Capitolo 56.

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Heeseung ordinò un'altra Tequila al barista; era già la seconda della serata ed erano solo le otto. Pensò che, andando avanti così, si sarebbe ammazzato, e poco gli importava. Erano passati due mesi o di più e continuava a tormentarsi per quello che era successo. Chissà quante volte gli era stato detto di dimenticarselo e di trovare qualcun altro e lui ci aveva provato. Aveva iniziato a frequentare una ragazza, ma per poco; infatti lei non aveva alcuna intenzione di impegnarsi con un ragazzo bisessuale. Glielo aveva detto. Il motivo era che era una persona molto gelosa, fin troppo, e una relazione sarebbe stata impegnativa per entrambi. Ciò si ripeté altre volte, ma Heeseung sarebbe stato davvero capace di dimenticare Jaeyun così facilmente? Forse quelle relazioni sarebbero state comunque destinate a fallire.

Il barista lo guardò leggermente storto; era un uomo di mezz'età, dai capelli grigi, che si diradavano sul davanti. Aveva una voce bassa e portava un grande orologio sul polso, nero e con le rifiniture argento. In passato era solito a giocare a poker con Riki e i due erano discreti amici. Dopo la morte del ragazzo, per un po' aveva continuato a distribuire le carte anche a lui e a versare i suoi drink preferiti in uno dei suoi migliori bicchieri.
Egli parlò a Heeseung, con un singolare accento Russo.

"Io non lo farei, se fossi in te, ragazzo; questo schifo ha più del 50% di gradazione."

Heeseung gli rispose con voce roca: "ti ho detto di darmi dell'altra Tequila." Sopportava bene l'alcool per la sua età, tuttavia si sentiva frastornato e un altro bicchiere di quel drink lo avrebbe fatto stare male di sicuro, ma questo non gli importava.

L'uomo obbedì. Gli porse il bicchierino, del sale e una fetta di limone. Borbottava qualcosa nella sua lingua natìa, qualcosa che Heeseung non capiva, sebbene avesse studiato Russo per qualche anno.
"Attento con quella roba, perché io non voglio un altro ragazzino sulla coscienza." Lo squadrò un attimo e si ricordò di averlo già visto prima.
"Tu eri amico di Riki?"

Il ragazzo sollevò il capo, intontito e già ubriaco.
"Chi?"

"Nishimura Riki. Eri suo amico, se non erro."

"Ah... Riki... Sì, ero suo amico." Ammise tristemente. "Come lo conosce?"

"Non ricordi che eravate venuti qui una volta? Avevamo giocato a Black Jack e tu avevi perso un bel po' di soldi."

"Ha la memoria lunga, vedo."

Il barista fece spallucce e cambiò argomento:
"Comunque deve esserti successo qualcosa di molto grave, se hai preso due Tequila. Cosa vuoi dimenticare?"

"Non pensavo che i Russi fossero così impiccioni." Brontolò Heeseung stizzito.

"Scusami..." Si innervosì pure l'uomo "e io non pensavo che Riki avesse degli amici così irriverenti."

Heeseung tirò un pugno al tavolo. Il legno vibrò insieme ai bicchieri appoggiati sopra. Gli altri presenti, perlopiù uomini più grandi di lui di una decina d'anni, che stavano giocando a Poker, si girarono verso di lui, con aria da rimprovero.
"Non osare nominarlo un'altra volta!" Alzò la voce. Di solito non lo faceva mai, ma in quel momento era intontito dall'alcool. L'impeto della sua rabbia gli provocò una vertigine, quindi si ammutolì immediatamente.

Il barista farfugliò qualcosa in Russo e poi si girò, per continuare il suo lavoro.
Il ragazzo questa volta comprese e si alzò il piedi.
"Cos'hai detto?! Ripetilo, se ne hai il coraggio!" Gridò e riecco un'altra vertigine. Piombò sullo sgabello e per poco non cadde. L'uomo lo ignorò.

"Moccioso." Pensò, prima di versare della Vodka per degli altri clienti.

Allora Heeseung adocchiò la sua Tequila, la esaminò per un po', prima di afferrare il bicchiere con una mano e la fetta di limone con l'altra. Odiava il sapore di quello schifo, ma pensava che fosse bello, per una sera, dimenticare. Sì, dimenticare. E se si fosse ammazzato, nel tentare, poco male, ma cosa sarebbe stato di Jungwon, l'unico vero amico che gli era rimasto al mondo? Di sicuro se fosse stato lì in quel momento, avrebbe scaraventato il bicchiere contro la parete e lo avrebbe preso a sberle, ma non era lì in quel momento. Il pensiero dell'amico lo fece esitare, anche se per poco.

Caduto dall' Olimpo~ Jaywon ✿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora