ha continuato a colpirlo con tutta la forza che aveva in corpo, finché non sono intervenute tre persone per staccarlo dal corpo inerme di quel malcapitato.

Deglutisco a fatica. Non sono mai stato tanto in ansia prima di un incontro. Questo è l'unico che mi preoccupa sul serio. Tutte le altre volte avevo la certezza, o quasi, di vincere. Stavolta no. Contro Jimmy può succedere di tutto.

Oscar mi guarda con fierezza, mentre tiene il sacco fermo. Sto dando pugni a raffica da due ore e mi sento sfinito. Ho tolto la maglietta per il troppo caldo, ma comunque il mio torace è madido di sudore.

Per questi due giorni la palestra rimarrà chiusa. Ho bisogno di tutta la concentrazione del mondo. Probabilmente non tornerò nemmeno a casa a dormire. Rimarrò qui per tagliare tutti i contatti con l'esterno. L'isolamento è l'unica cosa che mi aiuta sul serio.

"Facciamo un quarto d'ora di pausa" mi dice Oscar. Io annuisco e con i denti mi tolgo i guantoni.

Proprio in quel momento sento il mio cellulare che suona per l'arrivo di un messaggio. Mi volto verso la panca dove è poggiata tutta la mia roba.

"Vado a spegnerlo. Non voglio sentire nessuno in questi due giorni" dico, raggiungendo la panca e sedendomi per riprendere un attimo di fiato.

Prendo la borraccia per bere un sorso d'acqua mentre sblocco il telefono per vedere chi mi ha mandato il messaggio. Subito dopo aver visto, spegnerò il telefono. Niente distrazioni dovute dal mondo esterno. Per me esisterà solo la palestra per questi due giorni.

W: Come procede l'allenamento? Io ho già comprato il biglietto per vederti vincere dalla prima fila.
P. S. ti prometto che terrò gli occhi aperti durante tutto l'incontro.

Sorrido come un idiota mentre leggo il messaggio che mi ha inviato Winnie. Ma come fa a farmi quest'effetto? Come fa ad avere tutto questo potere su di me?

Stamattina le ho già detto che solo per questa volta non voglio che venga nello spogliatoio prima dell'incontro. Ho davvero bisogno di rimanere da solo e concentrarmi. Lei mi aiuta a calmarmi, ma contro uno come Jimmy ho bisogno di tutta l'ansia e di tutta l'adrenalina possibile. Non posso permettere che Winnie mi porti via queste sensazioni.

Winnie: istruzioni per l'usoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora