Appuntamento romantico

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Mi sveglio sperando di trovare la ragazza al mio fianco che dorme ancora. Stranamente sono riuscita ad essere la prima ad aprire gli occhi oggi e così cerco di liberarmi dalla sua presa. Sono giorni ormai che siamo tornate ufficialmente insieme e ogni volta che provo a prepararle la colazione per portargliela a letto, lei si sveglia con me o prima di me o si alza e mi raggiunge in cucina rovinando comunque il mio piano romantico. Lo stress del serale e la paura di poter uscire ci stanno facendo vivere tutto molto più intensamente. Ci riempiamo di affetto quasi costantemente, un po' per tutte le mancanze che abbiamo confessato di avere e un po' per la possibilità di doverci allontanare forzatamente. Per questo ho chiesto a Maria di organizzare un'uscita con Ila e voglio prepararle questa sorpresa a letto. Fortunatamente ieri ha avuto una giornata piena di lezioni e siamo rimasti fino a tardi a giocare a Lupus, quindi dovrebbe avere molto sonno. So che dovrei sbrigarmi, non sapendo per quanto ancora dormirà, ma appena i miei occhi cadono su di lei non posso evitare di sorridere e ammirare la sua bellezza. Ha un'espressione tranquilla e rilassata, c'è un accenno di sorriso sulle sue labbra. Sposto una ciocca di capelli che le copre leggermente il viso perché voglio guardarla interamente. Entrambe amiamo il sole, quindi appena esce ci posizioniamo in giardino e spostiamo all'esterno tutte le nostre attività. Infatti le nostre lentiggini stanno aumentando e non posso che sorride nel vedere quanto sia tenera. Mi mordo il labbro inferiore mentre il mio sguardo cade sulla sua bocca. Sono molto tentata dal baciarla ma se lo facessi molto probabilmente la sveglierei, quindi mi sforzo di concentrarmi su altro. Anzi, decido proprio di alzarmi per poter mettere in atto il mio piano. Mi giro appoggiando la schiena sul letto per riuscire ad allontanarmi dalla mia ragazza, ma appena i nostri corpi si separano mi stringe di nuovo a se. Sorrido della sua estrema tenerezza e mi sforzo ancora di più di non baciarla. Ila è davvero un orsetto coccolone. Penso sia quasi peggio di me in dimostrazioni d'affetto. Siamo patite del contatto fisico diretto ed è davvero uno fortuna per entrambe. L'attenzione dell'altra è l'unico punto della nostra relazione in cui non c'è neanche un piccolo difetto o scontro di opinioni. Entrambe ci amiamo alla follia e vogliamo dimostrarcelo sempre senza timore di poter sembrare eccessive o oppressive. Vedo Mari alzarsi per andare a lezione e mi guarda interrogativa. Provo a spiegarla che voglio uscire dalle grinfie della mia fidanzata così prova ad aiutarmi vedendomi in seria difficoltà, non prima di aver riso della mia faccia probabilmente contratta per la forte concentrazione. Mi passa il mio cuscino mentre io riesco ad aprire le braccia di Ila. Così io mi alzo di scatto e lei repentinamente posiziona il cuscino dove mi trovavo prima. Ila abbraccia più forte quello che pensa essere il mio corpo e fa un respiro profondo per poi sorridere. Non posso che addolcirmi alla scena. Ha sorriso perché ha sentito il mio profumo sul cuscino. Ma si può essere più perfetti di così? Io non credo. Me ne vado in cucina con Mari e preparo finalmente la mia colazione romantica. Le preparo delle crepes con la Nutella e un bel bicchieri di spremuta d'arancia fresca. Poi corro in giardino e prendo uno di quei bellissimi fiori che crescono all'eterno. L'altro giorno mi ha detto che le ricordano molto i fuori che la nonna pianta nel loro giardino e di cui si prende cura. So quanto sia legata a lei e quanto le manchi, per questo ho deciso di mettere un fiore tra i miei capelli e portarne tre a lei in un bicchiere d'acqua. Sorrido soddisfatta del mio capolavoro. "Mamma mia come siete sdolcinate" dice Emma entrando in cucina e fingendo un conato di vomito. "Sei solo gelosa perché non ho preparato la colazione per tutti come fa lei" le dico prendendola in giro. Non siamo diventate propriamente amiche ma le sono moto grata per essere stata vicina ad Ila quando lei non voleva nessuno attorno e per avermi aiutato a riconquistarla. Le devo almeno la mia simpatia. Inoltre faccio finta di non notare come la guardi e le sorrida ogni tanto o come continui a lasciare per qualche minuto di troppo la sua mano sulla gamba o sul braccio della mia ragazza. So che l'amore non è una cosa che si può controllare e che loro due sono davvero solo amiche. So che Emma è una bellissima persona, altrimenti Ila non si sarebbe mai affezionata così tanto a lei, quindi cerco di essere il più amichevole possibile. Poi è molto simpatica e socievole quindi non è poi così complicato. "Non hai cucinato per tutti? La tua fidanzata non ti insegna niente, dovrò lamentarmi con lei" dice sbuffano per poi farmi un sorrisetto. Io rido e le dico "Basta che non lo fai ora. Chissà come sono riuscita a svegliarmi prima e a preparare tutto senza che mi sia venuta ad interrompere. Approposito corro prima che possa alzarsi" dico e la vedo ridere mentre scuote la testa, probabilmente perché sa il carattere della ragazza e comprende la mia disperazione. Arrivo in camera e la trovo con gli occhi chiusi. Mi avvicino lasciando il vassoio sul comodino e poi inizio a lasciarle piccoli baci e carezze sul volto per farla svegliare. Dopo il primo bacio però vedo subito  un sorriso formarsi e  mi bastano, stranamente, pochi gesti per farle aprire gli occhi. "Buongiorno bimba" dice dandomi un bacio a stampo sulle labbra e sbadigliando, palesemente in maniera finta. "Eri già sveglia vero?" le chiedo allontanandomi. Ci metto sempre secoli a svegliarla, ha un radar solo quando mi alzo per allontanarmi da lei, poi una volta fatto servono davvero le bombe a mano. Arrossisce leggermente e ride imbarazzata. "Noooo" dice evitando il mio sguardo ma appena nota il mio sopracciglio alzato dice "Okay forse". Poi si alza ed io sbuffo ridendo della scena. "So che da giorni provi a farmi questa sorpresa. Solo che prima lo capivo troppo tardi, ora mi sono ricordata e mi sono costretta a letto" dice sorridendomi dolcemente. Mi avvicino a lei e la bacio per un po' più di tempo. "Sei fantastica" le dico e lei arrossisce di nuovo. Mi fa impazzire quando lo fa. Ha sempre l'atteggiamento da donna dura che potrebbe conquistare chiunque, ed è vero, però alla fine è una semplice cucciola tenerissima che ama ricevere e dare attenzioni e che si imbarazza facilmente con i complimenti. Mi avvicino di nuovo portando la mia mano dietro al suo collo per prolungare il nostro bacio. Subito una delle sue si infila sotto la mia maglia, o meglio la sua maglia che io indosso ormai sempre come pigiama, e mi accarezza la schiena per poi portarla sull'addome. Sorrido sentendo la sua mano salire sempre più su ma mai arrivando a fare gesti maliziosi. Mi fa impazzire. Ci stacchiamo e le porgo il mio vassoio. "Una colazione prepagarata con amore per la migliore fidanzata del mondo" le dico sorridendole. Vedo i suoi occhi luccicare di gioia e amore. Subito nota i fiori e li sfiora con le dita. Poi mi guarda e nota che ne ho anche uno nei capelli. "La colazione quindi l'hai preparata per te?" mi chiede accarezzandomi la guancia e portando dei miei capelli dietro l'orecchio sistemando il fiore. "Puoi lasciarti fare un complimento senza rigirarlo a me?" le chiedo fingendomi annoiata e roteando gli occhi. Segretamente amo alla follia quando lo fa. Non tanto per i complimenti che mi arrivano in quei momenti ma per il fatto che ci tenga sempre a precisare che siamo entrambe fantastiche, che entrambe ci meritiamo tutto questo, che entrambe ci amiamo così tanto. "No perché sei troppo fantastica e devo ricordartelo perché tu a volte lo dimentichi" mi dice avvicinandosi a me e dandomi un altro piccolo bacio a stampo. Le sorrido e la guardo follemente innamorata. Non potrei desiderare di meglio. Mi avvicino di nuovo per lasciarle una serie di piccoli baci a stampo facendola ridere. Fino a che il suo stomaco non inizia a brontolare e ridiamo. "Ho capito ho capito, basta baci e più cibo" dico roteando gli occhi e porgendole il vassoio. "Se potessi decidere io sceglierei sempre i tuoi baci sopra qualunque coss" mi dice lasciandomi un ultimo bacio. "Ma purtroppo è un bisogno fisiologico" dice alzando le spalle e prendendo le posate. Mi guarda e mi segna di posizionarmi tra le sue gambe per mangiare insieme. Non me lo faccio ripetere due volte. Mi posiziono trae sue gambe e prendo le mie posate, sapevo che avrebbe voluto condividerla infatti ne ho fatto tre, non solo perché è il suo numero preferito. Mi riempie di complimenti sul gusto e di baci sul collo e sul viso, facendomi ridere. Mi allontano e mi giro verso di lei per guardarla meglio. È davvero fantastica. So che fa tutto questo perché sono vere le sue parole, ma c'è anche una parte di lei che vuole farmi sentire apprezzata costantemente a volte enfatizzando più del dovuto alcuni complimenti. E non posso che apprezzare questi gesti che mi fanno ancora di più innamorare di lei. La osservo mangiare con gusto ciò che le ho preparato e sorrido soddisfatta. Una piccola goccia di cioccolato le sporca il lato della bocca e subito mi avvicino a lei per toglierla con il dito. Mi guarda e vedo i suoi occhi dilatarsi leggermente e, con il mio sorrisetto, mi porto il dito sulla bocca per ripulirlo. Vedo il suo sguardo seguire ogni mio movimento e adoro vedere l'effetto che ho su di lei anche nelle più piccole cose. Mi sorride e scuote la testa. "Tu mi farai impazzire prima o poi se continui così" dice tornando di nuovo a mangiare. Rido e le lascio un bacio sulla guancia, per poi finire la mia crepes. Il piano era che lei ne mangiasse due ed io una, ma ha insistito affinché facessimo una e mezz'ora testa. Solitamente avrei protesta ma sono troppo felice ora. Accetto subito la proposta e vederla reagire in maniera così felice mi fa pensare di voler mangiare sempre porzioni maggiori. Mi ha sorriso e baciato la fronte prima di gettarsi a mangiare la sua metà, ma comunque continuava a lanciarmi piccole occhiate e sorriso felici. Nonostante desideri fortemente restare a letto tutto il giorno nelle sue braccia, tra poco dovrò andare a lezione quindi mi alzo e mi dirigo in bagno ler una doccia. Prendo un jeans e un top di Ila, perché devo indossare almeno una sua cosa in ogni outfit, e porto tutto l'occorrente in bagno mentre Ila riporta il vassoio in cucina. Mi tolgo la maglia e mo guardo allo specchio. Vedo il mio volto felice come mai prima. Un sorriso che non riesco a levare dalla mia faccia, neanche con la forza. Rido e mi copro il viso con le mani. Che bella sensazione. Sto per togliermi il pantalone quando sento bussare. Mari e Petit sono a lezione ora. "Si?" chiedo a vicinandomi alla porta. "Stavo pensando una cosa" dice la mia fidanzata dall'altra parte della porta e decido di aprirla per farla entrare. Lo fa e subito ci chiude a chiave. "Stavo pe-" dice girandosi verso di me ma bloccandosi quando vede che non indosso più parte del mio pigiama. Fa il suo solito sorrisetto mentre mi guarda attentamente dalla testa ai piedi come fossi la cosa più bella che avesse mai visto. Mi sento così desiderata quando mi guarda in questo modo. Mai prima qualcuno era riuscito ad accrescere così tanto la mia autostima con un solo gesto. "Vuoi una mano a finire?" le chiedo incrociano le braccia sapendo di stuzzicarla ancora di più. Sorride osservando il mio petto e si passa la lingua sulla labbra per poi avvicinarsi a me. "Visto che anche io devo fare la doccia. Potremmo diminuire lo spreco di acqua e perdere meno tempo, facendola insieme" dice portando le sue mani sulla mia schiena e accarezzandola, arrivando fino al mio reggiseno per poi scendere di nuovo. "Meno acqua e meno tempo" dico e lei annuisce avvicinandosi poi al mio collo ed iniziando a lasciarci piccoli baci. "Mi sembra molto conveniente" dico cercando di trattenere piccoli gemiti dovuti alle sue dolci attenzioni alla mia pelle scoperta. "Dobbiamo pensare all'ambiente" dice baciando nello spazio tra i miei seni e districando le mie braccia. Rido della sua frase e poi l'attiro a me per baciarla. Inutile dire che non abbiamo risparmiato poi così tanta acqua e sicuramente abbiamo perso molto più tempo. Ma lo rifarei altre milioni di volte. Corriamo per farmi arrivare a lezione in orario e mi sembra di stare per avere un infarto. Arriviamo fuori l'aula e le do un pugno sul braccio. "E questo per cos'è?" mo chiede. "Perché oggi ti sei svegliata volendo salvaguardare l'ambiente" le dico roteando gli occhi e spingendola. Lei a questo ride e poi si avvicina a me. "Non mi sembrava ti dispiacesse stamattina" mi sussurra all'orecchio. "Mi sembra che ti sia piaciuto due, ah no tre volte" mi djce mordendomi il lobo e sento una scis di brividi formarsi lungo tutta la mia schiena al solo ricordo. "Stronza" le dico allontanandola dal mio collo per poi baciarla. "Anche a te se non sbaglio è piaciuto tre volte" le sussurro sfiorandole le labbra. Lei sorride e dice "Se solo avessimo più tempo, ci potremmo fare attenzione al cambiamento climatico molto più spesso" mi dice strofinando i nostri nasi e facendomi ridere. "Sei pessima, vattene" dico allontanandomi ma lei mi tiene ler i fianchi e mi riavvicina. "So che non sei seria ma davvero devo andare altrimenti renderai la nostra corsa inutile arrivando lo stesso tardi" mi dice per poi lasciarmi un bacio sulla fronte, uno sul naso e poi uno piccolo sulle labbra. Appena ci stacchiamo però l'attiro di nuovo a me, volendo prolungare questo contatto. La sento sorridere nel bacio e lo faccio di rimando. Poi ci allontaniamo e dopo l'ultimo bacio eschimese ci salutiamo definitivamente. Entro in sala con un sorriso gigante, lo stesso che mi accompagna fa quando mi sono svegliata. E che si toglierà solo quando sarò così stanca da crollare completamente e perdere potere sui miei muscoli facciali, anche se forse nel sonno continuerò ad accennarlo.
Le lezioni oggi sono state davvero distruttive, non vedo l'ora di tornare a casa e prepararmi per l'appuntamento con Ila. È letteralmente l'unico pensiero che mi dà la forza e la voglia di camminare in questo momento. Sono con Sofi e Mari. Stanno parlando di qualcosa che è successo alle lezioni. Raccontano anche a me l'accaduto ma utilizzando a volte termini o concetti troppo aldi fuori della mia conoscenza. Mi limito allora a ridere delle loro facce buffe o scuotere la testa interdette quando loro si lamentano. "Hey belle" dice una voce alle mie spalle e mi ritrovo subito le spalle circondate da un braccio. "Hey Ange" risponde Sofi guardando il suo gesto stranita. La ballerina è ancora sul campo minato con la mia ragazza. Quando ci sono anche io riescono a scherzare, seppur non proprio come prima, ma quando non ci sono a stento si parlano. Sofi è davvero dispiaciuta e anche Ila ne soffre, ci tengono molto all'altra, ma non sanno bene come riappacificarsi. Tuttavia una cosa è chiara, a Sofi, Lil non sta per niente simpatica. Non so se sia per il condizionamento della mia fidanzata, se perché vuole entrare di nuovo nelle sue grazie e spera che con questo astio ci riesca più velocemente, se effettivamente anche lei nota cosa che io non vedo. Entrambe le ballerina mi hanno detto che a volte Lil è troppo appiccicosa nei miei confronti e che risponde ad Ila in maniera molto aggressiva quando non ci sono. Non si sono mai piaciute loro due, non è un segreto, ma forse c'è qualcosa di più che un semplice scontro caratteriale. Sofi mi ha fatto ragione l'altra volta che Ange è stata l'unica a provare a farmi allontanare da Ila. L'unica che mi ha detto che forse non eravamo proprio giuste l'una per l'altra, che avrei dovuto cercare qualcosa di diverso. Ma pensavo parlasse semplicemente da amica che non voleva vedermi soffrire. Anche se sia Stella che Chiara mi hanno sempre spronato a riprendermela. Mi ha confuso molto il suo discorso, non lo nego. E da allora noto varie cose. Cerca sempre un contatto fisico con me, nonostante non lo faccia mai con nessuno. Mi lascia sempre baci sulla fronte o sulla testa e mi accarezza i capelli. Come sta facendo ora. E ho sempre visto tutto questo in maniera amichevole, non ho mai letto nient'altro, ma le parole delle mie amiche e della mia ragazza mi risuonano in testa, donando a questi significati diversi. "Hey bimba tutto okay?" mi chiede accarezzandomi il volto e li ci vedo nero. Posso capire i gesti fraintendibili ma usare lo stesso nome che Ila usa è un filo fuori la linea. "Quella scema ti ha fatto soffrire di nuovo?" mi chiede con il suo sorrisino e lì mi fermo. Cosa ha detto? Non posso credere che lei l'abbia davvero chiamata così. "Scusa cosa hai detto?" chiede subito Sofi e la vedo per la prima volta in tutti questi mesi arrabbiata. "Oh andiamo era per dire" dice subito cercando di ricucire il danno ma orami è troppo tardi. Mi allontano da lei e prima che possa riempirla di parole per quello che ha osato dire, la ballerina mi precede e la mette al suo posto. "Ah, e nessuno può chiamarla bimba se non Ila. Dovrai inventartelocda sola un nomignolo, anzi non ti sforzare neanche. Chiamala Sarah o non la chiamare proprio, che forse e' anche meglio" dice ler poi prendere la mia mano e quella dell'altra ballerina e connnuare a camminare. Io e Mari restiamo per qualche momento destabilizzare dalla scena appena avvenuta. Mai e poi mai avrei pensato di sentire Sofi così aggressiva e cattiva. Arrivate fuori la porta la guardiamo con la bocca spalancata ancora incredule dell'accaduto. Lei ride imbarazza e arrossisce. "Mi ha fatto innervosire troppo. Non può permettersi di dire cose così" dice alzando le spalle e poi rientrando. Devo assolutamente raccontare tutto ad Ila. Cazzo, l'appuntamento. Corro subito in stanza trovando Ila in bagno probabilmente a vestirsi. "Amore sono tornata, se apri la porta inizio a prepararmi anche io" le dico mentre mi fiondo nel mio armadio per prendere il mio completo. Essendo in realtà una semplice cena tra noi due ed un film da sole, abbiamo scelto di non esagerare nei nostri outfit. Ma la verità è che entrambe amiamo prepararci quindi sicuramente non sarà una semplice tuta e un codino. Serate del genere la abbiamo già tutti i giorni. Prendo il mio vestito e mi giro sentendo la porta del bagno aprirsi. Esce con un vestitino blu notte che le sta benissimo. La squadro e sono sicura di essermi incantata per qualche secondo perché la sento ridere e ritorno nel mondo reale. "Sei bellissima" le dico avvicinandomi a lei per lasciarle un piccolo bacio. Lei mi sorride e sta per iniziare a rispondere la prima che lo faccia corro in bagno. "Sono troppo in ritardo. Flirtiamo dopo all'appuntamento, sai quanto tempo abbiamo" le dico facendole l'occhiolino per per chiudere la porta. La sento ridere e sorrido soddisfatta. Mi preparo come Flash e in meno di mezz'ora sono pronta. Esco e Ila mi dice "Sei stupenda" prendendo poi la mia mano e lasciandole un bacio sul dorso. Roteo gli occhi fa endo finta che questo gesto non abbia avuto nessun effetto su di me, ma mi conosce troppo bene sa che ha fatto esattamente quello che avrebbe dovuto. Andiamo nella sala che Maria ba allestito per noi e mangiamo sushi, a mia richiesta. Entrambe ne andiamo matte, quindi mi sembrava un buon compromesso. Ci teniamo per mano tutto il tempo e ci raccontiamo non so quante cose. Maria ogni tanto si collega con noi facendoci qualche domanda principalmente oer imbarazzare Ila. Poi ci saluta lasciandoci godere questo piccolo momento di isolamento. Iniziamo a fare discorsi anche più profondi. Sul nostro futuro, su quello che ci aspetterà fuori da qui. Odio i pronostici e le pianificazioni, ma quando si tratta di passare del tempo lontane ho bisogno di certezze. "Uscite da qui sarà difficile" mi dice accarezzandomi il dorso della mano. "Ma sono sicura che troveremo un modo per vivere anche così" continua sorridendomi. "È strano, perché ho paura di quello che potrebbe succedere standoti lontana. Però poi sono anche tranquilla, perché penso a quanto sia forte il nostro sentimento, a quanto abbiamo lottato per essere qui, a quante volte ci siamo ripetutamente scelte nonostante le difficoltà ed il dolore" dico guardandola negli occhi e vedo i miei stessi pensieri e sentimenti anche nei suoi. Sorrido e poi dico "Abbiamo vissuto tutto questo, cosa potrà mai essere un po' di lontananza?" chiedo cercando di sdrammatizzare anche se il solo pensiero si starle di nuovo lontano mi fa stare male. Cambiamo discorso non volendo rattristire la serata e parliamo un po' dei nostri momenti più imbarazzanti raccontandoci anche situazioni davvero pessime che ci siamo promesse di non dire ad anima viva. Poi ho chiesto alla produzione di poter vedere il suo film preferito, o meglio uno dei suoi preferiti, ovvero 'Burlesque'. Lei ne va pazza, sa a memoria tutte le scene, i dialoghi, sa perfino alcuni dei balletti. L'abbiamo visto diverso tempo fa ma in italiano. Lei è una di quelle pazze che guardando film e serie in lingua originale e pure con i sottotitoli in inglese. Fortunatamente sono anche io molto brava quindi non ho problemi a seguire un intero film completamente in lingua. Infatti ho chiesto di poterlo vedere come lei fa sempre e me lo hanno concesso essendo il nostro appuntamento. Lei è saltata dalla gioia appena ha visto il titolo e poi ha sentito che fosse la versione originale. Mi ha riempito di baci, facendomi inevitabilmente ridere, e poi si è messa a cantare e ballare seguendo il film. Amo vederla così spensierata e felice. "Sei fantastica. Tutto questo è fantastico. Sei troppo speciale" mi dice mentre ci posizioniamo per bene sul divano. Io mi giro ea guardo. "Sei tu quella speciale. Io cerco di darti quello che ti meriti. Ti ho fatto soffrire così tanto e credimi se ti dico che ogni giorni mi sveglio lentendomene amaramente" le dico e porta una su mano sulla mia guancia in segno di confronto. "Ti amo" le dico e avviciniamo le nostre fronti. "Ti amo troppo e cerco di dimostrarlo così perché non so come esprimerlo a parole" continuo ea vedo sorridere per poi dire "Anche io ti amo troppo. Nonostante tutti i poeti parlino almeno una volta nella vita di amore, nessuna cosa già scritta può rappresentare davvero a pieno quello che provo per te" mi dice ed è una delle frasi più sdolcinate che abbia mai sentito. Fa perdere vari battiti al mio cuore e accende dentro di me una voglia innaturale di baciarla. Così lo faccio, senza pensarci due volte. Sorridiamo nel bacio e ci comunichiamo i nostri sentimenti. Dopo aver passato quasi venti minuti del film a pomiciare, decidiamo di vederlo effettivamente e seguirne la storia. Nonostante lei lo sappia a memoria ed  io me lo ricordi ancora dall'ultima volta che lo abbiamo visto. Ma farei di tutto per renderla così felice. Anche rivedere tutte le sere questo stesso film, in lingua inglese e cono i sottotili in inglese. Lo farei anche se non capissi nulla, perché il suo solo sorriso fa valere la pena di tutto. Non so se potrò mai vivere senza vederlo o senza poterla baciare per troppo tempo. Andrei sicuramente in astinenza. Fortunatamente non è un problema che dobbiamo affrontare adesso. Questo almeno è quello che mi ripeto mentre mi abbandonavo alle dolci attenzioni della mia ragazza e la sentivo ogni tanto canticchiare o abbozzare mosse di coreografie. Non sapevo di starmi sbagliando, e anche di grosso.

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