Holy

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Un'altra giornata in questa scuola, altre milioni di lezioni stancanti. Non posso essere più felice di così. Sto prendendo lezioni di piano, strumento che ho sempre voluto imparare a suonare, e di chitarra, che già so suonare abbastanza bene. Torno in casa stanchissima e trovo Sarah fuori a parlare con Angela. "Hey" dico facendo un cenno con il capo verso la bruna e abbraccio Sarah, lasciandole anche un bacio sulla testa. Da quella sera in cui ci siamo confidate a vicenda ci stiamo lasciando andare in dimostrazioni d'affetto fisiche sempre più spesso. Voglio farla sentire sicura con me in queste cose e toglierle da testa l'idea che sia sbagliato comportarsi in maniera affettuosa, o almeno ci sto provando. Vedo che si sente sempre più a suo agio nell'abbracciarmi per prima e salutarmi con baci sulla guancia, a volte perfino davanti agli altri. Può sembrare stupido vedere queste piccole cose come un progresso, ma sentendola così insicura li ritengo passi molto importanti. "Com'è andata oggi?" chiedo e mi siedo sulla panchina di fronte a loro. Iniziamo a parlare delle nostre lezioni, ma vedo la ragazza dagli occhi nocciola strana, come se nascondesse qualcosa. Lil continua a parlare di un'assegnazione che non le piace molto, ma ammetto di star prestando poca attenzione alle sue parole. Ci chiamano per cena e prima di entrare, prendo Sarah per un braccio e le chiedo se sia tutto apposto. Lei mi guarda triste e mi abbraccia forte sussurrandomi un "Te ne parlo dopo" per poi entrare. Mangiamo conversando tranquillamente, ma Sarah continua a mantenersi in disparte ed essere spenta. Decidiamo di giocare tutti insieme a qualcosa così propongo Lupus e accettano tutti. Però decidiamo prima che chi di dovere pulisca la cucina. Approfitto di questo tempo per portare Sarah in camera e capire cosa sia successo. "Forza dimmi chi devo picchiare" dico appena entriamo in camera. "Nessuno" dice ridendo e roteando gli occhi prima di buttarsi sul letto. "Sono solo stupida" continua sospirando. Io mi siedo al suo fianco e aspetto che mi spieghi. Le prendo una mano e inizio ad accarezzarla. Lei si mette seduta e guarda le nostre mani sorridendo. "Mi rilassa" dice e io sorrido. "Anche a me rilassa. Poi ho capito che ti aiuta anche ad aprirti" continuo chiedendole in modo indiretto di parlare con me. Lei sbuffa e dice "Holy oggi mi ha detto, testuali parole, che 'non è che perché siamo stati qualche giorno insieme allora ora siamo una coppia', come se io non lo sapessi. Solo che poi ha aggiunto che vuole i suoi spazi e non può pensare ad altro oltre che la musica" dice triste abbassando lo sguardo. "Non è che chissà che cosa sia successo tra noi, ma comunque abbiamo passato molto tempo insieme, ci siamo baciati, si comportava come se ci tenesse" continua sospirando triste "Non ci sono neanche rimasta poi chissà quanto male, in realtà. Però mi sento un po' usata, in un certo senso". Capisco che ha finito e le alzo il viso "Uno, Holy è davvero più cretino di quello che pensassi se ti ha lasciato andare" dico facendola ridere e sorrido soddisfatta. "Due, io ho visto cosa è successo tra voi e posso dirti che mi ha sconvolto questa cosa, anche io pensavo che steste andando in quella direzione, quindi è normale restarci male. Soprattutto dopo una frase così orribile" dico iniziandomi ad arrabbiare, dovrò parlare con Holy. "È brutto dire una cosa del genere ed in questo modo, ma questo ci porta al punto tre. Oggettivamente, menomale che avete chiuso. Meriti molto ma molto di meglio" dico e lei ride di nuovo. "Andiamo, un ragazzo del genere non arriva neanche ad un quarto di quello che meriti tu" continuo sperando di prolungare il suono delle sue risate, ho appena trovato una nuova melodia preferita. "Sei cattiva" dice asciugandosi le lacrime che sono state create in parte dalla tristezza e in parte dalle risate. "Sono anche seria. So che ci sei rimasta molto più male di quello che dimostri" dico facendo incrociare i nostri sguardi e la vedo arrossire. "Ed è normalissimo. Come hai detto tu, siete stati tanto tempo assieme e vi siete baciati svariate volte suppongo. Non devi sentirti in difetto nel provare queste cose o nel non provarle" dico spostandole una ciocca di capelli che le è caduta davanti al volto e sistemandogliela dietro l'orecchio. Arrossisce e sorride. "Se vuoi lo picchio eh" dico poi per sdrammatizzare. Lei inizia a ridere di nuovo "Tu che picchi qualcuno? Non so se crederci" mi prende in giro. Io sorrido in segno di sfida e dico "Guarda che faccio boxe ed ho fatto difesa personale". Poi mi alzo e mi metto in posizione di difesa come in un ring. Lei alza il sopracciglio e mentre sta per controbattere veniamo chiamati da Gaia per giocare. Molti ragazzi non conoscono questo gioco quindi spiego le regole e facciamo una partita veloce di prova per chiarire tutti i dubbi. Per i primi turni faccio io la narratrice perché sono quella che lo conosce meglio, ma poi prendono la mano e ci scambiamo. È stata una delle serate più divertenti finora. Ci sono stati diversi tradimenti ma tutti perdonati in nome del gioco. Sarah ha ripreso la sua solita luce e ride e scherza con i ragazzi, forse come non ha mai fatto. Almeno queste sono le parole che mi dice Vale dopo esserci date la buonanotte. Entriamo in stanza e prima di metterci a letto Sarah si avvicina e mi abbraccia. "Grazie" mi dice "Non solo per le parole di prima ma anche per quello che fai quando stiamo tutti insieme". "Perché che faccio?" chiedo confusa. "Cerchi sempre di integrarmi e farmi sentire parte del gruppo. Mi metti a mio agio" dice semplicemente. Mi lascia un bacio sulla guancia e mi da la buonanotte, ormai una nostra tradizione. Sorridente mi addormento anche io, con ancora il profumo di Sarah in mente.      

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