Capitolo 38

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ALEX

"Dai, sarà divertente!" dico a Winnie per convincerla.

"Non lo so, Alex" dice lei poco convinta.

Sbuffo. Non è possibile che è così responsabile. Voglio che faccia una piccola pazzia. Non è nulla di che, ma so che ha bisogno di farlo. Voglio che si tolga questo piccolo sfizio.

"Potrebbe essere pericoloso".

"No, non lo sarà" tento di convincerla.

"Come fai a dirlo?"

"Perché ci sarò io con te e non permetterò che ti succeda qualcosa. Non farei mai niente che possa farti del male, tesoro".

Lei mi guarda e forse pian piano la sto convincendo. Si morde il labbro e abbassa lo sguardo per concentrarsi e prendersi qualche altro istante per pensare.

"D'accordo" sussurra.

"Davvero?"

"Sì" sospira, rivolgendomi un sorriso stanco. Sono quasi tre ore che sto tentando di convincerla e sono certo che ormai sia sfinita.

Oggi ho scoperto che non solo non ha la macchina, ma non ha mai provato a guidare. Non si è mai seduta sul sedile del guidatore e non ha mai provato. Possibile che i suoi genitori non l'abbiano mai fatta guidare? Possibile che lei non abbia mai convinto nessuno a insegnarglielo?

"Ti divertirai, te lo assicuro" dico.

Lei forza un mezzo sorriso. Non mi sembra convinta e io mi chiedo perché non stia saltando di gioia. "Che hai?"

"Niente".

"Perché non sembri felice di imparare a guidare?"

Rimane in silenzio per qualche secondo, poi sospira prima di rispondere. "L'idea di guidare mi spaventa un po'. Non ho mai pensato che avrei imparato a guidare e ora sto per farlo, quindi mi sento abbastanza terrorizzata".

"Come mai non hai pensato di imparare? I tuoi genitori non erano disposti a insegnartelo?"

"È complicato da spiegare. Diciamo che mia madre non era interessata a insegnarmelo e non era nemmeno... adatta a stare dietro a un volante".

"Tranquilla" le dico, poggiando la mano sulla sua coscia, mentre ce ne stiamo seduti sul divano. "Non devi parlarmi della tua famiglia se non ti va o se non ti senti pronta a farlo".

Abbozza un piccolo sorriso imbarazzato. "Grazie" sussurra, avvicinandosi a me. Poggia le labbra sulle mie e mi dà un piccolissimo bacio pieno di dolcezza. Quando si stacca da me, poggia la testa sulla mia spalla e mi sorride.

"Andremo stasera, ok?"

"Perché non subito?"

"Perché le strade adesso sono ancora affollate. Questa sera ci saranno poche macchine in giro, così potrai stare più tranquilla".

"Ma stasera devo lavorare" mi fa notare.

"Passo a prenderti al ristorante. Sarà davvero tardi e per strada non ci sarà davvero nessuno. Saremo solo io e te".

"D'accordo".

Le circondo le spalle con un braccio e ci rilassiamo un po' sul divano. Mi piace quando ci facciamo le coccole, ma vorrei un po' di più. Ormai è quasi un mese che stiamo insieme e non abbiamo mai avuto un momento tutto nostro, un momento intimo. Ci sono state poche occasioni e ogni volta lei mi ha detto che non si sentiva pronta. Non ho fretta, anche se ultimamente sta diventando sempre più complicato starle lontano.

Chiudo gli occhi e getto la testa all'indietro, cercando di rilassarmi un po' dato che oggi non sono riuscito nemmeno ad avere la mia solita dose. Ho mandato Mitch da Lyin perché io avevo bisogno di passare un po' di tempo con Winnie. Ultimamente non passiamo più tanto tempo insieme e ho paura che possa allontanarsi da me.

Winnie: istruzioni per l'usoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora