La scelta

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Sono passati un paio di giorni dall'uscita di Stella e sto imparando a vivere qui senza di lei. Ogni tanto quando succede qualcosa la cerco per casa per condividere con lei l'accaduto e quando mi ricordo che non c'è, è una doccia fredda. Abbiamo iniziato però a scriverci, annullando leggermente la distanza. Lei ha ripreso scuola e mi racconta cosa succede nella sua vita e com'è fare il quinto anno. Ovviamente la cosa che mi chiede sempre è quando vorrò finalmente porre fine a questa situazione infernale in cui mi sono deliberatamente incastrata. Ho creato un gruppo con lei e Chiara e ho raccontato, non nel dettaglio, il sogno che ho avuto l'altro giorno. Loro sono leggermente impazzite e mi hanno spinto ancora di più verso la chiusura di questo triangolo. Ho spiegato ad entrambe che so di volere Ila e nessun altro, ma non so bene come dirlo ad entrambi. Non voglio far soffrire Holden ma allo stesso tempo non riesco più a starle lontano. Ho fisicamente bisogno di averla vicino a me senza sentirmi in colpa. Nonostante le ragazze mi abbiano consigliato di essere il più diretta possibile e dirglielo subito, ho troppa paura di fargli del male, cosa che lui non merita. Gli ho anche detto delle canzoni e sono rimaste basite come me. Lui mi ha spiegato che in realtà gli piaccio da quel primo, e unico, nostro bacio all'inizio del programma, ma per la differenza d'età ha voluto dare la colpa all'alcol. Lui prova qualcosa per me da tre mesi e io non me ne sono accorta, quindi mi ha dedicato vari testi perché per lui questa connessione tra noi è molto più profonda. Poteva mai non esserlo se devo scaricarlo? Però so che ormai non posso più continuare a vivere così, devo cercare di sistemare tutto il prima possibile. Mi alzo controvoglia dal mio letto. Avrei dovuto passare del tempo con Holden ma mi ha detto di voler andare in studio, così sono rimasta da sola a leggere e riflettere. Prendo la felpa di Ila ed esco, ancora insicura su cosa fare. Trovo Vale e Lil sedute fuori sulla panchina e decido di unirmi a loro. "Hey" dico e loro ricambiano. Vale guarda dentro. "Niente cavaliere?" mi chiede sorpresa. Io e Lil ridiamo e poi rispondo "Oggi voleva stare in studio". Loro annuiscono e poi Ange dice "Sai Ila come si sta mangiando le mani di aver chiesto una lezione aggiuntiva oggi". Tutte noi ridiamo. "Mamma mia, devo vedere troppo la sua faccia quando lo scoprirà" dice Vale e io subito la difendo dicendo "Dai poverina, lasciatemela stare". Loro mi guardano e sorrido. "Allora quando ti decidi a chiederle di mettervi insieme?" mi chiede Vale con un nonchalant non appropriato alla domanda. Io rido per la sua sfrontatezza, cosa che mi è sempre piaciuta di lei, e dico "In realtà avevo pensato di farlo in questi giorni". Vale inizia a tossire forse avendo tirato male il fumo sorpresa dalla mia risposta. Lil ha la bocca aperta e mi guarda sconvolta. "Cosa?" chiede Vale sorridendo. "Non posso più negare quello che provo, è evidente. E non voglio trascinare ancora Holden in questa storia, non si merita questo" dico onestamente e mi sento libera nell'aver condiviso finalmente il mio piano. Le due ragazze urlano contente e poi si gettano addosso a me schiacciandomi sulla panchina. "Oh chi state uccidendo la sotto?" chiede Ila riuscendo a vedere probabilmente solo le due ragazze su di me. "Me" dico appena riesco a prendere fiato e sventolo una mano in aria per chiedere aiuto. Lei si avvicina e le alza. "Piano che mi serve ancora per un bel po'" dice facendoci ridere. Si gira verso di me e mi lascia un bacio sulla fronte per poi sedersi al mio fianco. Mi circonda le spalle con un braccio e io mi appoggio subito a lei mentre chiede "Holden?". Mew e Lil iniziano a ridere e io roteo gli occhi. Le rispondo ed effettivamente Vale aveva ragione, la sua faccia è troppo divertente. "Io non ci credo" dice ridendo. "Non posso essere così sfortunata nella vita" continua mettendosi una mano in faccia fingendo esasperazione solo per farci ridere. "Vabbe ne approfitto ora" dice cingendomi la vita con entrambe le braccia e lasciandomi baci sul viso. Le ragazze ci guardano e sorridono contente quasi quanto noi. Iniziamo a parlare delle lezioni varie ma Ange e Vale non fanno altro che guardarci e ridere, vorrei picchiarle. "Ma che avete oggi?" chiede Ila insospettita da queste loro azioni. Io le fulmino con lo sguardo, vedi te se queste due devono rovinarmi il piano. "Niente, solo che pensavo a quando mi dicevi che la tua cotta era unilaterale e mi fa ridere vedervi ora così" dice Vale salvandosi in calcio d'angolo visto che Ila rotea gli occhi e non sospetta niente. Devo trovare il modo di parlare con Holden e poi con Ila. O sarebbe meglio parlarne tutti e tre? No, sicuramente non è il caso di parlarne assieme. Mentre penso a ciò ecco sbucare Holden che rientra dopo la sessione in studio. Ci salutiamo e lui mi sorride da lontano, strano solitamente viene sempre a darmi un bacio sulla fronte. Lo vedo con un sorriso spento e inizia a salirmi un po' di ansia. Se avesse capito tutto? Sta forse aspettando che gli parli io e chiuda definitivamente con lui? Se fosse andato male qualcosa e volesse essere confortato da me ed io gli dicessi di aver scelto Ila? Lo distruggerei. Mille domande girano per la mia testa e il senso di colpa mi sta mangiando. "Sarah possiamo parlare?" mi chiede Holden con le sue solite mani in tasca, segno di ansia o imbarazzo. Io annuisco, non riuscendo a formulare nessuna frase con tutti questi pensieri che mi confondono. Entriamo e ci dirigiamo in camera mia. Ci sediamo sul letto uno di fronte all'altro. C'è tensione nell'aria o forse è solo la mia ansia. Mi prende le mani e mi sorride. Un sorriso dolce e confortante, che vuole spronarmi. In questo momento ho una realizzazione. Nei suoi occhi vedo la consapevolezza di tutto, sta solo aspettando che io lo liberi ufficialmente. Abbasso la testa vergognandomi del dolore che gli ho causato. Ma subito prendo un bel respiro e incastro i miei occhi nei suoi, non devo sembrare io la vittima in questo momento, devo essere forte. "Scusa" gli dico subito e sento le lacrime formarsi nei miei occhi. Posso non provare un sentimento romantico per lui, ma gli voglio davvero un mondo di bene e mi dispiace moltissimo farlo soffrire. Lui mi sorride triste e sospira. "Mi dispiace così tanto Joseph" dico usando il suo nome per fargli capire quanto sia sincera questa mia affermazione. "Non volevo tutto questo" dico scuotendo la testa. "Sei un ragazzo magnifico davvero e vorrei tanto essere la ragazza giusta per te". "Lo sei" mi interrompe lui guardandomi con i suoi occhi da cucciolo. Ti prego non rendere tutto più difficile. "Non lo sono" dico sincera e sono sicura che sia la verità. "Noi siamo amici perfetti ma non funzioneremmo mai come coppia, lo sai anche tu in fondo" dico sperando che queste parole non l'abbiano ferito ma che gli facciano aprire gli occhi. A lui piace l'idea di me, ma non gli piaccio io. Sono abbastanza sicura di questo. Lui si avvicina e mi accarezza la guancia. "Due amici non proverebbero così tanto in un solo bacio" dice lui guardando le mie labbra. "Jo è stato tanto tempo fa" dico allontanandomi da lui, vedendo il suo volto avvicinarsi un po' troppo. "Il tempo non cancella la bellezza del nostro bacio. Non ricordi come si muovevano bene le tue labbra sulle mie?" mi chiede avvicinandosi di nuovo. Non mi piace la direzione che sta prendendo questo discorso. "Jo ti prego" lo supplico alzandomi. Stargli seduta affianco mi stava facendo sentire in trappola. Lui si alza e prova di nuovo a venire verso di me. "Ti voglio bene Jo, non roviniamo la nostra amicizia, ti supplico" gli dico portando le mani avanti per evitare che provi a baciarmi. Ho l'impressione che fosse quello il suo intento. Lui sospira e si passa una mano tra i capelli. "Ti aspetterò Saretta, non so per quanto ma so che non mi passerà in fretta. In fondo ho sempre saputo che avresti scelto lei, lo vedo da come la guardi, ma ho sperato fino alla fine di poterti far cambiare idea" dice facendo una risata amara. "Spero che ti renda felice" dice lasciandomi un bacio sulla fronte per poi uscire. Mi sento triste e felice allo stesso tempo. Come se fossi stata investita da un treno e come se stessi fluttuando tra le nuvole nello stesso momento. Non so come spiegarlo. Da una parte mi si stringe il cuore ripensando allo sguardo sconfitto e affranto di Holden. Dall'altra sono euforica perché non vedo l'ora di parlare finalmente con Ila. Mi getto sul letto di Ila e stringo il suo cuscino. Considerando che ho anche la sua felpa, posso effettivamente dire di essere circondata dal suo profumo e questo mi causa un dolce sorriso spontaneo. Faccio un piccolo urlo emozionato e scalpito. Ora devo solo pensare a come dirle tutto. Posso dirglielo dopo cena, magari portandola fuori sul telo come ha fatto lei. No, potrebbe pensare che non ho inventiva. Potrei organizzare una cena solo per noi due. Ma poi dove se ne vanno i ragazzi? Come dovrei organizzare tutto? Potrei scriverle una lettera. No, troppo costruito e poco espressivo. Voglio dirle tutto quello che sento senza riflettere su ogni parola, deve essere una dichiarazione liberatoria. Potrei aspettare domani e farle una sorpresa in camera per poi parlare. Domani? Ma chi ce la fa ad aspettare? Poi si capirebbe subito che tra me e Holden c'è stato un discorsetto. Sbuffo e mi passo le mani sulla faccia. Cosa posso fareeee? Si merita qualcosa di speciale ma non di troppo complesso, non deve perdere spontaneità. Mentre penso a vari scenari sento la porta aprirsi. "Posso?" chiede la voce della ragazza a cui stavo pensando. Subito scatto sedendomi e annuisco. Lei entra, chiudendo di nuovo la porta e si siede al mio fianco. "Tutto okay?" mi chiede guardandomi con la sua faccia da cucciola. Come fa ad essere così bella? Le sorrido e dico "Si perché?". "Holden mi ha detto che era successo qualcosa e volevi parlarmi" mi dice spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. La guardo e mi focalizzo sui suoi occhi. Holden ha detto che si leggeva nei miei quanto mi piacesse, ora che presto attenzione ai suoi capisco quello che intendeva. Io leggo nei suoi occhi quello che prova per me. Mi guarda come se fossi la cosa più bella e preziosa che abbia mai visto. Mi fa sentire come se lo fossi. Abbasso la testa ed arrossisco notando l'intensità del suo sguardo. "Cosa?" chiede ridendo. "Mi piace come mi guardi" le dico incastrando di nuovo i miei occhi con i suoi, non riesco a non farlo ormai, sono come una calamita. Lei è una calamita che mi tira a se. "Anche a me piace come mi guardi. Mi fai sentire bella" dice sincera sorridendomi. "Sei bella" dico subito e la faccio ridere. "Mi fai sentire ancora più bella" dice correggendosi e io annuisco soddisfatta. Mi mordo un labbro ponderando se sia o no il momento giusto. Perché ogni volte che devo parlarle e provo ad organizzare qualcosa, lei sbuca e mi costringe a buttare tutto all'aria e parlarle subito? Rido pensando a quando l'ha fatto la prima volta. "Mi sento esclusa, vorrei ridere anche io" mi dice spingendomi con la spalla. "Stavo pensando al fatto che tu stravolgi sempre i miei piani" dico sospirando e scuotendo la testa. "Sei la cosa più imprevedibile della mia vita" continuo. "Ho sempre avuto difficoltà a fare amicizia e mostrarmi davvero, poi arrivi tu che mi fai sentire così accettata e per niente sbagliata e dal primo momento non riesco a nasconderti niente di me. Non ho mai provato niente per una ragazza, poi arrivi tu e mi fai perdere la testa senza neanche provarci con me" dico ridendo e lei arrossisce. "Non ho mai dormito un'intera notte nelle braccia di qualcuno perché troppo scomoda, poi arrivi tu e su di te dormo meglio che nel mio stesso letto. Ho pensato a ventimila modi diversi per dirti tutto questo, poi arrivi tu e io non posso fare altro che abbandonarmi ai miei sentimenti e parlarti" dico e ridiamo entrambe. "Ho sempre pensato che quelle emozioni che leggi nei libri e vedi nei film siano fittizie, amplificate per trasmettere al pubblico un'ideale impossibile, poi arrivi tu e diventa tutto reale" le dico prendendole la mano. "Sento le farfalle nello stomaco,  il battito cardiaco a mille, il respiro spezzato, quella sensazione di ansia mista a fervore, la pelle che brucia sotto al tuo tocco, i tuoi occhi che mi vedo per tutto quello che sono davvero" continuo e la vedo con le lacrime agli occhi e so di essere nella sua stessa situazione. "Avevo paura e ho paura, perché è tutto così nuovo. Però non posso più negarlo" dico alzando le spalle. "Mi piaci da morire" le dico avvicinando le nostre fronti. Ormai le lacrime solcano entrambi i nostri volti. Ci guardiamo e ridiamo prima di asciugarci reciprocamente le lacrime. "Anche tu mi piaci da morire" dice lei guardandomi per poi iniziare ad accarezzarmi. "Cazzo hai detto delle cose bellissime" dice facendoci ridere. "Non saprei dire meglio quello che mi fai provare. Hai detto tutto quello che sento e mi hai spiegato cose di me che neanche capivo. Sei l'unica persona con cui io mi sia sentita davvero protetta. Sei l'unica a cui ho permesso di farmi vedere vulnerabile, completamente spoglia di tutte le mie corazze. Sai tutto di me. Sai quello che sono stata, quello che sono adesso e nei tuoi occhi leggo anche tutto quello che potrei e vorrei essere. Sei l'unica che mi abbia mai consolato davvero, nessuno era mai riuscito a dirmi le cose giuste. Tu non hai mai avuto problemi a farlo, hai sempre saputo quando aspettarmi e quando invece spingere per farmi aprire. Mi hai fatto completamente perdere la testa per te e non c'è modo di tornare indietro" finisce ridendo. "Io non voglio che tu torni indietro" dico subito. Sorridiamo e ci diamo un bacio eschimese, ovviamente. Non poteva mancare il nostro solito gesto. Ora però l'atmosfera è diversa, è più intensa. Non riusciamo a staccarci, restiamo con i nasi che si sfiorano avvicinandosi con desiderio e allontanandosi per paura. Tutto il mondo attorno a noi ormai lontano da ciò che stiamo vivendo. Una sua mano mi accarezza la guancia e io porto una delle mie dietro al suo collo, facendole una richiesta silenziosa di azzerare la distanza tra noi. Ho troppa paura per farlo personalmente. Sarebbe non solo il nostro primo bacio ma anche il mio primo bacio con una ragazza e non so se potrebbe essere diverso. Sono elettrizzata e terrorizzata allo stesso tempo. Non riesco a staccare il mio sguardo dalle sue labbra e quando la vedo leccarsele istintivamente mordo il mio labbro inferiore. Decido di tirarla leggermente verso di me, chiarendo la mia richiesta ormai non più tanto velata e la vedo avvicinarsi lentamente. "Ragazze, ci siete per cuci-" dice Angela entrando in stanza. Ci allontaniamo spaventate dall'improvvisa interruzione. "Cazzo" dice la ragazza vedendoci e i suoi gli occhi sembra che stiano per uscire dalle orbite. Alla sua espressione ridiamo entrambe. "Scusate, non sapevo stesse qui" dice mortificata. "Tranquilla Ange è tutto apposto" dico sospirando e nascondendo la mia frustrazione. Ila mi poggia una mano sulla gambe e mi fa l'occhiolino, calmandomi. Ange ci guarda e fa un sorriso gigante. "Detto?" chiede sapendo già la risposta. Io annuisco e sorrido. "Valeeeee" urla Lil facendoci saltare di nuovo. Vale arriva in stanza e da uno schiaffo dietro la testa alla ragazza per aver urlato così il suo nome. "Finalmente è fatta" dice Ange guardandoci. Vala si volta di scatto verso di noi per chiedere conferma e Ila mi lascia un bacio sulla guancia per conferma. "Criiiiiiii" urla Vale e noi ridiamo. "Non potevate entrare insieme a sto punto?" chiede Ila roteando gli occhi. Io mi avvicino a lei e metto il mio braccio sotto al suo, appoggiando la mia testa su di lei e stringendo la sua mano. Lei mi lascia un bacio sulla testa appena il riccio entra dalla porta. "Fatta?" chiede sorridente guardando le due ragazze e poi noi due. Tutte annuiamo e poi i tre ragazzi ci corro addosso. Ci hanno letteralmente schiacciato. Esultano e sembrano più felici di noi. "Okay basta andiamo a mangiare, che se me la fate diventare ancora piò rossa la scambiano per un pomodoro" dice Ila prendendomi in giro. Le do un pugno sul braccio e mi allontano da lei. Ma prontamente la ragazza porta le sue braccia attorno alla mia vita e mi tira a se. "Dove pensi di andare, oh" dice lasciandomi poi un bacio sula collo. "AAAAA, che carine" dice Vale facendoci ridere. Poi va vicino ad Ila e le tira uno schiaffo dietro la testa. "Questo è per tutte le volte in cui non mi hai creduto, quando ti dicevo che anche a lei piacevi" dice e tutti ridiamo. "Grazie, ti voglio bene pure io" dice Ila alzando gli occhi al cielo. Ci dirigiamo in cucina per preparare la cena. Io e Ila continuiamo a lanciarci sguardi furtivi e sorrisi, ma non esageriamo per paura di vedere Holden spuntare all'improvviso. Passiamo la cena normalmente e poi giochiamo a Lupus. Alle tre passate andiamo a dormire e sono completamente scarica. L'unica cosa che mi ha fatto resistere tutto questo tempo è il pensiero delle coccole pre-dormita che ci scambieremo io e Ila. Infatti appena finito di giocare le prendo la mano e diamo la buonanotte a tutti. Ci stendiamo sul mio letto ed entriamo nella nostra solita bolla. Ci diamo la buonanotte e crolliamo. Non sono mai stata così felice.  

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