Capitolo 2

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Il giorno dopo Jungwon tornò a scuola di malumore; la notte prima non aveva dormito bene ed era stanco, inoltre la visione del faccino di Jongseong lo irritava, ma ehy! Era in classe con lui sfortunatamente!
Appena entrò in aula, i loro sguardi si incrociarono. Il dio della seduzione tentò con un sorrisetto compiaciuto e un occhiolino, ma non ebbe alcun effetto sul ragazzo, il quale ,al contrario, si infuriò ancora di più. Serrò le labbra e si avvicinò al banco senza più prestargli la minima attenzione.

"Hey, Jungwon!" Lo salutò l'amico, suo vicino di banco.

"Ciao, Hee." Rispose irritato.

"Ti sei di nuovo svegliato col piede sbagliato?" Abbozzò un sorriso amichevole.

Jungwon buttò di nuovo un' occhiata fugace su Jongseong, il quale stavolta era preso a chiacchierare. La sua voce si tramutò in un ringhio.

"Sfacciato e presuntuoso! Guarda come si compiace!"

Heeseung, all' inizio confuso, cercò tra la folla di ragazzi il motivo del suo malumore.

"Ma chi? Jongseong?"

Annuì.

"A me sembra carino."

Jungwon si girò di scatto e lo fulminò con lo sguardo. Le guance riacquistarono il color porpora del giorno prima.

"CARINO?!" Gridò per errore. Si tappò la bocca e si schiarì la voce.
"Ieri pomeriggio mi ha riso in faccia."

"Su via, Jungwon! Sei troppo permaloso!"

"Io?! Come la prenderesti se lo facesse anche a te?!"

"Non so..." Gli appoggiò il braccio sulla spalla e guardò verso il ragazzo presuntuoso che tanto l'amico odiava. I suoi larghi occhioni da cerbiatto lo scrutavano curiosi.
"Ti sta guardando, Jungwon, guarda proprio te!" Gli sussurrò.

"Ma sei stupido?! Non indicarlo!" Esclamò Jungwon forse a voce un po' troppo alta. Gli afferrò prontamente la mano per nasconderla, purtroppo Jongseong li aveva già notati. Sul suo volto divino si dipinse un'espressione trionfante; già pregustava la vittoria di quella scommessa. La freccia di suo bisnonno non aveva mai mancato un bersaglio, l'effetto dei suoi dardi non era mai vacuo o inefficace, così come il suo potere ereditato dalla dea.

"Lo avevo detto che non c'era divertimento." Pensò, deluso, ma compiaciuto allo stesso tempo. Smise di parlare con gli altri studenti e si concentrò sui due amici. Jungwon si stava nascondendo dietro a Heeseung per evitare di essere notato.

"Scommetto che gli piaci!"

"Hee, non essere ridicolo!" Arricciò il naso disgustato, anche se l'idea di piacere a qualcuno non gli faceva tanto schifo.

"Guarda! Si sta avvicinando! Viene verso di noi!"

Allora Jungwon, per evitare di rivolgergli parola, si chinò sullo zaino per cercare qualcosa... Una calcolatrice, ma avrebbero avuto storia, di che cosa se ne faceva? Tutto questo fu inutile. Per un istante l'aria attorno a lui si fece pesante, colma di una presenza soffocante ed estasiante allo stesso tempo. Smise di respirare.

"Hai studiato per la verifica?" Gli chiese Jongseong superbo. Trattenne una risatina.

Il mortale si sollevò lentamente. Stabilirono un contatto visivo.

"Su cosa?" Disse leggermente disorientato.

"Su Platone."

La faccia di Jungwon era encomiabile: un mix tra rabbia, panico e un qualcosa di indescrivibile.

"Stavo scherzando!" Rise il divo, scatenando una reazione. Il ragazzo dalle profonde fossette si alzò di scatto furioso.

"Senti, sei venuto qui per prendermi per il culo come hai fatto ieri?!" Quasi gridò. Il suo visetto era a fuoco, avvampava come fiamme alimentate dalla rabbia.

Caduto dall' Olimpo~ Jaywon ✿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora