Sole e Luna

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Cari lettori, questo è l'ultimo capitolo prima della mia piccola pausa. Spero vi stia piacendo la mia storia, ho giusto un paio di cose da dirvi. In questo capitolo ci sarà una piccola parte leggermente spinta, ne segnerò l'inizio e la fine se mai qualcuno volesse saltarla. Non ho mai scritto scene del genere quindi scusate se sono pessime ma ci ho provato😊. Fatemi sapere se vi piacciono oppure preferite che le eviti e scrivetemi cose che magari vorreste che scrivessi. Ho già una storia delineata in mente ma accetto consigli e proposte. Lasciate commenti e stelline mi raccomando, buona lettura 💙

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Io e Sarah siamo stese sul mio letto, stranamente lei ha deciso di mettersi all'interno, vicino al muro, forse per coprirci dalle telecamere. Diciamo che da quando abbiamo parlato liberamente dei nostri sentimenti, ci stiamo comportando sempre di più come una coppia, nonostante ancora non lo siamo ufficialmente. Sia chiaro, è in programma. Ho chiesto a Maria di poter organizzare un appuntamento ed è tutto pronto, devo solo chiederglielo. Cerchiamo di passare la maggior parte del tempo libero da sole. Senza esserci ancora baciata e senza un vero e proprio titolo, quindi in pratica come prima solo che siamo ancora più espansive anche davanti agli altri, tranne che davanti ad Holden perché non vogliamo fargli del male, e con qualche bacio sul collo o carezza che assume significati sempre più lontani dall'amicizia. Abbiamo deciso di andarci piano perché comunque è una situazione nuova per lei. Avrei voluto baciarla subito dopo quello che mi ha detto ma voglio sia lei a fare la prima mossa, per essere sicura che si senta a suo agio. Sono con la testa alzata per riuscire a guardarla meglio mentre parliamo un po' dei pezzi che ci hanno assegnato. Inizio a farle dei grattini sull'addome giocando ogni tanto con il suo piercing che ho scoperto mi faccia più effetto di quello che pensassi, almeno su di lei, e le lascio qualche bacio sul viso o sul collo, ho ormai imparato a memoria tutti i sui punti deboli. Lei gioca con la collanina che porto al collo e con i miei capelli, e anche lei mi lascia qualche bacio sul collo, anche lei ormai sa tutti i miei punti deboli. Entrambe sorridiamo come due sceme. "Ti piace tanto la Luna eh?" mi chiede con in mano il ciondolo della luna che ho al collo, quindi in maniera abbastanza retorica. "Mi piace tantissimo" dico sorridendole. "Diciamo che il mio amore per Giacomo Leopardi e la scoperta della storia della Luna e del Sole mi hanno fatto nascere questo interesse" dico accarezzandole la guancia. Lei ride e poi dice sorridendo "Effettivamente Leopardi ha scritto cose stupende e la storia è bellissima" dice sorridendo. "La conosci?" le chiedo e lei ride. "Certo, non sei l'unica a cui piace la Luna e che è acculturata" mi dice punzecchiandoli il braccio e iniziandomi a fare dei grattini mentre racconta. "Sole e Luna sono due amanti segreti, due corpi celesti uniti da un rapporto privato, forse proibito, manifestato solo in brevi momenti della giornata. Si dice che vennero creati da Dio per illuminare il giorno e per splendere nelle tenebre notturne: ma furono concepiti separatamente, perché appartenenti a due mondi diversi. Fu la Luna ad innamorarsi per prima del Sole, a vivere del suo respiro e ad amarlo in silenzio. Voleva stargli vicino, in qualche modo, raggiungerlo con l'arrivo della sera per poi vederlo svanire nell'oscurità, continuamente: ma la Luna faceva tesoro di quei piccoli ricordi senza mai darsi pace, non capendo che questo le avrebbe col tempo solo fatto del male, privata della sua stessa luminosità e resa schiava di un desiderio impossibile. Anche il Sole, messo da parte l'orgoglio, si innamorò di lei: il più maestoso degli astri si era innamorato perdutamente." si ferma e mi guarda sorridendo. Io resto imbambolata dalla tanta bellezza davanti ai miei occhi e le sorrido di rimando. Lei continua "Fu così che nacque il loro amore, tra sofferenza, solitudine e forse anche sfortuna, due giovani amanti trovatisi al momento sbagliato e separati da qualcosa di incontrollabile, che vivono distanti, in una finta felicità. Si crede che le stelle siano state create proprio per consolare la Luna, nate dal volere del Sole per tenerle compagnia e proteggerla anche a distanza, ma che non possano comunque guarirla da quella profonda ferita. Vedendoli perennemente sofferenti, tormentati e spenti, Dio decise di dar loro una possibilità, così che il loro amore non fosse del tutto irrealizzabile: l'eclissi. Oggi Sole e Luna vivono nell'attesa di questo istante, l'unico momento che è stato loro concesso: è proprio per il brillare della loro passione che non ci è permesso di guardare un'eclissi, per non rimanere abbagliati da così tanto Amore" finisce sorridendo. "Non so perché ma sembra ancora più bella uscita dalla tua bocca" dico imbambolata non riuscendo più a filtrate i miei pensieri. Mi ha completamente nelle sue mani e penso che si veda visto che ride e mi copre il volto. "Secondo me non sei la Luna però" dice poi seria portando le sue mani sul mio addome e facendomi dei grattini mentre mi guarda e io la osservo attentamente aspettando che si spieghi. Se prima almeno riuscivo a creare frasi di senso compiuto, ora il mio cervello si è completamente bruciato. "Secondo me sei il Sole, non la Luna. Illumini una stanza quando ci entri e irradi calore. Rendi felici e gioiose tutte le persone che hai attorno" dice sorridendo e io non posso che imitarla. "Sei solare, appunto, e aumenti la produzione di serotonina perché cerchi sempre di rendere tutti più felici. Puoi fare sia male che bene a seconda di come ti poni se più forte o più dolce. Sei orgogliosa e ti imponi nei discorsi perché sei forte d'animo. Combatti per quello che pensi senza la paura di doverti scontrare con altri. Non sei per niente la Luna" finisce scuotendo la testa. Io rido colpita dell'accuratezza della sua descrizione quasi come se ci avesse pensato a lungo. "Infatti io sono innamorata della Luna" dico precisando il mio sentimento e le sposto una ciocca di capelli dal viso. "Quindi cerco la mia Luna sulla Terra" continuo accarezzandole la guancia. "E come deve essere la tua Luna?" mi chiede quasi in un sussurro. "Deve essere bellissima" dico e lei ride e rotea gli occhi. "Deve essere imperfetta, perché la Luna è piena di crateri, ma ai miei occhi sarà sempre l'astro celeste più maestoso e magnifico, perfettamente imperfetta. Deve avere un lato nascosto che però mi mostra perché si fida. Deve essere timida ma deve abbandonare tutti i suoi filtri con me. Deve amare il mare. Deve ispirarmi, come una Musa personale. Deve essere la persona con cui mi sento libera di essere me stessa. E la devono desiderare tutti consapevoli di non poterla mai ottenere davvero perché non la conoscono fino in fondo" finisco tenendo i miei occhi incastrati nei suoi. "E chi ti dice che esista questa Luna?" mi chiede. Il mio cuore inizia a battere all'impazzata a causa dell'ansia che provo per quel che sto per dire. "Io penso di averla già trovata" dico sussurrando. Ci guardiamo attentamente ed entriamo nella nostra bolla. Vedo i suoi occhi cadere sulle mie labbra e i miei cadono sulle sue. Mi aspetto di entrare nella solita trance in cui non accadrà nulla ma Sarah inaspettatamente porta una sua mano dietro al mio collo e mi tira leggermente verso di lei. Allontano la mia mano dalla sua guancia e l'appoggio sul letto vicino al suo fianco per maggiore stabilità mentre le nostre labbra si sfiorano. Muoviamo i nostri visi per farle toccare leggermente e giuro di stare per impazzire. Sento il cuore battermi forte e mi gira la testa, mi sento drogata dal suo tocco e dal suo profumo. L'unica cosa che ho in mente è la sua bocca così vicina alla mia e i nostri respiri che si mischiano. "Sarah sei sic-" inizio a dire ma vengo interrotta e vorrei succedesse in questo modo tantissime volte. Finalmente le nostre labbra si toccano e mi sento sulle montagne russe. Il cuore mi batte all'impazzata, lo stomaco fa le capriole, mi sento così felice. Iniziamo con un bacio delicato, spaventate entrambe della possibile reazione dell'altra. Ci assaporiamo piano piano, ci iniziamo ad esplorare e conoscere. Le accarezzo dolcemente il fianco e sento le sue mani dietro al mio collo fare lo stesso e mi fa sorridere nel bacio. Ci stacchiamo per riprendere fiato, ma la pausa dura pochissimo perché ho bisogno di risentire le sue labbra sulle mie. Le lascio una serie di piccoli baci a stampo e inizia a ridere, ma io non mi fermo e ricopro tutto il suo viso. Mentre scendo per arrivare al suo collo, lei mi blocca la faccia con le mani e mi bacia di nuovo questa volta un po' più intensamente. Assaporare le sue labbra è letteralmente la mia nuova azione preferita, non penso che potrei mai smettere di baciarla. Una sua gamba mi circonda il fianco e io inizio ad accarezzarla stringendola ogni tanto nel mio percorso quando lei decide mi mordermi le labbra, gesto che mi fa impazzire e neanche poco. Dopo svariati minuti, ci stacchiamo per mancanza di aria. "Perché abbiamo bisogno di aria per vivere?" dico arrabbiata di essermi dovuta allontanare, se pur di poco, dal suo viso. Lei ride e mi lascia un piccolo bacio a stampo. "Sono una droga le tue labbra lo sai vero?" dico con il fiatone mentre le guardo. "Le tue lo sono" dice mentre passa un dito sul mio labbro inferiore e il mio sguardo ricerca il suo. La vedo che sorride soddisfatta e le do un altro bacio a stampo, un po' più lungo, per toglierglielo. Ci stacchiamo ridendo ed effettivamente riprendendo fiato. Per stare più comode mi stendo sul letto e lei sopra a me, mettendole i capelli al lato in modo da nascondere le nostre facce dalle telecamere. "Se non fosse stato per me non mi avresti mai baciata" dice mentre mi accarezza la guancia e mi lancia uno sguardo di sfida. "Stavo aspettando che fossi sicura di volermi baciare. Se fosse dipeso da me ti avrei baciata tantissimo tempo fa" le dico e inizio ad esplorare con le mie mani la sua schiena da sotto la maglia e la sento trattenere il fiato al contatto. "Ci avresti salvato tantissimo tempo" dice avvicinando lentamente il suo viso al mio con fare accattivante. "Me lo ricorderò per le prossime mosse" dico con il sorrisetto. Le nostre facce sono a pochi centimetri di distanza e lei mi strega completamente con i suoi occhi. Il mio sguardo inizia a saltare da quelle trappole color nocciola a quelle labbra che vorrei assaporare ogni secondo per il resto della mia vita e la vedo fare lo stesso. "Sei troppo bella" diciamo contemporaneamente. Ridiamo e io porto una mia mano sulla sua guancia e l'accarezzo dolcemente per poi baciarla di nuovo. Un altro bacio molto lento che mi toglie sia metaforicamente che letteralmente il fiato. Ci stacchiamo e sorridiamo imbambolate entrambe per poi ridere imbarazzate. Sarah mi guarda e mi posa una mano sulla guancia dicendo "Mi ha sempre fatto impazzire la tua fossetta". Poi si avvicina al mio viso e mi lascia un pacio sul punto appena nominato. "E il tuo naso" dice baciando anche quello. "E i tuoi occhi nero pece che mi leggono l'anima" dice incastrando i nostri sguardi, il mio respiro inizia a diventare irregolare per l'intensità del momento. "Baciare il tuo collo" dice facendolo e trattengo il respiro quando sento le sue morbide labbra sulla mia pelle. "O meglio sentire come reagisci ai miei baci" dice ridendo per poi baciarlo di nuovo. "Ora posso aggiungere alla lista anche le tue labbra" conclude avvicinandosi di nuovo a me molto lentamente. I secondi che separano le nostre labbra sembrano durare anni, così, impaziente, l'avvicino a me usando la mano dietro al suo collo. Ci baciamo questa volta molto più intensamente, lasciando libero finalmente quel desiderio che abbiamo tanto lottato per nascondere.

(inizio della scena leggermente spinta ahahahah)

Una mia mano è dietro al suo collo e l'avvicina sempre di più a me e ogni tanto tira leggermente i suoi capelli, ricevendo gemiti contenti in risposta, mentre l'altra accarezza la sua schiena infilandosi sotto la maglia e sento subito un suono di assenso da parte sua che mi fa sorridere nel bacio. Una sua mano mi accarezza dolcemente la guancia mentre l'altra mi scopre l'addome ed inizia a farci dei grattini causando a me questa volta suoni di assenso che non riesco a contenere. Le nostre due ossessioni hanno sempre le prime attenzioni. Il bacio diventa più intenso e lei sale a cavalcioni su di me, scomoda nella precedente posizione, e le mie mani subito si posizionano sulle sue gambe. Ci stacchiamo in cerca di aria, ma siamo troppo prese l'una dall'altra per fermarci in questo momento. Sarah inizia a lasciarmi baci umidi sul collo, facendomi perdere la testa. Io inizio ad accarezzare e stringere ogni tanto le sue gambe sentendo i brividi sulla sua pelle. Salgo sempre di più fino al bordo del suo pigiama ma non supero mai quella linea, non è ancora il momento. Quando arriva ai punti che mi fanno impazzire non riesco a fermarmi ed inizio a gemere mentre lei morde e bacia ogni mio punto debole consapevole dell'effetto che ha su di me. "Sarah" dico in tono disperato e lei alza la testa verso di me con un sorrido soddisfatto. La bacio di nuovo non potendo guardare le sue labbra senza sentire il bisogno di assaporarle. Quando ci stacchiamo inizio subito a lasciare baci sul suo collo mentre lei mi guida con la sua mano tra i miei capelli fermandomi quando arrivo ai suoi punti preferiti, come se non li conoscessi già tutti. Sento il calore irradiato dalla sua pelle e il suo respiro diventare sempre più irregolare. Vedo i brividi che le sto causando e ciò mi sprona a continuare. Lecco, bacio e mordo ogni lembo di pelle disponibile e la sento sforzarsi nel restare in silenzio. "Voglio sentirti, non trattenerti" le sussurro all'orecchio e ricevo in risposta soltanto un gemito che prendo come assenso alla mia richiesta. Riprendo il mio lavoro soffermandomi sul punto che so la faccia completamente impazzire. Cerco di non lasciarle nessun segno ma quando lei gemere e le sento sussurrare "Ila", il mio cervello si sconnette completamente. Mi allontano di scatto dal suo collo e la sento lamentarsi. 

(fine scena)

"Perché ti sei fermata?" mi chiede con il fiatone. La guardo con il volto rosso, le labbra gonfie e gli occhi più dilatati del solito e posso confermare che la ragazza tra le mie braccia è una fottuta dea. Non ho mai visto niente di più bello. "Ho sbagliato qualcosa?" mi chiede forse spaventata dal mio silenzio, non capendo  che fosse stata la sua bellezza a togliermi il fiato. Abbassa la testa imbarazzata e io subito gliela alzo e la bacio di nuovo. Un bacio decisamente più casto del precedente, un bacio rassicurante. "Sei perfetta" le dico guardandola e leggo nel suo volto tutta la sua insicurezza, sembra piccolissima. "Hai fatto tutto benissimo bimba, per questo mi sono dovuta fermare" dico sperando che legga tutta la mia sincerità. "Sentire il mio nome uscire dalle tue labbra così, è stato molto molto molto bello" dico enfatizzando la parola 'molto'. Lei ride e arrossisce. "Dobbiamo andare più piano però okay? Voglio che ci prendiamo il nostro tempo" le dico e lei mi sorride. Mi da un piccolo bacio a stampo e poi si ferma vicino alle mie labbra. "Si hai ragione. Anche io voglio andare più piano" dice avvicinando le nostre fronti. Non poteva mancare il nostro solito bacio eschimese per rendere tutto ancora più perfetto e più nostro. Sarah posa la sua testa sul mio petto e sospira contenta. Le do un bacio tra i capelli e ci gioco mentre restiamo in silenzio. Non uno di quelli imbarazzanti, ma uno di quelli in cui entrambe abbiamo bisogno di metabolizzare tutto e vogliamo essere insieme nel mentre. Ovviamente ci addormentiamo poco dopo abbracciate e felici.

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