WINNIE
Sono nervosa. Mai stata tanto nervosa in tutta la mia vita. Ho passato tutto il pomeriggio a fare shopping con Cassandra. È l'unica a cui ho raccontato del mio appuntamento con Liam. Lei mi ha detto che era proprio un'emergenza vestiti, così siamo andate insieme in un centro commerciale. Siamo state in dieci negozi diversi prima di riuscire a trovare un vestito carino.
Sono nella mia cameretta. Ho appena infilato il nuovo vestito e mi sto guardando allo specchio. Adesso non mi convince più. Al centro commerciale mi sembrava bellissimo, ma ora non più. Non piacerà a Liam, ne sono sicura.
"Ehi, noi stiamo..." inizia a dire Alex, facendo irruzione nella mia stanza senza nemmeno bussare.
Mi giro verso di lui e mi rendo conto che si è bloccato. Il suo sguardo fa su e giù lungo il mio corpo, mentre la sua bocca si socchiude. Lo vedo deglutire prima di far tornare lo sguardo su di me.
"Mi dicevi?" chiedo io.
"Ehm..." fa lui, ma non finisce. Rimango in attesa, vedendo il suo abbigliamento. Sta andando alla festa di cui mi ha parlato stamattina.
In quel momento entra nella stanza anche Warren e anche lui si ferma un attimo a fissarmi.
"Wow" dice divertito. "Qualcuno si è dato una ripulita" mi prende in giro.
Lo guardo malissimo e lui ghigna.
"Non dargli retta, Winnie. Sei stupenda" si intromette Alex, che finalmente ha ritrovato la parola.
"Grazie" dico ad Alex, poi mi giro verso War e gli faccio la linguaccia.
"Non ringraziarmi, sono sincero" dice ancora, poi sembra realizzare. "Dove vai vestita così?" chiede, accigliandosi.
"Non ve lo dico" rispondo con un sorriso, girandomi di nuovo verso lo specchio per finire di prepararmi. Sento ancora i loro sguardi addosso, mentre se ne stanno fermi sulla porta nelle loro camicie perfette.
Mi passo il lucidalabbra e per un istante guardo il riflesso allo specchio, notando che i miei coinquilini mi stanno ancora fissando.
"Non avevate una festa voi due?" chiedo io, strusciando le labbra tra loro per amalgamare bene il lucidalabbra.
"Noi... sì... è vero, la festa" dice Alex, grattandosi la nuca.
Mi viene da sorridere per la loro reazione. Warren si schiarisce la voce e batte più volte le palpebre come per tornare sulla terra. Esitano ancora per qualche secondo, poi riescono a sbloccarsi e alla fine vanno via.
Passa più di mezz'ora e io sono ancora in crisi con i capelli. Lottie ha messo uno dei suoi arricciacapelli nelle scatole che mi ha spedito, ma non l'ho mai usato da sola e sto entrando in crisi.
Il mio cellulare inizia a squillare e inizio a tremare quando leggo il nome di Liam sul display.
"Pronto?" rispondo.
"Ciao, Winnie. Sono sotto casa tua".
"Ehm... non sono ancora pronta" dico con ansia. "Mi dai qualche minuto?"
"Tutto il tempo che vuoi. Ti aspetto sotto, ok?"
"Grazie".
Afferro di corsa una ciocca e prendo di nuovo l'arricciacapelli. Fare le cose di corsa non è mai qualcosa di positivo. Mentre tengo la ciocca con la mano sinistra, avvicino troppo il ferro bollente al mio braccio, bruciandomi.
"Porca miseria!" mi lamento, lasciando andare l'arricciacapelli per poi immergere l'avambraccio sotto l'acqua fredda.
Sollevo lo sguardo, guardandomi allo specchio. Prendo un respiro profondo perché devo calmarmi. Non serve a niente essere così nervosa. In fondo è solo un appuntamento con il ragazzo più bello che io abbia mai visto. Perché mai dovrei essere così nervosa? Cosa può andare storto?
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Winnie: istruzioni per l'uso
ChickLitWinnie ha aspettato quella lettera con ansia, ma nel momento in cui l'ha avuta tra le mani si è resa conto che non poteva lasciare tutto. A Philadelphia c'era ciò che era veramente importante per lei e che non poteva abbandonare. Il destino, però, g...