Capitolo 84.

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Entrambi camminavano per le strade di quella città che custodiva tanti ricordi, alcuni felici e molti altri dolorosi. Non era cambiato niente e questo turbava l'animo del mortale, che camminava con passo più esitante e più malinconico. Si rese conto che molte facce non gli erano nuove; alcune al suo passaggio diventavano torve e sprezzanti, altre rimanevano indifferenti, altre ancora abbozzavano sorrisi e con gentilezza lo salutavano. Gli capitava di scambiare due parole con vecchi amici, che alla fine lo abbracciavano e se ne andavano per le loro strade.
Ad un certo punto, mentre i due camminavano tranquillamente, immersi nei ricordi, la voce di una ragazza ruppe il silenzio.

"Jungwon!" Era un grido di gioia, seguito dallo scalpiccio di un paio di scarpe col tacco. Quella ragazza stava avvicinando di corsa e stava pure per inciampare.

Jungwon si voltò ed esclamò:
"Jennie!"

Quando gli fu davanti, lo abbracciò senza esitare.

"Jungwon, ma com'è possibile?! Pensavo che saresti rimasto là, che non saresti più tornato!" Disse tutto d'un fiato, mentre poneva fine all' abbraccio.

"Sono solo di passaggio. Oggi stesso torno a Creta."

"Che peccato! Veramente un peccato! Come stai? E com'è Creta?"

"Sto bene, ti ringrazio, e Creta è meravigliosa."

"Immagino."

"Tu come stai?"

"Anch'io sto bene. Anzi, sto divinamente!" Rispose lei con un sorriso a trentadue denti. La sua attenzione poi fu catturata dal viso divino di Jongseong.
"Non ci credo! Io ti conosco! Sei il famigerato Nuovo Eros! Sento parlare di te di continuo!" Esclamò entusiasta "oh ma che stupida che sono! Non ti ho detto come mi chiamo. Io sono Jennie, piacere di conoscerti." Gli allungò la mano, che il divo afferrò per ricambiare il saluto.

"Il piacere è tutto mio, Jennie." Disse lui, con un sorriso lascivo in volto.

"Epperò! Non si vedono ragazzi così cortesi da secoli ormai! Jungwon, dimmi immediatamente dove l'hai preso, per favore!" Rise lei, lasciando andare la mano del divo.

"È lui che ha preso me... Al supermercato qui di fronte. Sai, ero in promozione." Scherzò Jungwon ed entrambi scoppiarono a ridere di gusto.

"Quindi questo è il tuo fantomatico 'lui', che ti ha rubato il cuore." Disse Jennie, appena finirono di ridere. "Molte storie stanno circolando su di te, Nuovo Eros, e tutte dicono che ti sei strappato il cuore davanti a Zeus per amore di un mortale. È vero?"

Tutte le volte che gli tornava in mente quella storia, a Jongseong venivano i brividi, soprattutto a sentirne parlare dagli altri. Cercando di ricacciare in dentro la stizza, si portò una mano al petto all' altezza del cuore, e rispose: "sì, è vero."

Il viso della ragazza si illuminò.
"Che gesto nobile! L'hai fatto per Jungwon, non è così?"

Jongseong annuì.

"Questo è ciò che chiamo 'vero amore'!" Esclamò lei, ammirata.

"E tu saresti la ragazza della poesia? Anch'io ho sentito parlare di te." Chiese Jongseong, interrompendo i sogni a occhi aperti di Jennie.

"Quale poesia?"

"Non ricordi, Jennie?" Intervenne Jungwon. "La poesia che avevi scritto per me."

"Oh quella poesia... Vedo che ti è rimasta impressa. Devo ammettere che a me è rimasta impressa la tua. L'avevi scritta per lui, vero?"

"Esattamente."

"Era molto bella, veramente molto bella, al contrario della mia. Ma per Zeus smettetela di chiamarmi 'la ragazza della poesia'!"

Caduto dall' Olimpo~ Jaywon ✿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora