Mappamondo

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Cari lettori, come va? Vi sta piacendo la storia? Scusate per queste pubblicazioni ad orari stranissimi ma la sessione estiva è iniziata e ho pochissimo tempo per scrivere durante il giorno. Spero comunque che vi stiano piacendo questi capitoli notturni. Le due ragazze stanno vivendo un periodo bellissimo non trovate? Speriamo riesca a durare. Mi raccomando lasciatemi commenti per farmi sapere cosa ne pensate e votate per spronarmi a continuare. Buona lettura💙

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Domani dobbiamo consegnare il nostro nuovo inedito alla produzione, io l'ho scritto un po' di tempo fa in collaborazione con dei ragazzi. Avevo scelto l'atmosfera e l'argomento, che all'epoca mi piacevano. Ma ora più leggo questo testo più sembra lontano da me, non mi appartiene più. Parla di una relazione che può essere semplicemente fisica. Una cosa che nel momento in cui ci siamo riuniti per scrivere vivevo con Ila, o meglio mi autoconvincevo di avere solo attrazione fisica per lei, quindi mi rappresentava ed era un'emozione più semplice da descrivere. Ora però parla di una storia che non è la mia. Ho chiesto quindi una settimana fa, più o meno, di poterla modificare. Ed è stato molto problematico devo dire. Si sono abbastanza arrabbiati giustamente. Abbiamo perso tempo e ci siamo impegnati per scrivere questo pezzo. Però, dopo aver sentito le mie motivazioni, hanno capito che io qui sto cercando anche di sbloccarmi dal punto di vista compositivo, che sto effettivamente imparando a scrivere e che dovrei cantare comunque brani che sento miei, così me lo hanno lasciato fare. Ad una condizione. Mi hanno detto che se dovessi riuscire a scrivere tutto quello che voglio migliorando il pezzo, che già è molto bello, allora avrei potuto portare quello che avevo composto io. In pratica avrei cantato solo il pezzo uscito meglio. Sembra semplice ma, essendo già pronta la base e la melodia, devo sostituire le frasi seguendo la stessa metrica e senza stravolgere il filo conduttore del brano. Voglio semplicemente che diventi un testo che parla di attrazione fisica che poi diventa altro. Voglio che racconti quello che siamo noi due. È da vari giorni che ci sto lavorando, all'insaputa di Ila, perché voglio che sia una sorpresa. Infatti scrivo solo quando lei è a lezione o sotto la doccia.
Prendo il mio quadernino e leggo le frasi che ho scritto fino ad ora ripensando ai vari momenti a cui mi riferisco e provando a comporre altro.
Ripenso a quando Ila ha avuto la febbre e il mio desiderio di baciarla è stato altissimo. Dopo avermi fatto i complimenti e avermi detto di andarmene per evitare di fare tardi, mentre tenevo tra le mani la sua faccia da schiaffi, è stato uno dei primi momenti che mi ha fatto davvero capire quanto mi piacesse e quanto le piacessi. Sorrido e poi leggo :
"Succede quando mi guardi con quella faccia da schiaffi"
Ripenso a quanto mi abbia fatto sentire bene quella mattinata e come io abbia portato con me quella gioia che mi aveva trasmesso, anche sul palco riuscendo così ad arrivare per la prima volta in posti alti in classifica.
"Che mi spieghi le ali. E con dei fogli bianchi fai degli origami"
Ripenso al nostro primo bacio e a tutti i baci che ci siamo date, a tutti i respiri spezzati, a tutte le volte che il mio cervello è andato completamente in tilt sia per la sua sola vicinanza, che per le forti emozioni che ci trasmettiamo in questi gesti. Penso a quanto io perda la testa quando ci baciamo, mi dimentico di tutto quello che c'è attorno ed esistiamo solo noi due. Penso a quanto siamo prese l'una dall'altra e agiamo senza pensare alle conseguenze, spesso anche contro noi stesse. E allora scrivo :
"Perché siamo pazzi. Succede quando mi baci, che facciamo dei danni"
Ripenso a quando mi ha consolato perché mi mancava casa, a come i nostri corpi si siano incastrati sempre così bene, come fossero stati fatti per stare insieme e leggo :
"E ci incastriamo perfette come gli ingranaggi"
Leggo e ripenso a qualche settimana fa, quando tutto quello che volevo era averla e tutto quello che leggevamo nel suo volto era puro desiderio. Nonostante non sia successo niente a livello fisico, è comunque stato un momento molto importante. Lì ho capito che avrei potuto innamorarmi davvero di lei, sapere che fosse così presa da me e che abbia comunque fermato tutto per volermi donare un'esperienza più speciale mi ha fatto perdere la testa. In quel momento non avevo ben compreso tutto, anche io accecata dal desiderio, ma nei giorni a seguire più pensavo a quello che era successo più avevo paura dei miei sentimenti per lei che crescevano esponenzialmente spaventandomi.
"Se fosse per te, studierei soltanto anatomia"
Ripenso a tutte le volte che sappiamo esattamente cosa sta pensando l'altra o cosa sente senza avere bisogno di parlarci, mentre leggo :
"Dimmi che c'è. Ti leggo i pensieri, telepatia"
Ripenso alla nostra prima volta. A quando assaporarla è diventata la mia azione preferita, a come il suo sapore sia l'unico che vorrei provare per la vita. A come è stato sentirla dentro di me mentre contenta mi assaggiava definendomi il suo nuovo gusto preferito. Un brivido mi percorre la schiena al ricordo e scrivo :
"Come un gelato, quando mi assaggi quando ti assaggio"
Leggo quello che ho scritto qualche giorno fa, pensando a come mi sento quando mi stringe tra le sue braccia. A come mi alza e mi fa ruotare quando siamo troppo emozionate. A tutti i nostri discorsi sul mondo, ai nostri programmi per visitarlo insieme.
"Ogni volta che mi cadi fra le braccia e poi mi fai girare come un mappamondo"
Penso a tutti i viaggio che lei non ha avuto la possibilità di fare e a quanto, una volte uscite da qui, voglio portarla in ogni posto che ha sempre sognato vedere, perché merita il meglio e voglio essere io a darglielo. Così scrivo :
"Decidi te, con il dito scegli un posto a caso e ti ci porto. Girotondo"
Penso a quanto siamo effettivamente diverse, sotto così tanti aspetti. Ma lavoriamo così bene insieme, come fossimo state create l'una appositamente per l'altra, nel bene e nel male. Nel nostro affetto e nella nostra rabbia. Nei nostri pregi e nei nostri difetti.

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