Cari lettori, alla fine ieri non sono riuscita a pubblicare due volte perché questo capitolo è più lungo quindi ci ho messo un po' a scriverlo e rivisitarlo. Anche perché è molto importante essendo l'ultimo capitolo filler. Domani ci sarà l'inizio del big dramaaa preparatevi. Spero vi piacciano questi momenti teneri tra le nostre protagoniste perché ci saranno molte turbolenze e per un po' non ne avremo... 😶🌫️🥺😁
Mi raccomando votate e commentate. Buona lettura 💙
------------------------------------------------------------------------------------
Sono seduta sul letto di un hotel a Roma, incollata alla TV con il mio panino tra le mani. Stacco gli occhi dalla televisione solo quando i miei amici o la famiglia di Sarah dicono qualcosa. Siamo tutti in videochiamata. Abbiamo l'asse Napoli-Roma-Vigevano. Ho fatto una foto della nostra videochiamata e l'ho postato proprio con questa scritta per parodizzare l'asse Milano-Roma-Vigevano creato dai fan riguardo Sarah, Cri e Jo. Inutile dire che stia ricevendo milioni di messaggi in cui le persone sono elettrizzare che io ed i miei amici siamo in chiamata con la famiglia di Sarah o che io sia effettivamente a Roma aspettando che finisca la registrazione. Ovviamente la videochiamata è avvenuta su Teams in modo che potessimo utilizzare il telefono per votare ad ogni round la mia fantastica ragazza. Ogni volta che si esibiva sorridevo inconsciamente e sono sicura che i miei amici mi abbiano fatto milioni di foto per prendermi in giro. Hanno anche messo una storia in cui c'ero io che guardavo lo schermo con gli occhi a cuoricino mentre Sarah stava cantando e hanno scritto 'The eyes Chico they never lie'. Ad ogni votazione ho preso il mio telefono e votato in quanti più modi possibili. Ad ogni round in cui veniva nominato chi si sarebbe salvato sentivo il cuore battermi così forte da coprire qualunque altro suono intorno a me. Avrò rischiato non so quanti infarti onestamente. Ogni volta che ho visto Sarah salvarsi ai primi turni ho urlato e saltato come una matta. Mi è dispiaciuto molto vedere Cri uscire per primo ma ne avevamo parlato e lo aveva predetto. È davvero un bravo ragazzo e un'artista pazzesco sono sicura che avrà un percorso magnifico fuori dal programma. Mano a mano che uscivano sempre più persone la speranza che Sarah potesse vincere aumentava e la mia gioia e la mia fierezza facevano picchi esponenziali. Verso metà puntata ho iniziato a fare una live, avendo troppe richieste e messaggi da parte del pubblico a casa. Nonostante non prestassi poi così tanta attenzione a loro, troppo focalizzata nello scovare la mia fidanzata sullo schermo. Quando Sarah ha vinto la categoria canto ho iniziato a piangere e urlare così tanto che mi hanno bussato alla porta chiedendomi di abbassare la voce. Mi sono scusata mortificata del baccano, ma gli ho spiegato l'accaduto e mi hanno riconosciuto. Ho fatto una foto con loro e mi hanno permesso di fare un altro po' di casino, seppur moderato, capendo la situazione in cui mi trovavo. I fan in live hanno registrato tutto e commentato ridendo come pazzi delle mie reazioni così pure e sentite. La sua famiglia anche ha iniziato a piangere, con il cuore pieno di orgoglio nel vedere la propria figlia/sorella/migliore amica raggiungere questo traguardo. "Mamma mia ma quanto è forte ya. Ma una che ti risponde così bene senza esperienza in interviste non te la puoi inventare" dico onestamente dopo aver sentito la mia ragazza parlare con la stampa e mettere a posto alcuni commenti e domande non proprio corrette o gentili. Ho sorriso soddisfatta mordendomi il labbro nel vederla così grintosa nonostante abbia timore solitamente di parlare. Ho visto anche Maria e Lorella sorriderle soddisfatta, probabilmente pensando la mia stessa cosa. Non dico cosa io abbia combinato quando ha effettivamente vinto. Ho quasi smontato il letto della stanza, ho lanciato un cuscino in aria, mi sono lanciata sul letto e ho sbattuto la televisione che, non so per quale grazia divina non si è rotta. Ho pianto con la famiglia ed urlato in live con i fan mentre i coriandoli dorati la circondavano e Mari la stringeva forte. Ho iniziato a singhiozzare ancora di più quando Sarah, prima ancora di prendere la coppa, si è diretta verso Lorella per abbracciarla e ringraziarla, dimostrando ancora una volta la sua maturità e sensibilità, il suo essere una persona così vera e pura con precise priorità. Vederla alzare quella coppa, vedere il suo sorriso così pieno, i suoi occhi pieni di lacrime di gioia, vederla così fiera di se stessa, è stato uno dei momenfi più belli ed emozionanti della mia vita. "Ragazzi vi amo tutti, grazie dell'immenso supporto che dimostrate sempre per Sarah. Lei vi ama tantissimo e vi inizio a ringraziare io per lei anche se sono sicura che lo farà. Probabilmente domani pomeriggio. Ora come ora non starà ancora realizzando nulla" dico facendo ridere tra le lacrime tutti i partecipanti alla videochiamata e i fan in live. Li saluto con un bacio e mi passò una mano per la faccia. "Ha vinto" dico sospirando felice e lo ripeto non so quante volte parlando attraverso lo schermo con le persone più importanti della vita di Sarah e con alcune delle mie. "Ora saluto anche voi perché devo troppo entrare negli studi e abbracciarla. Se riesco vi faccio fare una videochiamata o una chiamata promesso" dico rivolgendomi alla dia famiglia. "Vai vai non ti preoccupare. Sono sicura che ora starà con la testa tra le nuvole e vederti la renderà ancora più felice" mi dice il padre sorridendomi e a sentire qieste parole mi commuovo sempre di più. Attacco salutando anche i miei amici e mi preparo il più velocemente possibile. Prendo la moto e mi dirigo fuodi dagli studi. Chiamo Maria e la supplico di farmi entrare. "Ti faccio entrare solo se l'anno prossimo fai un progetto con me" mi ha detto venendomi a prendere fuori. Ho subito accettato non vedendo l'ora di abbracciare la mia ragazza ma pensandoci ora, sulla via per arrivare allo studio, mi rendo conto di come sia strana questa affermazione. "Ma quale progetto?" le chiedo risvegliandomi dalla trance che mi ha causato l'entusiasmo di poter stringere di nuovo Sarah. Lei ha riso e scosso la testa negandomi una risposta. Prima che le potessi chiedere altro però siamo arrivati allo studio e questo pensiero è passato in secondo piano. Sono corsa all'interno scovando la mia fidanzata che abbracciava Giulia sicuramente ancora incredula di aver effettivamente vinto. "MA CHE CI FAI QUA" ha urlato Cri vedendomi da lontano e correndo nella mia direzione. Mi ha alzato in aria e fatto ruotare mentre io ridevo del suo gesto così tenero e gioioso. Gli ho fatto i complimenti e l'ho stretto a me. Molti mi hanno vista, fortunamente non la diretta interessata della mia sorpresa, ma non hanno detto nulla capendo il mio piano. Nascondendomi dietro il cantante riccio per essere sicura che non mi vedesse, mi sono avvicinata alla mia ragazza. "Scusa Sarah ho una cosa per te" ha detto Cri facendola girare. Appena lei lo ha fatto io sono sbucata fuori e ho visto letteralmente gli occhi di Sarah uscire dalle sue orbite. Si è gettata tra le mie braccia e mi ha subito baciata. Le ho fatto milioni di complimenti e l'ho riempita di baci. Lei era completamente accecata dall'entusiasmo. Piangeva di gioia e non sapeva se stringeremi, baciarmi o prendermi per ballare insieme, finendo col fare tutto contemporaneamente. Continuava a ripetere che tutto le sembrava un sogno ed era così felice. Abbiamo passato la serata a ballare e cantare divertendoci tutti insieme. Io e Giulia ogni tanto la prendevamo in disparte e le ricordavamo che fosse tutto vero. Lei aveva davvero vinto. Eravamo tutti qui a festeggiare per lei, per il suo percorso, per la sua vittoria. "Lo zecchino d'oro alla fine ha vinto" dico avvicinandomi ai tre prof di canto con un bicchiere in mano per brindare. Lorella e Rudy hanno riso di gusto mentre la Pettinelli mi ha regalato un finto sorriso. Alla faccia sua. Dopo aver denigrato per un anno intero la mia ragazza, si merita di vederla trionfare in grande stile. Per aumentare la mia dimostrazione di astio nei suoi confronti le ho anche portato il libro 'Lolita'. "Se lo legga magari comprende il significato complessivo di questo termine che lei utilizza con così tanta leggerezza. Magari la prossima volta evita di utilizzarlo per denigrare una semplice e dolce ragazza che di provocante e sessuale non ha proprio niente nelle sue esibizioni" le ho detto porgendole l'oggetto e dandole un finto sorriso, copiando quello che lei mi aveva rivolto poco prima. Pensava davvero di potersi mettere contro la mia ragazza e non ricevere nulla? Mi sono frenata prima per una mia forma di rispetto verso Maria, la produzione ed il programma. Ora che è completamente finito tutto posso togliermi i vari sassolini dalle scarpe. Sapendo di essere nel torto, l'insegnante ha preso il libro e se n'è andata mentre Rudy mi dava pacche sulle spalle e Lorella mi ha sorriso soddisfatta. Finita la festa siamo rientrati tutti in casetta per prendere le valigie, visto che io ho la stanza prenotata in albergo abbiamo deciso di passare la notte lì ed avere quel poco di privacy di cui necessitiamo dopo essere state per un mese senza nemmeno sfiorarci la guancia. Abbiamo abbracciato tutti i nostri amici, le nostre vocali coach, tutta la produzione che ci ha seguito per questi mesi, i nostri prof. Abbiamo detto ufficialmente addio alla casetta che ha visto nascere, morire e risorgere la nostra storia. Siamo state nella nostra stanza, nel giardino sul retro, nel giardino vicino l'uscita. Abbiamo rivissuto ogni momento, bello o brutto, passato qui dentro. È stata una montagna russa di emozioni che ci ha fatto uscire in un fiume di lacrime. Sono all'incirca le cinque. Il sole sta quasi per sorgere e mi sembra il momento perfetto per tornare in hotel facendo una passeggiata in moto. Vado più piano dell'andata per riuscire a fare godere alla mia ragazza il panorama. La sento stringermi la vita e poggiare la sua testa sulla mia schiena facendomi sorridere contenta. Arrivate al mio hotel ci dirigiamo in camera e non ho letteralmente neanche il tempo di chiudere la porta prima che la mia ragazza attacchi le mie labbra. Il bisogno di sentire la nostra pelle a contatto troppo forte per stuzzicarci e rallentare come nostro solito. I nostri movimenti sono guidati dalla foga e dal forte desiderio reciproco che è stato represso per un mese. Le nostre mani esplorano il corpo dell'altra senza ritegno mentre le nostre labbra si uniscono in un bacio pieno di passione ed amore profondo che non fanno altro che alimentare il fuoco che abbiamo dentro. Mi dispiace molto per i nostri vicini di stanza, ma il silenzio non è una nostra prerogativa in questi momenti. Soprattutto ora che abbiamo sentito così tanto la mancanza del corpo dell'altra a contatto con il nostro. Passiamo tutto il tempo disponibile ed amarci come non abbiamo mai fatto. Rotoliamo tra le lenzuola e mischiano risate a gemiti ed urla di piacere. Ci graffiamo e poi accarezziamo la pelle marchiata. Ci mordiamo e poi baciamo quel preciso punto. Ci lasciamo segni per tutto il corpo, finalmente libere di poterlo fare senza preoccuparsi di dover coprire il tutto con il trucco per il programma. Non ci siamo staccate nemmeno per andarci a lavare. Troppo prese da noi per allontanarci. Abbiamo fatto una doccia insieme. Due docce forse. Sicuramente l'acqua utilizzata ed il tempo impiegato sono stati più di quelli necessari per una singola doccia. Ma non ci lamentiamo, anzi. Nonostante la notte insonne e le forti emozioni provate, nessuna delle due riusciva a perdere il proprio sorriso o avere sonno. Entrambe troppo elettrizzate per tutto l'accaduto. Una volta pronte, siamo andate prima da mio fratello con la mia moto visto che l'avrebbe tenuta per me mentre ero da Sarah, chiedendo di poter momentaneamente lasciare le nostre valige in albergo. Lui poi ci ha accompagnato a riprendere i bagagli e ci ha portate agli studi di Amici dove abbiamo trovato una macchina pronta a scortarci a Vigevano. Durante il viaggio devo dire di aver fatto un piccolo sonnellino. Tutta colpa della mia ragazza e delle sue dolci coccole. Mi teneva stretta tra le sue braccia e mi riempiva di baci e grattini. Come potevo restare sveglia? Dopo il mio sonno ristoratore, ho cambiato i ruoli e lei è subito crollata tra me le braccia. È riuscita a riposare per quasi due ore, recuperando un po' delle energie sprecate il giorno prima. Secondo i nostri piani passeremo una settimana a casa di Sarah e poi in paio di giorni a casa mia, prima che inizi gli in-store a cui la accompagnerò ovviamente. In questo lasso di tempo dovrò trovare il modo di dirle tutto, sperando di trovare il momento giusto e non rovinarle il bellissimo periodo che sta vivendo. Mi sento in colpa al solo pensiero di poter rattristire una delle giornate che dovrebbe vivere all'insegna della gioia. Appena arrivate troviamo tutta la sua famiglia, compresa di zii, cugini e nipoti, e il suo gruppo di amici ad aspettarla fiori casa. Esce subito dalla macchina e corre per riabbracciare tutti. Sorrido nel vederla così felice e mi occupo dei bagagli. Subito vengo raggiunta da Lorenzo che, dopo avermi abbracciato, mi ha aiutato con il carico. Una volta portate tutte le valige e la coppa all'interno, sono uscita cercando Chiara e i genitori di Sarah per salutarli meglio sperando che l'abbiano già abbracciata e io non interrompa il loro ritrovo. Li vedo liberi e li raggiungo sorridendo. Ci scambiamo vari saluti e parole d'affetto. "La nostra Sarotta ha vinto. Ci rendiamo conto?" chiede Lore con le lacrime agli occhi facendo emozionare di nuovo tutti. "Mamma mia basta piangere. Mi sembra di starlo facendo da giorni. Sono disidratata per tutto il liquido che sto perdendo" dico asciugando una lacrima che mi ha solcato il viso e facendo ridere i miei interlocutori. "Amore vieni voglio presentarti tutti" mi dice la mia ragazza prendendomi per mano e trascinandomi in giro. Inizio a fare conoscenza con tutte le persone della vita di Sarah e non ricordo nemmeno un nome onestamente. Mi farò ripetere tutto stasera o domani. Vedo ogni tanto i genitori di Sarah guardarci sorridendoci e non posso che sentire il mio cuore esplodere di gioia. Vedere come siano supportivi con lei, come mi abbiano subito accettato, come ci guardino così felice forse leggendo nei miei gesti tutto l'amore sincero che provo per la figlia, è bellissimo. Vorrei tanto che anche i miei fossero così. Scrollo via questo pensiero negativo e mi concentro sul bel momento che sto vivendo. Tutto è molto caotico, ci sono troppe persone, i nomi e i volti si intrecciando scambiandosi tra loro. L'unica persona che Sarah mi ha presentato di cui ricordo il nome è Alessia la sua cuginetta di otto anni. Adoro i bambini e subito ho iniziato a ridere e scherzare con lei. La zia di Sarah è rimasta molto stupida poiché la figlia non da molta confidenza all'inizio essendo timida, ma con me si è sentita subito a suo agio. "Lei ha questo potere. Lo ha fatto anche con me" dice subito la mia ragazza sorridendomi e facendomi arrossire terribilmente. Arrivati al gruppo degli amici ho trovato diversi ragazzi e ragazze molto simpatici devo dire. Tutti sembrano molto aperti e socievoli. Abbiamo subito iniziato a scherzare e mi hanno messo a mio agio quasi istantemente, riempiendomi anche di domande sulla mia vita. Stava andando tutto liscio fino a che non abbiamo sentito un "Sarah hey. Scusa il ritardo ho perso tempo per comprarti dei fiori" provenire da una voce maschile alle nostre spalle. Mi volto e trovo davanti a me l'ultima persona che avrei voluto in questo momento così felice. Matteo, lo stronzo quasi trentenne ex di Sarah, ha deciso di venire a congratularsi con lei. Appena il mio sguardo si posa su di lui sento tutta la rabbia che ho represso e provato nei suoi confronti, riemergere forse addirittura potenziata dall'interruzione indesiderata. Mi tornano in mente tutte le parole della mia ragazza, tutti i suoi racconti in lacrime, tutte le sue insicurezze dovute agli insulti pieni di veleno di questo mostro. Sto per andargli incontro con il desiderio di travolgerlo con la più grande menata che lui abbia mai subito nella vita. Ma una mano mi ferma. Sarah mi prende per mano e me ne accarezza il dorso. Questo semplice gesto agisce come acqua sul fuoco. Sento la mia postura rilassarsi e la gioia riprende spazio nel mio cuore. La rabbia continua a lottare per prendere il comando, ma il gesto mi ha ridonato lucidità. Non posso picchiarlo ora davanti a tutti, farei una pessima figura con la sua famiglia. Prendo respiri profondi mentre lui si avvicina a noi con un mazzo di rose. "Che ci fai qui?" chiede la mia ragazza sulla difensiva e mascherando il suo fastidio con un finto sorriso. "Come che ci faccio qui? Potevo mai non venire a salutarti? Sei stata via così tanto tempo. Mi sei mancata da morire" le dice guardandola negli occhi dolcemente ed ignorandomi completamente. Come se io fossi trasparente, come se non ci fossi proprio, come se Sarah non avesse una fidanzata. Si avvicina e la stringe a sé costringendoci a lasciarci andare e tutta la calma che avevo svanisce in un istante. Mentre l'abbraccia mi guarda dalla testa ai piedi e fa un piccolo sorrisetto di sfida nonostante la mia ragazza non ricambi il suo gesto e stia cercando in realtà di staccarlo da lei. Chiara al mio fianco mi ripete di stare calma e non compiere azioni avventare, ma la vedo già molto difficile. Sarah lo allontana il più possibile e ritorna al mio fianco per poi abbracciare il mio braccio. Sorrido del dolce gesto e prendo respiri profondi, cercando la calma. "Queste sono per te. Mi sento davvero uno schifo per tutto quello che è successo tra noi e vorrei solo poter parlare con te, spiegarti tutto" le dice supplicandola con gli occhi. La paura che lei possa cedere al suo dolce sguardo si instaura in me e subito mi volto per leggere la sua espressione. Tuttavia ciò che vedo mi calma all'istante. Sarah è con il sopracciglio alzato e dice "Quello che hai da dire lo puoi dire benissimo qui. Sei davanti alla mia migliore amica e alla mia fidanzata. Lo sapranno a prescindere". Sorrido contenta della sua risposta e mi mordo il labbro pensando a quanto sia bella e sexy quando risponde a tono. Guardo Matteo con il mio sguardo di sfida per poi osservarlo dalla testa ai piedi mentre gli mostro il mio volto soddisfatto. Lui prende un respiro profondo e fa un passo nella sua direzione. Sarah non si muove ma stringe di più il mio braccio e inclina la testa di lato volendola appoggiare sulla mia spalla. Subito sorrido ed aspetto che lui continui a parlare già capendo che probabilmente mi farà imbestialire e si renderà ridicolo davanti a tutti. "Questo periodo senza di te mi ha fatto stare malissimo Sarah. Non ho mai sofferto così tanto in vita mia" dice provando a prenderle la mano. Sto per allontanarla ma lei lo fa prima di me e lo guarda arrabbiata del contatto che non desidera. "Dici tutti senza eccessivi gesti d'affetto Matteo. Non sono la tua ragazza e la mia è al mio fianco. È già tanto che ti stia lasciando parlare dopo tutto quello che è successo tra noi, non forzare la mano" gli dice subito mettendolo a posto. Mamma mia quanto amo questa donna. "Oh andiamo" dice sbuffando. "La tua ragazza? Davvero Sarah? Puoi smetterla con questa messa in scena. Non ci sono telecamere, potete smetterla di recitare la parte della coppietta innamorata. Ho capito che ti sia servito per vincere ma ora che lo hai fatto potete anche finirla" dice Matteo con un sorrisetto e neanche il tempo di pronunciare l'ultima parola che la mia ragazza parte e gli da uno schiaffo in faccia. Mi aspettavo tutto da questo discorso, tranne quello che è accaduto. E devo dire di star amando ogni secondo. Rido del suo gesto cosi impulsivo ed improvviso, che sicuramente non ha sconvolto solo me. Chi sembra però più colpito, letteralmente e metaforicamente, è proprio il trentenne ricevitore dello schiaffo. Il suo sorriso superbo ha lasciato il posto ad un volto pieno di confusione e dolore. Si vede che deve averlo assestato molto bene perché la guancia di Matteo inizia ad arrossarsi. "Uno, non ti permettere mai più di supporre che la mia relazione sia finta perché è la più vera che abbia mai avuto, con Ila ho provato il sentimento più profondo della mia vita quindi non ti azzardare a far passare la nostra storia per scelta di marketing. E non ti permettere di mancarle di rispetto in questo modo, non presentandoti e ignorandola come se quasi non esistesse. Due, come puoi anche solo pensare che io avrei mai fatto finta di provare dei sentimenti del genere per una persona? Questo dimostra quanto poco tu mi conosca e mi fa quasi ribrezzo pensare di aver avuto qualcosa con te vedendo come il tuo cervello elabori questo pensieri così schifosi. Tre, mi fa piacere che tu pensi che io abbia vinto solo per la mia relazione e non per il mio talento. Conoscere le tue reali opinioni è sempre un piacere. Se sei venuto qui pensando di ottenere qualcosa di diverso dal mio disprezzo, puoi anche tornartene a casa. Soprattutto se il modo in cui vorresti ottenerlo è smentendo la mia nuova relazione, che mi rende felice come la nostra non ha mai fatto, e ignorando la mia ragazza che onestamente mi ha fatto completamente dimenticare la tua esistenza" dice la mia fidanzata mentre gli rivolge uno sguardo di ghiaccio e incrocia le braccia al petto. Non so se sia più bella questa scena per la forza che sta dimostrando contro questo stronzo, per l'atteggiamento così da donna di potere o per quanto sia sensuale ed elegante mentre lo demolisce. Trattengo una risata e mi mordo il labbro attratta come non mai dalla mia fidanzata, per poi guardare Matteo e mettermi nella stessa posizione della mia ragazza indossando un sorrisino soddisfatto. Vedo Chiara guardarla fiera per poi girarsi vero Matteo con un'espressione arrabbiata che copia quella della sua migliore amica. "Scusa non ho capito nulla allora. Davvero ti piace una ragazza?" le chiede il trentenne ancora sotto shock per lo schiaffo e le parole così dure. "Non mi piace una ragazza" dice per poi avvicinarsi a me e prendermi la mano. Mi fa un piccolo occhiolino per poi incastrare di nuovo il suo sguardo duro nel suo ferito e dire "Io amo Ila. Che è diverso". Vedo nel suo volto confusione per la scoperta a quanto pare per lui inaspettata della nostra relazione così seria, mista a tristezza dovuta alla realizzazione che non avrebbe riconquistato la mia ragazza, mista a delusione di non essere riuscito ad esercitare il suo controllo mentale su di lei. "Penso che sia meglio che tu te ne vada. Hai dato già molto più spettacolo di quello che avresti dovuto" dice il padre di Sarah avvicinandosi a lui. Matteo porge le rose alla vincitrice che però non si muove di un millimetro, dimostrando il suo astio e ribrezzo per qualunque suo gesto. Lui sospira ferito e lascia i fiori su un tavolo per poi andarsene. Appena uscito dal cancello ci sono grida eccitate e risate dovute probabilmente al momento molto intenso e a tratti imbarazzante appena registrato. Vedo Sarah al mio fianco ridere e passarsi le mani in faccia. Chiara va ad abbracciarla subito fiera di come si sia fatta valere in questo modo, dimostrando a sé stessa e a lui che non potesse più manipolarla. Essendo finalmente sicura di non essere più succube di quel mostro. Sorrido felice e mi emoziono nel vedere come sia contenta di tutto questo. Immagini di noi che parliamo sul letto di quanto lui l'abbia ferita e lei si sia sentita così piccola, di come sembrava essere diventata un semplice burattino nelle sue mani, si susseguono nel mio cervello facendo scendere alcune delle lacrime contro cui sto lottando. La mamma di Sarah mi cinge la spalle e mi abbraccia di lato facendomi momentaneamente staccare gli occhi dalla figura della mia ragazza che abbraccia la sua migliore amica in un momento così ricco di parole silenziose non scambiate a voce ma tramite i gesti. "Grazie di averla aiutata come noi non siamo riusciti a fare" mi sussurra all'orecchio e vedo anche lei commuoversi. Nonostante né lei né Chiara sappiano cosa sia realmente successo, sembrano mosse come me da tutto questo. Forse il controllo mentale che lui aveva su di lei era molto più evidente di quello che Sarah pensasse. Ciò mi fa essere ancora più felice e fiera di lei. Allontanatasi dalla sua migliore amica, la mia ragazza si getta tra le mie braccia, ormai con il voto rigato di lascirme e mi stringe forte. Io la alzo da terra e la faccio girare provocandole una dolce risata spensierata. Appena la riporto sul suolo, non perde tempo ad allontanarsi dal mio collo e avvicinare le nostre labbra. Mi aspettavo un piccolo bacio di gratitudine ma forse è effettivamente troppa per essere dimostrata attraverso un piccolo bacio a stampo. Sentiamo fischi ed urla attorno a noi che ci fanno allontanare fortunatamente prima che la situazione si scaldi troppo. Devo ricordarmi che siamo pur sempre circondate dalla sua famiglia. Passiamo così il resto della giornata tutti insieme festeggiando la vittoria della mia ragazza. Dopo cena però la vedo iniziare a risentire del mancato sonno della nottata precedente. Tornata a casa si è finalmente rilassata e tutte le emozioni provate probabilmente l'hanno assalita tutte allo stesso tempo rendendola all'istante molto più stanca. La vedo sbadigliare mentre parla con alcune sue amiche e decido di andare da lei. L'abbraccio da dietro e lei subito si lascia andare nel mio tocco con un dolce sorriso stampato sulle labbra che copio felice. Le lascio un bacio sulla guancia che la fa sospirare contenta e poi mi intrometto nel discorso. Stavano parlando un po' di come fosse stato bello e allo stesso tempo strano vederla in televisione o leggere commenti e post di fan che le facevano milioni di complimenti. Io sorrido sentendo queste storie e aggiungendo miei racconti di questo mese in cui ho provato le stesse emozioni. Approfitto di un momento in cui le due ragazza si perdono in un discorso solo loro, per sussurrare alla mia fidanzata "Bimba hai sonno?". Lei subito ride ed annuisce chiudendo gli occhi e gettandosi all'indietro per abbandonare il suo peso su di me, forse non notando che l'aveva già fatto un bel po' di tempo fa. Rido del gesto e le chiedo se vuole andare a dormire. Può dire che sono io ad essere esausta ed entriamo insieme. Riflette su questa decisione e, notando che comunque sia mezzanotte, decide di salutare tutti ed andare a dormire dicendo che siamo entrambe stanche per il viaggio e la serata sfrenata di ieri. Tutti allora decidono di andarsene e perdiamo un'altra mezz'ora mentre salutiamo tutti gli ospiti che la mia fidanzata promette di andare a trovare in questi giorni per farci conoscere meglio. Sarah si dirige in camera sua per farsi una doccia mentre io aiuto Lore e Chiara, che dormirà anche lei a casa, a sistemare tutto. Hanno provato a fermarmi ma non starei mai e poi mai a guardarli pulire restando impalata. Appena la mia fidanzata ha finito, in contemporanea con noi pulitori, sono salita per farmi anche io una doccia. Sorrido notando che indossi una mia maglia, una di quelle che ho portato proprio ieri da Napoli. Scuoto la testa e la lascio un bacio sulla fronte prima di rubare una delle sue maglie e andare a lavarmi. Quando esco trovo un letto gonfiabile ai piedi del letto della mia ragazza e rido pensando che dormiremo tutte e tre nella stessa stanza. Sarah è stesa sul suo letto a parlare con la sua migliore amica, entrambe già in pigiama e sorrido addolcite nel vedere quanto si stia sforzando per restare sveglia. "Su ora andiamo a dormire osenò me la fai sentire male. La mia bimba sta combattendo con tutte le sue forze per non chiudere gli occhi" dico avvicinandomi a lei per poi lasciarle un bacio sulla fronte facendola sorridere ed arricciare il naso. "Sapete pensavo sarebbe stato strano" dice Chiara guardandoci e noi la osserviamo con espressioni confuse. "Pensavo sarebbe stato strano all'inizio vedere Sarah baciare o in generale essere così affettuosa nei confronti di un'altra ragazza" dice chiarendo la sua frase. "Invece vederti così felice è l'unica cosa che conta. Questo sorriso così vero è l'unica cosa che noto" dice e vedo lacrime formarsi negli occhi di Sarah. "Anche per la tua famiglia è stato così. Vederti innamorata per la prima volta è stata la cosa più bella e il fatto che l'avessi fatto di una ragazza non ha cambiato niente" dice e a queste parole anche i miei occhi diventano lucidi. Chiara mi ricorda molto la mia migliore amica che però non ha mai potuto fare discorsi del genere sulla mia famiglia, forse è questo ora che mi sta facendo male. "Scusate per il flusso di pensieri" dice ridendo e la mia ragazza si getta tra le sue braccia per stringerla. "Grazie di aver detto queste cose Chia. Contano tanto per me" dice allontanandosi e tirando su col naso. "Sei una persona bellissima nel pensare queste cose e dircele, sapendo che a volte è difficile vivere tutto questo" le dico sorridendole grata e lei annuisce mentre alcune lacrime solcano anche il suo volto. "Okay basta, troppo emotive. Bleh" dice poi Chiara per sdrammatizzare e facendoci ridere. Do un bacio sulla fronte alla mia fidanzata e le do la buonanotte intenzionata a dirigermi sul letto gonfiabile. Ma poi vedo Chiara fare lo stesso e la guardo confusa. "Pensi davvero che tu stia qui ed io dorma con la tua ragazza?" mi chiede alzando il sopracciglio. Io la guardo arrossendo e le dico "Ho pensato che ti potesse mettere a disagio saper che io e Sarah stiamo dormendo insieme accanto a te e che avresti preferito stare vicino a lei" alzando le spalle. Chiara guarda Sarah e poi dice "Te la sei presa proprio bene, brava" facendole l'occhiolino. "Si lo so" dice la mia fidanzata guardandomi e sospirando contenta facendomi arrossire ancora di più per l'intensità del suo sguardo dolce. "Che carine che siete. Bleh" dice facendo finta di avere conati di vomito e facendoci ridere. "Muoviti vai a dormire vicino alla tua fidanzata, scema" mi dice Chiara mettendosi sotto le coperte del letto gonfiabile. Le sorrido e mi dirigo dalla mia ragazza contenta di poterla stringere di nuovo nel sonno. "Niente effusioni notturne" dice Chiara con il sorrisetto facendoci ridere di nuovo. Ci diamo così solo un piccolo bacio eschimese e poi ci stringiamo sospirando felici di passare di nuovo una notte insieme. Non potrei essere più felice di così. Vorrei che questo momento durasse per sempre. Con questo pensiero passo tutta la settimana da Sarah. Conosco meglio i suoi amici, con cui usciamo quasi tutte le sere. Si dimostrano sempre più simpatici e mi hanno subito fatto sentire parte del gruppo. Ho legato molto con alcuni cugini di Sarah. Con Alessia più di tutti, abbiamo giocato insieme abbastanza spesso e Sarah ci ha fatto milioni di foto definendoci troppo carine. Ed altri che hanno più o meno la nostra età e con cui ho avuto discorsi vari anche sull'università ed il lavoro. Ho passato tempo anche con la nonna di Sarah che mi ricorda molto la mia e mi ha sorpreso tanto per come mi ha accettato in famiglia. Abbiamo giocato spesso a scopa e mi ha detto di vedermi come un'avversaria temibile, rendendomi molto fiera. "Non ho mai visto mia nipote così felice. Ti sarò per sempre in debito" mi ha detto facendomi commuovere più di quanto voglia ammettere. "Neanche io sono mai stata così felice. Sarah è una persona magnifica, quindi in realtà sono io in debito con voi per averla cresciuta e fatta diventare la donna che è oggi" ho risposto vedendola sorridere soddisfatta delle mie parole. Scese a Napoli la storia è stata diversa. Ha conosciuto tutti i miei amici che l'hanno accolta calorosamente e l'hanno fatta sentire parte integrante del gruppo, trattandola come se fosse loro amica da anni. Ha conosciuto i miei fratelli che, seppur con un po' di imbarazzo iniziale, hanno poi riso e scherzato con lei legando principalmente attraverso prese in giro nei miei confronti. Siamo andate a cena tutti insieme, anche con i miei genitori, ma è stata un po' pesante. Loro non mi hanno mai realmente accettato e si sono sempre sentiti a disagio nel vedermi compiere gesti d'affetto con le mie ragazze passate. Con Sarah non è stato diverso,nonostante abbiamo avuto mesi per abituarsi a noi vedendoci in televisione. Ma questo dimostra solo che non hanno poi seguito così tanto il mio percorso. Non volevano entrassi ad Amici e perdessi un anno universitario. Non volevano fossi bisex, avrei dovuto essere etero, potevo al massimo essere lesbica, ma non sopportavano che potessi avere fidanzati o fidanzate. Fortunamente e sfortunatamente hanno parlato poco. Mi sono scusata con Sarah per il loro comportamento mortificata che l'avessero potuta far sentire a disagio. Ma lei mi ha baciato e rassicurato che fosse tutto apposto. "Non è colpa tua e nemmeno colpa loro in un certo senso. Da sicuramente male non sentirsi completamente accettati, non oso immaginare come tu ti possa sentire. Ma non è colpa tua. Non devi sentirti in difetto per il loro modo di reagire o ragionare. Dall'altra parte, a volte ci sono chiusure mentali su questi argomenti a causa del contesto in cui sono cresciuti. L'amore per una figlia dovrebbe abbattere queste barriere ma a volte necessita di più tempo. Mi dispiace che non potrò conoscerli subito, magari riusciremo a trovare un nostro equilibrio nel futuro. Ma va bene così per ora. Non è successo nulla tra noi. Continuo ad adorare i tuoi fratelli ed i rispettivi fidanzati. Continuo a trovare i tuoi amici super simpatici. Continuo ad amarti alla follia" mi ha detto accarezzandomi la guancia e come risposta l'ho baciata prendendola poi in braccio per portarla nella mia stanza e dimostrarle quanto l'amassi, non riuscendo ad esprimerlo appieno attraverso le parole. Abbiamo passato molto tempo nella mia casa da sole quindi siamo riuscite a vivere di più la nostra storia lasciando finalmente libero il nostro desiderio. Abbiamo camminato seminude per casa, baciandoci e sfiorandoci maliziosamente mentre facevamo anche le cose piu normali come guardare la televisione o lavare i piatti. Abbiamo di nuovo cucinato insieme mentre indossavamo soltanto una maglia dell'altra. Abbiamo assaporato come sarebbe vivere insieme e adesso ho solo quel desiderio in mente. So che lei sia ancora troppo piccola per allontanarsi così tanto da casa. So che siamo fidanztaa da troppo poco per andare a convivere, è un passo molto grande ed importante. Ma noi già l'abbiamo fatto in realtà. Già sappiamo com'è vivere sotto lo stesso tetto, sappiamo come l'altra funziona sotto stress e quando lavora. Sappiamo come muoverci attorno all'altra in ogni situazione. Ma aspetteremo ancora. "Sarebbe bellissimo vivere insieme" mi ha detto Sarah, leggendomi nel pensiero, una mattina mentre stringevo il suo corpo nudo al mio e l'accarezzavo dolcemente. "Sarebbe stupendo" le ho detto baciandole la testa. "Sono seria" mi ha detto girandosi per guardami. "Anche io bimba" le ho detto spostandole una ciocca di capelli dal volto. "Se fissiamo più vicine te lo chiederei davvero. Ma non puoi vivere a nove ore di macchina di distanza dalla tua famiglia a questa età. Soprattutto per il tipo di legame che avete. Farebbe troppo male a tutti" le dico accarezzandole la guancia dolcemente. "Anche se non c'è niente che vorrei più di svegliarmi ogni giorno così con te e vivere insieme" ho continuato per poi darle un bacio eschimese. "Sarebbe bellissimo. Anche perché ogni mattina potrei fare questo" dice guardandomi con il suo sguardo sensuale che mi fa andare completamente in pappa il cervello mentre sale a cavalcioni su di me, togliendo la coperta dai nostri corpi e iniziando a baciarmi il collo. È proprio la donna della mia vita. Ne sono troppo dipendente. Non saprei come vivere senza di lei onestamente. Almeno questo pensavo in quel momento. Più tempo passavamo assieme al di fuori della casetta poi pensavo che non avrei mai potuto trovare un'altra persona come lei. Nessuno si sarebbe incastrato così perfettamente con me. Pensavo che non l'avrei mai lasciata andare. Eppure mi sbagliavo. Non sapevo ancora che avrei vissuto un lungo periodo senza di lei.
STAI LEGGENDO
Mappamondo
FanfictionIlaria è una ragazza di 20 anni che non aveva mai pensato di poter trasformare la sua passione per la musica in un lavoro finché non è entrata ad Amici. Lì ha conosciuto diverse persone tra cui Sarah Toscano, la loro sarà solo amicizia o anche altro?