Capitolo 49.

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"Wonie..."

"Sì?" La sua mano accarezzava lentamente il petto del suo amante, compiendo movimenti circolari. 

"Sai chi era Circe?"

"Più o meno. Sono un po' indietro con lo studio. So che era figlia di Elios e che possedeva poteri magici. E' lei che ha trasformato i compagni di Odisseo in porci?"

"Proprio lei." Jongseong  appoggiò dolcemente la mano su quella di Jungwon. La sua era più grande di quella del mortale e la avvolgeva come una coperta. "Quindi non sai che si era innamorata di un mortale: Glauco."

"No."

"Lei lo trasformò in un dio. Sembrava tutto perfetto all'inizio: lui sembrava perfetto ed erano entrambi felici, ma lui era cambiato; era stato sedotto dai ritmi di vita divini, dalle lusinghe e dalla ricchezza. Lui si innamorò della bella ninfa Scilla: una vipera, una vera arpia. Circe per vendetta la trasformò in un mostro. L'immortalità fa nascere dei mostri, Jungwon." Il suo fiato si disperse nella notte. Lo accolse il silenzio.

"E' certo?"

"Può succedere. E' un rischio, com'è un rischio che ti dimentichi di amarmi." Rievocare quel timore gli faceva male. Il cappio attorno alla sua gola si strinse e le spine trapassavano la sua pelle come se fosse burro. "Ma se vuoi vivere per sempre, io esaudirò il tuo desiderio. E' proibito modificare il destino imposto dalle Moire; un'azione del genere comporterebbe gravi conseguenze -questo Afrodite non te l'ha detto-, ma sono disposto ad affrontare tutto per renderti felice."

"Non voglio che ti sacrifichi per me."

Jongseong si girò verso l'amante e lo accolse tra le sue braccia. La luna piena brillava fuori dalla finestra, in un cielo senza stelle. Li illuminava della sua luce turchese. Era passata una settimana dalla discussione con la dea. I giorni erano trascorsi placidi, come l'acqua di un torrente.

"C'è una cosa che non ti ho mai detto, non perché volevo nascondertela, ma perché è dolorosa."

"Non sei costretto a dirmelo, se non vuoi."

"Devo. Ormai è bene che tu sappia tutto di me." Fece una pausa, prima di iniziare: "Ho avuto tanti altri amanti, come tu ben sai. Alcuni rappresentavano storie di pochi giorni, altri invece di anni. C'era una ragazza, secoli fa, che amavo più di qualsiasi cosa. Non era come te; tu sei il più speciale, ma vedi lo era anche lei..."

"Certo, capisco." Mormorò dolcemente Jungwon. "E' una bella cosa affezionarsi tanto a qualcuno."

"Certo. E' stato bello, fino a un certo punto. Lei un giorno è stata assassinata e non ho mai scoperto chi fosse il colpevole. La stessa cosa era successa con un altro mio amante, a cui ero affezionato, che avevo trovato moribondo nella sua camera da letto ed è successo anche a una mia amica, che consideravo come una figlia: una dolce bambina di dieci anni, che ha avuto la stessa sorte. Mio figlio, invece..."

"Hai avuto un figlio?!" Lo interruppe Jungwon sorpreso.

"Sì. Un paio, due secoli fa. Entrambi sono morti quando erano ancora in fasce. Morte naturale, immagino."

"Mi dispiace." Mormorò il ragazzo. Lo strinse ancora di più e affondò la faccia nel suo petto.

"Non voglio perderti, Jungwon. Sai quanto mi piacerebbe che tu sia immortale, per non dover affrontare ancora un'altra perdita? Non volevo nemmeno affezionarmi a te: un altro mortale, che mi può scappare via da un momento all'altro. Eppure è successo di nuovo e io allo stesso tempo non voglio che tu sia diverso da come sei." Gli si ruppe la voce e strinse più forte, come se Jungwon minacciasse di scappargli da un momento all'altro.

Il ragazzo non lo aveva mai visto così e gli si spezzò il cuore. 
"Amore, sarò sempre con te, non preoccuparti." Sussurrò. Il suo fiato si fece strada sul collo di Jongseong. Era caldo e rassicurante. "So che per te l'immortalità è fuori discussione e io non voglio che tu passi dei guai a causa mia, ma ti assicuro che non permetterò che accadrà di nuovo. Te lo prometto."

"Spero che potrai mantenere la promessa."

"Lo spero anch'io." Fece eco Jungwon, prima di allontanarsi appena dal petto di Jongseong. Lo guardò dritto negli occhi, con dolcezza. Gli diede un bacio sulle labbra e sorrise. "Non essere triste, amore. Adesso sono qui, con te. Non preoccuparti del futuro. Pensa al presente." 

"E' più facile a dirsi che a farsi." 

"Lo so. Il futuro fa paura, il passato è una persecuzione, ma il presente è una certezza ed è bello vivere il presente, se si è felici quanto lo sono io, adesso, tra le tue braccia. Così tanto che non mi sembra vero."

A Jongseong scappò un risata. Non ne sapeva il motivo, ma era felice pure lui. Era felice come non lo era mai stato. Non aveva mai provato così tanti sentimenti tutti insieme e a quell'intensità, si sentiva quasi spaesato, come un adolescente alle prese col suo primo amore; effettivamente questo lo faceva ridere. Non si riconosceva più e allo stesso tempo si trovò così lontano dal suo vecchio "io" ed era contento di questo; amava quel nuovo "io".

"Cosa c'è di divertente? E' la verità." 

"Niente. E' solo il mio modo di dimostrare che anche io sono felice."

"Mi piace. Dovresti ridere più spesso." Detto ciò, Jungwon sbadigliò e si accoccolò ancora più vicino all'amante. Chiuse gli occhi e gli sembrava di stare sdraiato sulla sabbia, accanto al mare. Quel profumo era così intenso che, se si concentrava, sentiva l'infrangersi delle onde sugli scogli.  "Oggi ho visto Heeseung dopo un po'." Cambiò argomento, proprio quando Jognseong iniziò a pensare che si fosse addormentato. "Mi sembrava triste. Non l'ha presa bene."

"Gli passerà. Di Jaeyun sai qualcosa?"

"Niente di niente." Sbuffò. "Non voglio più sapere niente di lui."

"Mi dispiace." Fu l'unica risposta di Jongseong, ma bastò.

Jungwon chiuse nuovamente gli occhi, ma questa volta non li riaprì; il sonno aveva preso il sopravvento e si addormentò, sentendosi al sicuro e amato in quell'abbraccio. Voleva che esso non avesse mai fine.
Sognò di stare sul bagnasciuga. La mano gli sanguinava, la collana che portava al collo era macchiata del suo stesso cruore. Tuttavia sorrideva, perché sapeva che non era reale. Il suo gaudio durò poco, perché nella sua visione comparve Jaeyun e sembrava arrabbiato.

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Spazio autrice

Ciao a tutti! Prima dell'inizio della scuola ho deciso che sarò molto attiva; infatti oggi ho scritto più di un capitolo e ora e inizio un altro.

Ho voluto fare un capitolo abbastanza statico, ma pieno di dolcezza. Spero che vi sia piaciuto. Vi spoilero che non sarà così ancora per molto, perché tutte queste smancerie stanno iniziando ad annoiarmi. Tuttavia sono troppo adorabili! Viva l'amore!

Adesso inizio subito a scrivere il prossimo capitolo. 

Ciao!

Caduto dall' Olimpo~ Jaywon ✿Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora