"Non credi di stare esagerando?" Chiese Jongseong, osservando Sunghoon che svuotava l'ennesimo bicchiere di vino. Non li aveva contati, ma presumeva che fosse l'undicesimo bicchiere della serata.
La stanza era scarsamente illuminata da luci soffuse, provenienti da un modesto palco in legno, sopra al quale un ragazzo si stava esibendo. La sua voce soave riempiva l'ambiente.
Quel locale non era molto frequentato, inoltre pareva vecchio di almeno una cinquantina d'anni, ma poco importava a Sunghoon, che non si faceva scrupoli a frequentare luoghi così degradati, purché si bevesse bene.
"Io esagero sempre, Jongseong e non c'è cosa che mi dà più gioia." Rispose il Dionisio, che aveva fatto cenno al barista di versare ancora di quel liquido dal rosso così intenso. Esso scivolò nel bicchiere come sangue di un animale appena sacrificato. Sunghoon lo bevve avidamente. Si concesse un' infinità di ultimi sorsi, i quali - si sa - non erano mai tali.
L'amico intanto aveva bevuto solo due bicchieri e giocherellava col terzo; lo muoveva descrivendo piccole circonferenze e osservava i vortici che venivano a crearsi nel liquido. Intanto pensava, con l'accompagnamento della musica.
"È bravo." Commentò infine, riferendosi sempre a quel giovane cantante, il cui viso sembrava spiccare tra i chiaroscuri delle tenebre.Sunghoon si girò e il suo sguardo fu subito catturato da quegli occhi larghi e vividi.
"Sì... È anche bello."
"Non avevo dubbi che ti sarebbe piaciuto." Disse Jongseong compiaciuto. Bevve un sorso di vino e continuò: "Lee Heeseung."
"Come?"
"Lee Heeseung. È questo il suo nome; è in classe con me."
"Perché non me lo hai mai presentato?"
"Ci ho parlato solo due volte... Non mi sembrava proprio il caso."
E nel mentre che la musica si fermava Sunghoon finì il dodicesimo bicchiere di vino della serata.
Heeseung, una volta notato il suo compagno di classe, non esitò ad avvicinarsi ai due. Tanta era la voglia di stare con qualcuno in quel locale desolato, dove gli veniva dato uno stipendio così basso a esibizione.
"Hey, Jongseong!" Lo salutò, appena fosse dinnanzi ai due.
"Ciao, Heeseung, che ci fai qui?"
"Io lavoro qui e tu? Sei venuto a bere?"
"Diciamo di sì." Lanciò un' occhiata all' amico e sorrise. Perché no?- pensò.
Escogitò l'ennesimo stratagemma, uno dei tanti per cui era degno di essere chiamato discendente di Eros. Ordinò un calice di vino per Heeseung, dentro il quale, senza farsi vedere, fece cadere qualche goccia di uno dei suoi tanti pharmaka, replicò questo ultimo passaggio anche per Sunghoon.
"Hee, siediti con noi." Lo invitò."Non posso... Jungwon mi sta aspettando fuori già da un pezzo. Saremmo tornati a casa insieme."
"Anche lui è qui?" Chiese Jongseong, cercando di non scomporsi e di mantenere un tono impassibile.
Il ragazzo annuì "ha voluto farmi compagnia durante il mio turno in questa topaia ammuffita... Purtroppo siamo entrambi a corto di denaro al momento e non abbiamo nemmeno potuto bere qualcosina."
Sentendo quelle parole, a Jongseong si illuminò il viso; forse era la sua sera fortunata. Si alzò dallo sgabello e lasciò il suo bicchiere quasi vuoto sul bancone.
"Ci penserò io a Jungwon. Tu, Heeseung, bevi finché vuoi; pago io per tutti.""Anche per me?" Intervenne Sunghoon, dopo aver bevuto l'ennesimo "ultimo" sorso.
"Ovviamente no, Sunghoon."
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Caduto dall' Olimpo~ Jaywon ✿
FanfictionJongseong fa parte di una lunga successione divina che affonda le proprie radici in Afrodite stessa. Figlio di una nereide e pronipote di Eros (Cupido), dio dell' amore passionale. Egli è immortale e l'ultimo discendente prediletto della dea, la qu...