Capitolo 51

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WINNIE

È da ieri che non sono molto loquace. Sento di non avere le forze per parlare o fare qualsiasi altra cosa. Mi sento svuotata, inerme. Il terrore che ho provato ieri mi ha resa ancora più debole.

Sono anni che vorrei imparare a superare questa mia fobia. Non è possibile che le porte chiuse mi mettano tutta questa ansia, ma non ci riesco. Ci ho provato diverse volte, ma niente. Credevo che quella volta in ascensore con War fosse stata la peggiore, ma ieri ho vissuto per la seconda volta quello che è successo quando avevo cinque anni. Ho visto mia madre che mi chiudeva nella stanza, dicendomi di fare la brava. Ho sentito la morsa allo stomaco per la fame, la gola in fiamme per la sete e la testa che scoppiava dal dolore a causa del pianto che non aveva voglia di finire. Ho sentito tutto questo anche se non avevo fame, non avevo sete e le lacrime non avevano alcuna intenzione di uscire.

Non ho idea del tempo che ho passato chiusa lì dentro, ma so che quando War ha aperto la porta, non avevo nemmeno le forze per sentirmi felice di essere di nuovo libera. Volevo festeggiare perché non sarei rimasta bloccata lì per sempre, sarei stata di nuovo portata a casa e avrei dormito nel mio letto comodo, ma l'unica cosa che riuscivo a fare era aggrapparmi a Warren. Ho stretto le braccia intorno al suo collo, non volendo più staccarmi da lui. Era l'unico volto amico che avevo davanti e non avevo alcuna intenzione di lasciarlo andare. Quando mi ha riportata a casa e mi ha chiesto se avessi bisogno di qualcosa, gli ho risposto di no, anche se avrei voluto chiedergli di rimanere lì con me perché non avevo la minima intenzione di rimanere da sola. Lo avrei persino pregato di restare lì con me, ma non ne ho avuto la forza, o il coraggio.

Adesso sono seduta in prima fila, a mangiarmi le unghie per l'ansia. Questa è la finale. È l'ultimo incontro di War. Credo in lui e so che darà il massimo, ma ho paura. Ho sentito dei racconti raccapriccianti sul suo sfidante e, per la prima volta, non sono così certa che lui possa farcela. Mi sto stringendo le mani, pregando dentro di me che tutto vada bene. Voglio vederlo vincere, voglio vederlo esultare e poi voglio correre da lui e abbracciarlo per dirgli che sapevo che ce l'avrebbe fatta.

"Vuoi?" mi chiede Alex, porgendomi il cesto di popcorn che ha appena comprato.

Lo guardo con disgusto. "Ma come fai a mangiare con tutta questa ansia?" gli chiedo scettica.

Lui ride e scrolla le spalle. "Ansia o no, io non posso mica morire di fame".

"Ma non muori di fame. Abbiamo cenato meno di un'ora fa".

"Ho la digestione veloce. Adesso sono praticamente a stomaco vuoto".

Mi lascio sfuggire una risata per l'idiozia che ha appena detto, poi mi guardo intorno. Stasera l'incontro si svolge in uno stadio gigantesco rispetto a tutti quelli precedenti. Il numero di persone presenti è spaventoso e io non posso fare a meno di chiedermi come si senta War in questo momento.

Per la prima volta mi ha chiesto di non raggiungerlo prima dell'incontro. Mi ha detto che per la finale ha bisogno di adrenalina e rabbia e, a quanto pare, quando è con me queste sensazioni vanno via.

Il tempo sembra non passare mai, ma all'improvviso si spengono tutte le luci. Inizia un gran boato tra le persone e il presentatore sale sul ring. Questa è la notte. Questa sera si scoprirà chi sarà il campione nazionale di quest'anno. Questa sera qualcuno avvererà i suoi sogni.

"Winnie, smettila. Stai facendo cadere tutto" si lamenta Alex.

In quel momento mi volto e mi rendo conto di avergli afferrato il polso e di scuoterlo così forte da fargli cadere i popcorn dal cestino.

"Ops, scusa" gli dico con un finto sorriso da colpevole.

Sentiamo tutta la presentazione, poi i due sfidanti escono dai loro spogliatoi e raggiungono il ring. Sorrido nel vedere che War indossa i pantaloncini e i guantoni che gli ho regalato, ma subito dopo mi rendo conto di quanto è nervoso, come se ci fosse qualcosa che non va. È a meno di tre metri da me, ma mi sembra che stia facendo di tutto per evitarmi. Sta guardando ovunque meno che nella nostra direzione.

Winnie: istruzioni per l'usoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora