Capitolo 15

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WINNIE

Il pomeriggio al canile è stato bellissimo. Sento ancora il cuore e lo stomaco sottosopra per l'emozione di vedere l'adozione di Milky.

Saluto sia Theresa che Liam, poi recupero il mio zaino e mi dirigo verso la palestra.

Mentre cammino sento il cellulare nella mia tasca vibrare. Lo prendo per controllare e trovo un messaggio di Ivan che ha deciso dove incontrarci. Gli rispondo, poi poso di nuovo il telefono e spingo la grossa porta a vetri. Saluto la ragazza che ieri ha registrato la mia iscrizione. Mi dà qualche informazione generale e poi vado negli spogliatoi a cambiarmi. Indosso un paio di scarpe pulite, prendo la mia borraccia con l'acqua e un piccolo asciugamano.

Raggiungo la sala attrezzi e un personal trainer mi viene incontro.

"Ciao, tu sei la nuova iscritta?" mi chiede, porgendomi la mano.

"Sì, sono Winnie".

"Io sono Travis".

Ci stringiamo la mano, poi mi fa qualche domanda riguardante attività fisica, sport, alimentazione e stile di vita che conduco. Mi prepara una scheda di allenamento, poi mi mostra i primi tre esercizi che devo fare.

"Se hai bisogno di qualunque cosa o se hai delle domande non esitare a chiedere. Io sono lì".

"D'accordo, grazie" dico, incamminandomi verso l'ellittica per fare il riscaldamento di dieci minuti.

Mi impiccio un po' a far partire il macchinario, ma una volta preso il via mi diverto un mondo.

Per me la palestra e gli sport in generale sono sempre stati un mondo troppo lontano. Avendo una madre rinchiusa in comunità, non avevamo soldi da sprecare in quel modo. Il massimo che mi era concesso era di seguire le lezioni di educazione fisica a scuola, ma niente di più. In quel modo ho imparato diversi sport, ma non ho mai avuto la possibilità di approfondirli e di praticarli anche a un livello superiore.

Dopo il riscaldamento, controllo la scheda e mi rendo conto di dover fare alcuni esercizi per l'addome. Raggiungo una panca, incastro le gambe come mi ha spiegato prima Travis e faccio quegli esercizi. Dopo la prima serie sono già senza fiato. Mi lascio cadere contro la superficie della panca e poggio le mani sulla pancia, cercando di riprendermi. Travis mi ha detto di aspettare un minuto tra una ripetizione e l'altra, così controllo l'orologio e dopo un minuto, faccio la seconda ripetizione. Altro minuto di pausa e altra ripetizione. Mi tiro su da quella panca e mi scolo metà della mia borraccia. Non sono mai stata abituata ad allenare altri muscoli che non fossero le gambe durante la mia corsa. In pratica sono brava negli esercizi cardio, ma faccio schifo in tutti gli altri.

Dopo la panca raggiungo un altro attrezzo. Fortunatamente mi aveva spiegato anche questo come funzionava e in un attimo riesco a fare gli esercizi.

In fondo la palestra non è così male.

Finisco il mio terzo esercizio e controllo la scheda. Non ho la minima idea di come si faccia il prossimo, così raggiungo Travis. Mi spiega un po' troppo velocemente i successivi esercizi e io non sono sicura di aver capito, soprattutto l'ultimo.

Magari prima di arrivare a quello posso chiedergli un altro consiglio.

Continuo con tutti gli esercizi e quasi mi viene da ridere quando passo davanti a uno specchio e mi vedo completamente rossa e sudata. Sono un disastro, ma credo che se sono così stanca forse significa che gli esercizi li ho fatti bene.

Finisco l'ennesimo esercizio e controllo la scheda. Manca l'ultimo, quello che io ancora non ho capito come funzioni. So che devo montare dei pesi a una sbarra, che mi devo sdraiare su una panca e che poi la devo sollevare all'altezza del petto.

Winnie: istruzioni per l'usoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora