Message in a bottle

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Cari lettori, tra qualche giorno ho un esame quindi non so se riuscirò a postare in questi giorni. Poiché nel prossimo capitolo ci sarà una cosa molto interessante che smuoverà la pace raggiunta, volevo chiedervi se preferiste avere il prossimo capitolo e poi aspettare qualche giorno per gli aggiornamenti oppure avere il capitolo e il resto direttamente post esame. Fatemi sapere la vostra preferenza e se vi sta piacendo questa storia. Scrivetemi nei commenti cosa succederà secondo voi nel prossimo capitolo, sono curiosa di sentire le vostre idee. Buona lettura💙
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Io e Sarah siamo stese sul mio letto abbracciandoci, come sempre, mentre ascoltiamo un po' di musica. La prima puntata del serale è passate e siamo tutti molto stressati. Due eliminazioni sono state davvero un colpo basso per tutti noi. Vedere andare via qualcuno con cui hai condiviso tante emozioni, con cui hai vissuto per mesi e mesi, che ormai è diventato parte della tua vita. Fa davvero molto male, a prescindere dal tipo di rapporto che si ha con questa persona in particolare. Infatti oggi, primo giorno dopo la puntata, siamo tutti spenti. Giriamo per casa come degli zombie, a stento parliamo tra di noi. Persi tra i nostri pensieri e sempre più spaventati che tutto questo possa finire. Già l'inizio del serale un po' lascia questo retrogusto amarognolo di fine. Ti fa capire che siamo agli sgoccioli. Ogni settimana almeno una persona sarà eliminata, sicuramente, e questa affermazione pesa come un macigno sul petto. Per questo dopo un pranzo molto più silenzioso del solito, io e la mia fidanzata ci siamo ritirate nella camera e ci siamo rinchiuse nella nostra solito bolla. Le accarezzo schiena e capelli mentre lei mi fai dei grattini all'addome. Ogni tanto alza la testa dal mio petto e mi guarda sospirando contenta. Poi leggo tristezza nel suo sguardo e subito si nasconde per cercare di non farmelo notare. So che ha paura di perdermi, anche io sono terrorizzata dal pensiero che una di noi due se ne possa andare. Vedere andare via i nostri amici ha reso tutto ancora più reale, la possibilità di tornarsene a casa sempre più concreta e possibile. Non c'è più solo la voglia di fare bene per trasmettere emozioni al pubblico e mostrare il proprio talento. Adesso c'è proprio il bisogno di dare sempre il massimo per non essere eliminato, per non perdere le persone a cui sei legato. Non parliamo, ci concentriamo solo sulle nostre attenzioni reciproche, sui nostri gesti d'amore e cerchiamo di scacciare con questi, tutti i dubbi e le incertezze sul nostro futuro. "Ragazze Maria ci ha chiamato per un'attività di gruppo" ci dice Sofia entrando in camera e sorridendoci.  "Mi dispiace ma dovete staccarvi piccionicine" ci dice alzando il sopracciglio. Entrambe roteiamo gli occhi e lei ci salta addosso per abbracciarci. "Le mie mamme" dice stringendoci e facendo ridere. Sofi è sempre tenerissima e da quando ci ha viste insieme per la prima volta dice che siamo come i suoi genitori, cosa molto ironica visto che ha la stessa età di Sarah. "Nostra figlia ha preso da te" dico alla mia fidanzata appena ci alziamo dal letto. "E menomale, chi la sopportava un'altra come te" risponde subito lei prendendo la mano di Sofi ed entrambe mi fanno una linguaccia. Alzo un sopracciglio e l'abbraccio da dietro. "Ah non sopporteresti un'altra me?" le chiedo lasciandole un bacio sul collo, vedendo una scia di brividi sulla sua pelle. Sorrido soddisfatta dell'effetto che ho su di lei per iniziare a farle il solletico. Si dimena lasciando andare la mano della ballerina e mi chiede di lasciarla andare e a Sofi di aiutarla. La ballerina al mio fianco ridere della scena e poi mi da uno schiaffo sul braccio. Mi fermo bruscamente e la guardo con il mio sorrisetto, poi mi giro verso di lei e inizio a farle il solletico. Anche lei si dimena e prova ad allontanarmi. Lo faccio solo quando mi dice di stare per fare pipi, spaventata che fosse un'affermazione reale. Riprende fiato ed entrambe mi danno un pugno sul braccio. "Sei una mamma pessima" dice la ballerina. "Dovevo scegliere una moglie migliore" dice Sarah prendendo la mano di Sofi e avviandosi di là. Devo ammettere che sentimi chiamare così da lei, se anche per gioco, ha fatto impazzire il mio cuoricino. Nella mia testa immagini di noi due iniziano a susseguirsi, portando i battiti del mio cuore a non so quanto. Scuoto la testa, per risvegliarmi da quei pensieri, e corro verso le ragazze prendendo poi l'altra mano di Sofi per andare nel salottino davvero come una famiglia.  Arriviamo e ci separiamo. Io e Sarah ci sediamo sopra a tutto mentre Sofi va vicino a Martina e l'abbraccia volendo copiarci per prenderci in giro. Così alzo il sopracciglio e bacio la mia ragazza sulle labbra guardando poi la ballerina e sfidandola. Lei mi guarda male e mi dice che dopo me la farà pagare. Ovviamente la sua minaccia fa ridere me e tutti i ragazzi attorno a noi. Una volta al completo, Maria ci dice di volerci fare varie domande per permettere al pubblico di conoscerci meglio. Ci chiama e ci chiede varie cose. Mari e Petit parlano della loro storia e sono tenerissimi, infatti nel mentre io mi avvicino alla mia bimba e la stringo forte, presa dai sentimenti che mostrano e pensando a quelli che la ragazza tra le mie braccia mi fa provare. Poi arriva il turno della mia fidanzata e la guardo mentre parla con Maria delle sue insicurezze. In particolare parla di come abbia paura che gli altri vedano in lei solo la sua parte infantile, facendola sentire immatura e inadeguata. Sapevo che l'essere percepita bambina fosse una delle cose che Sarah più temeva, ne abbiamo parlato tante volte, proprio per questo non sono subito intervenuta, aspettando che altri parlassero a suo favore. E infatti sia Angela che Marisol si sono espresse e l'hanno tirata su di morale, così come il commento di Christian (sono quelli della puntata solo che non li trovooo, se ricordate il daytime modifico e me lo scrivete, aggiungo i loro veri commenti che mi piacciono tanto). Io sono rimasta semplicemente lì a guardarla e a sorridere, felice che stia ricevendo questo affetto anche dagli altri ragazzi.il suo sorriso mi ipnotizza e la osservo attentamente studiando ogni piccola sfaccettatura del suo volto. E quanto cazzo è bella. Mi soffermo in particolare su quegli occhi magnetici, ora pieni di luce mentre sente le parole positive che i suoi amici le dedicano. All'improvviso vedo Sarah girarsi nella mia direzione e ridere. Sono molto confusa. Mi guardo attorno e vedo tutti fissarmi e ridere come aveva fatto lei. "Ti sei risvegliata dalla tua trance piccioncina?" sento Maria chiedere e divento tutta rossa. "Scusa, non ho sentito la domanda" dico super imbarazzata. "L'abbiamo notato. Ah e pulisciti la bava" dice Angela, io la fulmino con lo sguardo e le mimo un "ti uccido" con la bocca, ma penso che il risultato sia molto divertente visto il mio volto rosso pomodoro. Nonostante i nostri alti e bassi, io e Lil cerchiamo sempre di trovare un accordo e riappacificarci, per il bene di Sarah. Dopo le parola dure che le ho riservato è stato difficile calmare le acque, ma capendo quanto ci tengo a Cri e quanto sia protettiva nei suoi confronti, ha giustificato in parte il mio sfogo. Le ho detto che comunque penso davvero tutto ciò che ho detto, sono troppo onesta, e ci siamo accordate di vivere pacificamente senza essere amiche. Civili e socievoli. Le prese in giro sono comprese. "Ti avevo chiesto se volessi dire qualcosa anche tu" dice, a quanto pare di nuovo, Maria. "Io e Sarah parliamo molto spesso di questo" inizio e la guardo sorridendole. "Io penso che lei sia una delle persone più vere che io abbia mai conosciuto. L'affetto che prova è così puro e cerca di dimostralo sempre anche se a volte ha paura di farlo. Quando ci tiene a qualcuno, ci tiene per davvero ed è una cosa molto molto rara" tutti urlano "oooooo" in coro, entrambe abbassiamo lo sguardo e io continuo guardando avanti "Però lei è convinta che questa cosa venga percepita come un suo essere ancora bambina. Che poi basta veramente parlare con lei per 10 minuti, per capire che è molto profonda. Certe volte parliamo e mi dimentico che ha da pochissimo compiuto 18 anni" finisco ridendo e facendo ridere tutti. "Vi faccio anche a voi la stessa domanda di Marisol e Petit" dice Maria. "No dai" dico io e Sarah si copre il volto con le mani super imbarazzata. "Daiii, la coppia preferita deve fare" dice Dustin e io gli faccio la linguaccia e lo guardo male. "Qual era la domanda?" chiedo io a Maria sapendo di non avere scampo. "Anzi, ve la faccio diversa. La domanda è quando avete capito di piacevi" dice Maria. Ovviamente la domanda più scomoda del secolo. Sarah alza la testa e ride sempre più imbarazzata e mi guarda. "Visto che già ti ho riempita di complimenti, continuo io" dico spingendola con la spalla. "Allora, quando ho visto la prima puntata di Amici" inizio il mio commento ironicamente e faccio ridere tutti i miei compagni. "Dai fai la seria" dice Sarah spingendo lei me questa volta. Io ritorno seria e dico "Non sono molto brava in queste cose, solitamente servo per i commenti comici quindi non so cosa ne uscirà" premetto facendo ridere tutti, poi sospiro ed inizio a parlare. "L'ho sempre trovata bellissima, ma questo penso che si possa escludere perché chiunque abbia un paio di occhi può dirlo" dico guardandola e la vedo arrossire ed abbassare lo sguardo. Sorrido soddisfatta e continuo "Siamo state innanzitutto amiche. Mi ha subito accolta, abbiamo legato in un lampo e all'inizio io l'avevo vista davvero solo come un'amica. La prima volta che veramente ho pensato che la nostra amicizia sarebbe stata qualcosa di più per me è stato la prima volta che abbaiamo parlato in maniera più profonda, che poi è stata dopo una settimana dal mio ingresso quindi non è che ci abbia messo tanto a cambiare i miei sentimenti" dico facendo ridere tutti. "La prima nottata fuori?" mi chiede Sarah guardandomi con i quegli occhioni nocciola che sono ormai i miei preferiti. Io faccio si con la testa e la vedo sorpresa. "Aspa spiegate" dice Martina. Solo ora mi rendo conto che si sono tutti girati con i loro corpi verso di noi e mi sento in imbarazzo. "È stato una settimana dopo l'ingresso di Ila" prende iniziativa Sarah. "Eravate entrati tutti dentro, Ila stava finendo di fumare e le avevo fatto compagnia. Però in realtà nessuna delle due aveva sonno e quindi siamo rimaste fuori a parlare in pratica tutta la notte" dice sorridendo al ricordo e strappandomi un sorriso. "Eh niente, lì abbiamo parlato letteralmente di tutto" continuo io. "Delle nostre vite fuori, delle nostre paure. In particolare abbiamo parlato delle nostre insicurezze. Ricordo troppo bene la scena. Lei elencava tutte le cose che non le piacevano di lei, i suoi difetti. E nel mio cervello pensavo a quanto mi piacessero tutte le cose che lei odiava di se stessa. E pensavo a quanto mi sarebbe piaciuto essere la persona a farle vedere che effettivamente tutte le sue insicurezze erano fittizie, solo pensieri negativi che distorcono la realtà e finalmente farle vedere quanto sia magnifica" finisco il mio monologo sorridendole. Tutti fanno di nuovo "oooooo". Mi svegliano dalla trance del ricordo in cui ero caduta e mi rendo conto di avere tutti gli sguardi puntati addosso così abbasso la testa per l'imbarazzo. "Dai ora mi devi fare tu qualche complimento" dico io cercando di smorzare l'atmosfera e mi giro verso Sarah solo per vederla con le lacrime agli occhi. Prima che possa chiederle cosa sia successo, si getta tra le mie braccia e mi stringe. Tutti urlano e applaudono. Mi sento sempre più confusa. "Menomale che non sei brava con le parole" dice Maria, facendo ridere tutti, compresa Sarah che mi libera e si risiede. Mi guarda e mi tira un pugno sulla spalla. "Ahi" dico toccandomi il braccio. "Questo è perché non me lo hai mai detto e hai aspettato tantissimo prima di dirmi che ti piacevo" spiega facendo ridere di nuovo tutti e facendomi alzare gli occhi al cielo. "Vai Sarah ora tocca a te" dice Maria. "Io ho una premessa da fare" dice lei "Ila è la prima ragazza che mi piace. Quindi io ci ho messo un po' più di tempo a riconoscere quello che effettivamente provavo" dice e sorridono tutti comprensivi.  "All'inizio ero 'spaventata' di quello che mi faceva provare, perché comunque è stata una cosa nuova che non sapevo bene come gestire e come identificare proprio" dice lei guardandomi e cercando la mia 'approvazione' che riceve con un cenno alla testa. Poi si gira e continua "Anche per me quella nottata fuori ha significato tanto. Non riesco a legarmi molto facilmente e a far vedere chi sono realmente, ma con lei non ho mai avuto difficoltà. È come se mi fossi subito sentita capita, è sempre riuscita a mettermi a mio agio, a farmi sentire giusta. Quella notte io sapevo che fosse diversa da tutte le altre persone che avevo conosciuto ma non avevo capito ancora quanto lo sarebbe stata" dice arrossendo. "C'è sempre stata attrazione fisica, diciamo. Non so quante volte ci siamo quasi baciate prima che facessi i conti con i miei sentimenti" dice facendoci ridere tutti e facendomi arrossire "Però io inizialmente pensavo fosse solo quello, era bella e mi piaceva fisicamente. E lì non mi preoccupavo perché l'attrazione fisica può anche svanire, i sentimenti non proprio. Il momento in cui ho iniziato ad avere paura di provare effettivamente qualcosa di più per lei è stato quando mi ha confortato dopo una puntata" dice sorridendo del ricordo. Quanto cazzo è bella quando sorride. "Non mi ricordo se ero giù in classifica o ero rimasta male di qualcosa che la Pettinelli mi aveva detto, ma ero molto triste. Ero entrata in casetta ed ero andata nella mia camera mentre tutti stavano cucinando, quindi in un momento in cui erano tutti impegnati, convinta che nessuno si sarebbe accorto della mia assenza. Invece all'improvviso spunta lei con un piatto di pasta in mano" dice fermandosi per ridere e facendoci ridere tutti. "Si abbassa e mi abbraccia. E non lo so, in quel momento mi sono sentita così protetta, come ogni volta che mi aveva consolato. Mi ha fatto piangere e mi ha fatto sfogare. Non oso immaginare in che condizioni potessi essere, con il trucco della puntata tutto sbavato, il naso gocciolante. Ero un casino, più del solito. Però alzo gli occhi" dice facendolo anche ora "e mi guardava come fossi la cosa più bella che avesse mai visto. Mi guardava e mi sorrideva e mi consolava riempiendomi di quelle parole che io neanche sapevo di voler sentire, di avere il bisogno di sentire. E lì ho pensato a tutte le volte in cui l'aveva fatto. A quante volte mi aveva tenuta stretta e sussurrato parole dolci. A come mi facesse sentire a casa. A quanto avrei voluto baciarla, più di ogni altra volta" lo dice con tanta sincerità che tutti ridiamo tra le lacrime di commozione. "Ma non perché era bella, ma perché era Ila. Perché Ila c'è sempre. Per tutti. C'è quando ti deve risollevare e c'è quando ti deve mettere a posto. Non ha paura di dirti quello che pensa, perché è sincera di natura. È pronta a difendere, contro chiunque, le persone a cui tiene e comunque a rimproverarle se si sono comportate male. Perché si tiene tutto dentro per paura di dare fastidio ma quando ti lascia entrare ti apre un mondo bellissimo" dice e non riesco a fermare le lacrime che si sono formate nei miei occhi e che vedo un po' anche nei suoi. "Siete una bellissima coppia di sdolcinate pazze voi due" dice Maria interrompendo il nostro match di sguardi. Noi ridiamo insieme ai nostri compagni. Noto che molti di loro si sono emozionati al nostro discorso e si asciugano le lacrime. "Se avessi saputo di questi discorsi mi sarei preparata i fazzoletti" dice Maria smorzando l'atmosfera. "Ci avete pure fatto sfigurare oh" dice Petit stringendo Marisol e così ridiamo tutti di nuovo. Poi ci ricomponiamo e continuiamo. L'unica cosa che vorrei fare ora è baciarla, ma ci sono ancora diverse persona che devono fare questo gioco quindi devo trattenermi. La guardo e leggo nei suoi occhi lo stesso desiderio, mi limito però a prenderle la mano e le lascio un bacio sul retro.

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