Finalmente una scusa

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Ho appena finito una bella sessione in palestra e mi sento benissimo oggi. Non so perché. Mi sono svegliata speranzosa stamattina, cosa che non succede da più di tre mesi onestamente. È come se percepissi che sarà una giornata particolare. Non sapevo ancora quanto effettivamente lo sarebbe stata. Ho fatto una colazione abbondante, sbalordendo non poco Gio e Vi che ormai sembrano diventati i miei coinquilini per quanto tempo passano a casa mia. So che lo fanno per tenermi d'occhio ed assicurarsi che mi prenda cura di me stessa. Sono abbastanza sicura che Gio all'inizio fosse spaventata dalla possibilità che potessi di nuovo farmi del male, quindi è stata davvero molto apprensiva in questi mesi, riempiendomi il cuore in un modo indescrivibile. Ma non lo avrei mai fatto. Non nego di averci pensato a volte, troppo sopraffatta dalle mie emozioni. Quando il dolore che provi è interiore non riesci a calmarlo e a localizzarlo perché è in tutto il tuo corpo. Quando invece è fisico c'è un solo punto o vari punti ben precisi che ti fanno male e puoi canalizzare il tuo dolore, puoi trovare la causa del male che provi, puoi fisicamente curare la ferita e prendertene cura. Quando soffri emotivamente è tutto più complesso. Comprendere ciò che provi è difficile, accettarlo, interiorizzarlo, fartene anche una ragione a volte, costringerti ad accettare quello che vivi, imparare a convivere anche con il dolore. È un processo molto più lungo e che richiede più energie. Tuttavia non avrei mai deluso me stessa cadendo di nuovo in quel giro. Non avrei mai tradito i miei principi e le promesse che mi sono fatta. Non avrei mai causato un dolore del genere a Gio, Vi e alla stessa Sarah che sicuramente ne sarebbe venuta a conoscenza attraverso i miei migliori amici. Ho imparato a gestire anche i sentimenti negativi, per quanto forti, e ne sono molto fiera. Nuoto, seppur a fatica, attraverso i periodi più difficili da sola ma sempre accompagnata da tutte le persone che mi amano, anche quelle che non me lo dicono direttamente. Ora sto riuscendo a capire ad apprezzare davvero tutto quello che vivo. La sofferenza non mi annebbia più i pensieri, non perché non ci sia ma perché ho imparato a conviverci. Sono sempre più convinta della mia scelta, so di aver fatto la cosa giusta. Lo capisco quando la vedo esibirsi sorridente e quando Chiara mi manda foto di ciò che fanno. Ogni tanto ci scambiamo due parole attraverso i telefoni delle nostre migliori amiche e sono i miei momenti preferiti. Gio dice che mi accendo di nuovo quando le parlo e ciò mi fa arrossire, altra cosa che non faccio da più di tre mesi. Continua ad avere il suo magico potere su di me e non potrei che esserne felice onestamente, non vorrei che lo perdesse mai. Con un sorriso in volto sono andata al lavoro sentendo a ripetizioni l'EP di Sarah e chiedendomi quando si muoverà a pubblicare anche altre canzoni, sono sicura che saranno pazzesche visto che le sta scrivendo lei. Almeno così mi ha riferito Chiara. Al bar tutti sono rimasti stupiti dal mio buonumore, perfino i clienti fissi che si erano abituati a vedermi più triste e malinconica. C'è qualcosa nell'aria in questa giornata ma ancora non riesco a capire cosa sia. Dopo pranzo però sono passata in un negozio perché avevo visto un bellissimo braccialetto che mi ha ricordato molto uno che Sarah mi aveva mostrato in foto. Glielo aveva regalato l'altra sua nonna, che non c'è più da diversi anni, ma purtroppo lei lo aveva perso ad un concerto. Ha sempre detto di essersi sentita cosi in colpa e l'ha cercato per molto tempo in vari negozi, fino a che non si è arresa poco prima di entrare ad Amici. Prendo il mio telefono e faccio una foto mandandola a Chiara per essere sicura di ricordamelo bene. Anche se non penso di sbagliarmi considerando che ricordo tutto quello che sia importante per Sarah. Neanche il tempo di specificare cosa fosse, lei lo ha riconosciuto impazzendo dicendomi quanto fosse simile a quello che la sua migliore amica aveva. Mi ha chiesto il numero del negozio, volendolo dare a Sarah per farglielo comprare ma ovviamente l'ho preso io. Avuta conferma che la mia memoria non mi aveva ingannato, lo avrei spedito in questi giorni per posta con una piccola letterina. Ecco forse perché mi sono svegliata così di buon umore. Dentro di me sapevo inconsciamente che avrei ricevuto un segno per contattarla nuovamente o almeno fare qualcosa per lei. "Continuante ad essere la coppia più tenera di sempre, anche se non state insieme. Non so come sia possibile" mi ha scritto dopo che le avevo spiegato le mie sensazioni di oggi ed il mio piano. Rido della sua frase riflettendo sulla sua veridicità. Scuoto la testa e le rispondo "Solo dopo te e Lorenzo". Poco prima della nostra rottura, i due avevano ufficializzato la loro storia e non si può negare che stiano benissimo insieme. Dopo questo piccolo acquisto sono tronata a casa ancora più felice e soddisfatta di me stessa. Ho riposto il piccolo pacchetto nel mio armadio e poi sono andata in palestra. Ora sono davanti allo specchio con Gio mentre cerchiamo di fare una foto. Nonostante non possa più fare la cantante, ho ancora moltissimi fan che mi seguo per il tipo di persona che sono più che per quello che faccio effettivamente. Ricevo centinaia di messaggi in cui mi fanno complimenti o scambiano pensieri e riflessioni. Questi discorsi con loro mi hanno aiutano molto a superare il periodo di instabilità post operatorio e ancora di più quello senza Sarah. E gliene sono infinitamente grata, quindi cerco di pubblicare spesso e tenerli aggiornati sulla mia vita anche se ora è abbastanza monotona e normale, per ringraziarli e ricompensarli dell'affetto che mi hanno offerto. Dopo non so quanti scatti siamo riuscite a fare una foto decente e Gio l'ha pubblicata. Appena prendo il telefono per repostarla però vengo distratta da una notifica che non capisco se sia vera o un'illusione della mia mente che vuole semplicemente prendersi gioco di me in una giornata così felice. "Gio, lo vedi anche tu questo messaggio?" le chiedo avvicinandomi incredula alla mia migliore amica che mi rivolge uno sguardo stranito dalla domanda. Si avvicina prendendo il mio telefono e subito la sua espressione cambia da stranita a sconvolta. "Cara Ilaria, sono Sabrina la zia di Sarah. Tra qualche giorno sarà il nono compleanno di Alessia e vorrebbe che tu ci fossi. Ha sentito molto la tua mancanza in questi mesi, si è legata davvero tanto a te. So che sia una situazione imbarazzante però volevo che fossi tu a scegliere. Ne ho parlato con Sarah ed anche per lei non ci sono problemi, qualora a te facesse piacere venire. Sarai la benvenuta se vorrai, sei una brava ragazza e non ci vedo nulla di male. Spero ci sarai ma a prescindere rispetterò la tua decisione" legge la mia migliore amica ad alta voce e sento di starmi per sentire male. Il mio cervello ancora non ha registrato bene tutte le informazioni in questo messaggio. Numero uno, Alessia ha sentito la mia mancanza, sto per piangere pensando che abbia chiesto di me a Sarah in questo periodo e lei sia stata costretta a spiegarle tutto. Numero due, mi vuole così tanto al suo compleanno che la mamma mi ha invitato, nonostante la mia presenza renderà più imbarazzante, almeno all'inizio, la festa. Numero tre, Sarah è d'accordo con la mia presenza. Almeno questo ha detto alla zia. Almeno questo è quello che mi ha detto la zia. "Hai una scusa per rivederla Ila. Ti rendi conto, è bellissimo cazzo" dice Gio prendendomi per le spalle e scuotendomi risvegliandomi dai miei pensieri. Rido e mi passo le mani sul volto cercando di capire se sia sveglia o tutto questo sia solo un sogno. "Posso vederla di nuovo" dico e sento delle lacrime formarsi nei miei occhi. Abbraccio subito Gio e iniziamo a saltare come due sceme. Finalmente ho una fottuta scusa valida per rivederla. Non vedo l'ora. "Voglio chiamarla" dico staccandomi da Gio e la vedo confusa. "Voglio prima essere sicura che lei approvi davvero la mia presenza lì. Voglio un mondo di bene ad Alessia, mi sono affezionata a lei così tanto in così poco tempo e mi manca. Ma non voglio far del male a Sarah o farle vivere con tristezza e disagio il compleanno di sua cugina. Non mi sembra corretto" dico e vedo la mia migliore amica guardarmi con il sorrisetto. "Mamma mia sei così schifosamente innamorata di questa ragazza che mi stai facendo salire il vomito guarda" mi dice spingendomi di lato e facendomi ridere ed arrossire. "Andiamo a farci una bella doccia così metabolizzi tutto e poi la chiami. Mi sembra giusto parlarle. Magari lasciale un messaggio prima, potrebbe non rispondere ad una tua improvvisa chiamata" mi dice mentre ci dirigiamo alle docce. "Magari potrei mandare un messaggio anche a Chiara. Ci siamo sempre scambiate tutte queste informazioni, mi sembra brutto non dirglielo" dico e vedo Gio annuire mentre mi sorride felice quasi quanto me. Mando lo screen a Chiara scrivendole "potremmo rivederci 😉". Poi però subito continuo "Volevo chiamare Sarah per parlare con lei di tutto però, oggi è libera?". Penso di non aver mai fatto una doccia così velocemente. Uscite dalla palestra leggo gli scleri di Chiara che esulta dell'invito e mi sprona a contattare la sua migliore amica. Dopo aver riso con Gio dei suoi messaggi, mi faccio coraggio e prendendo un respiro profondo apro la chat di Sarah. Rido leggendo il suo nome ancora non modificato, mi fa sempre sorridere quando mi capita di aprire la nostra chat per rileggere vecchie conversazioni. Molto spesso ho pensato di scriverle, soprattutto in questo mese, ma non ho mai avuto il coraggio. Ora però ho finalmente una valida scusa quindi senza esitazione la contatto. "Hey, so che non ci sentiamo da un bel po'. Come stai? Sembra una domanda stupida ma davvero è la prima cosa che mi interessa salere ora. Vorrei tanto chiamarti e parlare un po' con te. Tua zia mia ha invitato al compleanno di Ale e volevo anche sapere se davvero a te facesse piacere o almeno non ti desse fastidio la mia presenza. Scusa sempre dei miei papielli lunghissimi ahahah, ma mi conosci, non ho freni sulla scrittura. Spero accetterai la telefonata che ti ho proposto. Se invece non preferisci ascoltarmi, puoi anche solo dirmi in chat le tue reali opinioni e sensazioni. Anche se il non volermi chiamare le specifica già abbastanza". Mi fermo per rileggere e sento che manchi qualcosa. "Mi manchi" inizio a scrivere ma poi torno sui miei passi e cancello le ultime due parole, non posso scrivere questo. Scuoto la testa e penso a come chiudere il messaggio. "ti aspetto" no sembra troppo pressante. "Attendo tue notizie" ma che è una mail al professore? "Secondo me va bene così" dice Gio al mio fianco togliendomi il telefono dalle mani. "Basta quello che le hai scritto. Non concludere come una lettera, è un messaggio, lei deve risponderti subito non è che le invii la posta o una pergamena con il piccione viaggiatore" mi dice prendendomi in giro e io in risposta roteò gli occhi per poi darle un pugno nascondendo il sorriso che mi ha scaturito. Rileggo un'ultima volta e poi invio. Passiamo a prendere Vi e poi sfrecciamo da me. Gli raccontiamo tutto, gli faccio vedere i messaggi, anche se il più importante non è ancora arrivato nonostante il mio sia stato letto. Sapendo che però ha l'agenda piena cerco di non dare troppo peso a questa mancata risposta, almeno questo è quello che dico ai miei amici. Saliamo sopra casa e i due ragazzi iniziano ad ipotizzare un nostro incontro, fantasticando momenti magici e il nostro ritorno insieme. Sono scene carinissime che mi farebbero anche sorridere se l'ansia non mi stesse mangiando dall'interno. È passata un'ora da quando le ho inviato il messaggio e mezz'ora da quando lei lo ha letto. La mia gamba inizia a tremare e gioco con la mia catenina mentre mi mordo il labbro. Vari scenari si aprono nel mio cervello. "Vai dici" mi dice Vi bloccando improvvisamente il mio flusso di pensieri. Li guardo confusa, non stavo seguendo per nulla la loro conversazione. "Dici i pensieri negativi che ti stanno portando non so dove" spiega Vi e abbasso la testa imbarazzata dell'essere stata scoperta. "Forse non vuole proprio avere niente a che fare con me" dico mentre lacrime iniziano a formarsi nei miei occhi e quindi lascio il mio sguardo fisso sulle mie mani per evitare di farglielo notare. "Ha letto il messaggio e si sarà arrabbiata con la zia per avermi davvero invitato. Non vuole neanche scrivermi mezzo messaggio per dirmi di non infastidirla. Magari mi contatterà Chiara e mi dirà finalmente la verità" dico tirando sul col naso. "Forse le ho fatto così male che riuscirebbe a vedermi mai più di nuovo senza provare dolore. Magari anche solo leggere il mio nome sullo schermo la rende triste e per questo non ha ancora risposto. Sta metabolizzando il mio messaggio e cerca di dirmi nel modo più gentile possibile di non andare, di inventarmi una scusa per non vederla" continuo lasciando libero il mio flusso di coscienza. "O magari sta registrando una nuova canzone e quindi non ha potuto risponderti per bene" dice Gio. "Magari sta aspettando un momento libero per chiamarti direttamente non volendoti dire niente per chat" continua Vi. "Magari è impegnata ora e non voleva scriverti una risposta veloce quindi ha preferito non farlo e basta" dice Gio. "Magari non sa come reagire perché non si aspettava un tuo messaggio e sta riflettendo sul da farsi" mi dice Vi. Tutte queste possibilità hanno effettivamente senso. Arrossisco rendendomi conto di essermi focalizzata solo sugli aspetti negativi, ignorando completamente eventi postivi. "Chiara ti ha detto che avresti fatto bene a scriverle. Pensi che se Sarah provasse davvero tutto questo astio nei tuoi confronti, la sua migliore amica ti avrebbe suggerito di scriverle?" mi chiede la ragazza consolidando sempre di più le sue tesi e smontando le mie. "Se non ti avesse voluto davvero così tanto alla festa da non risponderti nemmeno ai messaggi, pensi che non avrebbe chiesto alla zia di inventarsi lei una scusa? Avrebbe potuto convincere la zia a dire alle cugina che tu avevi un impegno e non saresti potuta venire" continua e sento un peso togliersi dal mio stomaco. "Non ho idea del perché non ti abbia risposto ancora onestamente. Ma sono abbastanza sicura che non sia perché ti odia, al massimo è stata così felice e sorpresa dal tuo messaggio che non ha saputo come reagire all'istante e si starà confrontando con i suoi amici, come stai facendo tu ora. Ci hai messo poco tu a scriverle perché hai riflettuto già sotto la doccia e mentre parlavi con Chiara. Poi stai aspettando di contattarla da mesi, quindi sicuro avevi già mezzo discorso preparato in testa" dice conoscendomi troppo bene e non posso che arrossire ricordando le varie note sul mio telefono che rappresentano i vari modi in cui avrei potuto riscriverle. I miei amici ridono della mia espressione fino a che non vengono interrotti dalla suoneria del mio telefono. Lo prendo e subito una foto di Sarah compare sullo schermo mentre la scritta 'La mia bimba 💙🌕🙃' si illumina. Sorrido avendo sentito la mancanza di quest'immagine, prendo un respiro profondo e scambio uno sguardo con i miei amici. Mi alzo dal divano e camminando rispondo al telefono. "Hey" dico con ma voce tremante e mi maledico per non riuscire a sembrare più sicura. "Hey" sento dire dalla voce più angelica che abbia mai raggiunto il mio orecchio. Solo queste tre lettere hanno iniziato a fare battere il mio cuore come non faceva da mesi. Lo sento di nuovo nel mio letto ed è un'emozione bellissima. "Hey" ripeto di nuovo io facendoci ridere entrambe. Quanto cazzo mi era mancato sentire la sua bellissima risata e soprattutto esserne la causa.

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