Casa (parte 1)

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Sono seduta a tavola con Mew e Matthew a parlare un po' delle nostre vite prima di Amici. Persi tra risate e scherzi vari. Mi piacciono tantissimo questi momenti perché mi fanno apprezzare ancora di più l'esperienza che sto vivendo. Sono entrambe persone fantastiche e sono davvero grata di avere avuto l'occasione di conoscerle. Iniziano a litigare per finta per un ragazzo o una ragazza, non ho ben capito, e io non posso fare altro che ridere guardandoli, sono una bellissima coppia. Con la coda dell'occhio vedo Sarah entrare, appena tornata da lezione, con la testa bassa e senza sorriso. "Hey Sarah, perché non vieni qui con noi?" chiedo pensando di alzarle il morale. "No Ila, sono stanca. Vado a mettermi a letto" risponde guardandomi per due secondi negli occhi e noto che i suoi sono spenti. Continua il suo percorso a testa bassa e va in camera. Io e i ragazzi ci guardiamo. Gli chiedo con lo sguardo di poterli lasciare per fiondarmi da Sarah e loro capiscono subito. Mi sorridono e Vale dice "Vai vai, non ti preoccupare". Matteo aggiunge "Stai impazzendo seduta qua e sapendo che lei sta di là così" per prendermi in giro. Io roteo gli occhi e mi alzo. Mentre sto per andare in camera sento un braccio fermarmi. "Vado io. È più giusto" dice Holy spostandomi e dirigendosi in camera di Sarah. Sbuffo innervosita e stringo i pugni. Perché deve sempre mettersi in mezzo? Fin quando si stavano sentendo potevo anche capire che lui volesse sentirsi il suo cavaliere, nonostante non l'abbia mai fatto in quei giorni. Ma non capisco perché dovrebbe andarci lui ora e non io. Prima di scoppiare e andare da Holy, torno indietro ed esco fuori per fumare. Ho bisogno di far passare questa rabbia. Vale e Matteo mi vedono subito e hanno facce interrogative. Mi seguono fuori e si siedono di fronte a me. "Che è successo?" mi chiede il ragazzo. "È successo che Holy si è messo in mezzo, mi ha fermato dicendo che sia più giusto che lui vada da Sarah" dico sbuffando mostrando la mia frustrazione. Inizio anche a muovere la gamba su e giù, mio gesto tipico di quando sono molto ansiosa o molto arrabbiata. "Io ora dovrei stare qua pensando che loro due sono in camera. Magari lui la stringe forte a se e lei si sfoga con lui, magari piange tra le sue braccia" dico sentendo le lacrime agli occhi. "Ila" dice Vale alzandosi e sedendosi vicino a me. "Ma perché mi deve piacere?" chiedo disperata. "Perché devo stare così. Non è giusto. È così fantastica e perfetta, mi fa letteralmente impazzire anche facendo le cose più semplici. Io non voglio perderla, ma starle vicino così e vederla con altri mi fa male" dico abbassando la testa e scuotendola. Vale mi abbraccia di lato. "Non la perderai in nessun caso, Ila. C'è troppo tra voi. E non devi prenderla così. È un bellissimo sentimento il tuo. Tu non vedi come sorridi quando c'è lei, come sei rilassata quando vi abbracciate o in generale avete contatto fisico, quanto ridi a tutte le cose che dice, forse anche troppo" dice ridendo e facendomi ridere. Alzo lo sguardo e lo fisso nei suoi occhi. "Certo è brutto pensare che qualcuno la stia consolando, ma non pensi a come si sente lei?" mi chiede ed io aggrottò la fronte. "Dice sempre di non sentirsi importante e invece ora ci sono più persone che voglio farla stare bene e che si preoccupano per lei. Lei sa che tu ci sei e ora ha visto che c'è anche Holy, oltre a Stella" dice. Ed ha ragione. Mi sono fatta così tanto abbagliare dai miei sentimenti che non ho considerato i suoi. Sentire queste parole mi fa sorridere. "Ora magari non penserà più di essere invisibile in casetta" dico ricordando uno dei nostri tanti discorsi. "Ti piace davvero tanto eh?" mi chiede Matteo. Io arrossisco e annuisco facendo ridere entrambi. "Si vede. Due secondi fa piangevi per i tuoi sentimenti e hai smesso per sorridere pensando a quanto si senta bene lei. Far valere più quello che lei prova rispetto a quello che provi tu la dice lunga su quello che senti" dice sorridendomi e io ricambio. Sto per rispondere quando esce Holy. Lo guardo interrogativo mentre si accende una sigaretta. Lui mi guarda e dice "Vuole stare da sola" e poi si siede vicino a Matthew. "Come da sola?" chiedo confusa. "Sono entrato in camera e lei mi ha detto che non ha niente. È solo stanca e vuole stare da sola" dice alzando le spalle e fumando. Penso che se gli sguardi potessero uccidere lui sarebbe agonizzante a terra. "E tu te ne sei andato?" chiediamo tutti e tre contemporaneamente. "E che dovevo fare?" chiede sulla difensiva. "Non ho parole veramente" dico ridendo ed alzandomi. "Vedo io a parlarle" dico spegnendo la sigaretta ed entrando. "Giustamente lei vuole stare da sola e tu vai. Sicuramente è un'ottima mossa...per farla arrabbiare" dice Holy ridendo convinto di saperla lunga. Ma né Mew né Matthew ridono. Io lo ignoro e mi dirigo in camera. "Holy davvero voglio stare da sola" dice Sarah senza guardare la porta. Io la chiudo alle mie spalle e mi siedo sul mio letto guardandola, anche se lei è rivolta dal lato opposto. "Vuoi stare da sola così tanto che dobbiamo stare su due letti separati o vuoi stare da sola però posso sedermi vicino a te?" chiedo io. Al sentire la mia voce si gira di scatto e mi guarda. Noto subito i suoi occhi rossi, deve aver pianto. Al solo pensiero che lo abbia fatto quando non c'era nessuno con lei mi si stringe forte il cuore. "Voglio stare da sola, Ila davvero" dice e poi si gira nuovamente dandomi le spalle. "Okay, scusa" dico io alzandomi. La vedo irrigidirsi, probabilmente pensa che me ne stia andando, ma io in realtà mi avvicino al suo letto. Mi stendo e l'abbraccio da dietro stringendola forte e incollandola a me. "Sola io non ti lascerò mai bimba, ho promesso di non abbandonarti, no?" dico e le lascio un piccolo bacio sulla guancia. Lei si gira e si rannicchia al mio lato stingendo un braccio attorno al mio fianco per avvicinarmi di più a se. Le do vari baci sulla fronte mentre le accarezzo la guancia cercando di farla rilassare e ci riesco. Stiamo diversi minuti in silenzio, godendoci le presenza l'una dell'altra e cercando di far fondere i nostri corpi in uno. Quasi ci riusciamo. Le nostre gambe si incastrano perfettamente come lo avessero sempre fatto, lei ha la testa tra la mia, sostenuta in alto dal mio braccio, e il cuscino, un suo braccio è appoggiato sul mio fianco e con la mano mi accarezza la schiena mentre l'altra sua mano è aggrappata alla mia maglia, come per paura che potessi scappare da un momento all'altro, un mio braccio le circonda completamente la vita e la stringe a me. "Che succede?" chiedo io spaventata da questo suo comportamento. "Mi manca casa" dice con la voce spezzata. "Mi mancano i miei genitori, mio fratello e mia sorella, Chiara" dice e poi inizia a piangere tra le mie braccia. La stringo sempre più forte. "Bimba, non fare così" dico mentre l'accarezzo e la riempio di baci sulla testa. "Non pensavo mi sarebbero mancati così tanto" dice tirando su col naso e alzando la testa facendo scontrare i nostri sguardi. Vedo i suoi occhi rossi per il pianto e sembra così piccola. Con il viso rigato dalle lacrime e lo sguardo così vero. Ha abbassato tutte le sue difese, si è messa completamente a nudo. Questa davanti a me adesso è Sarah Toscano, non la ragazza di 17 anni entrata ad Amici, non la ragazza più bella della casetta, non la ragazza con la voce pazzesca, non la ragazza timida ed insicura, solo Sarah. Le accarezzo il volto asciugandole le lacrime e poi le lascio leggeri baci sulle guance seguendo il percorso di quelle goccioline. Lei sorride leggermente del mio dolce gesto e quando mi allontano i nostri sguardi si incastrano di nuovo. "È normale che ti manchino bimba" le dico riposando la mia mano sul suo volto per accarezzarla "Sono passati quasi tre mesi da quando sei stata con loro l'ultima volta. Per giunta hai vissuto un periodo in cui hai lavorato tantissimo, hai fatto nuove esperienze e provato svariate emozioni, belle e brutte, che sono anche potenziate a mille qui dentro. Sei stata felice e triste e stressata ed ansiosa. Tutti sentimenti che avresti voluto condividere con loro. È normale. Soprattutto per voi, che siete così uniti e vi dite tutto" continuo finendo con un bacio sulla fronte. Lascio il mio viso vicino al suo e lo abbasso leggermente e lei alza il suo per trovarci con le fronti attaccate. I nostri nasi di toccano e li muoviamo per darci un bacio eschimese mentre sorridiamo. "Vorrei poterti aiutare, ma non so come " dico triste e delusa abbassando lo sguardo. Lei poggia una mano sulla mia guancia facendomi incastrare di nuovo i nostri occhi. "Lo fai" dice sorridendomi dolcemente "Lo fai quando resti anche se dico di andartene. Lo fai quando sei con me se sono ansiosa o triste o arrabbiata. Lo fai quando mi lasci i baci sulla testa" continua ridendo "Lo fai quando mi abbracci. Perché in fondo tu mi fai sentire a casa" dice e sentendo queste parole il mio cuore inizia a battere a mille. Ha appena detto che la faccio sentire a casa. Qualcuno mi aiuti. Sto per perdere qualsiasi pensiero razionale. Mi sta mandando in pappa il cervello. "Anche tu mi fai sentire a casa" dico senza pensarci, non riesco più a filtrarmi. Con i suoi occhi che mi leggono l'anima, le sue labbra così vicine alle mie, il mio cuore che sembra battermi nelle orecchie. Inizia a girarmi la testa quando vedo il suo sguardo cadere sulla mia bocca mentre si passa la lingua sulla sua. Sta per venirmi un infarto, me lo sento. La sua mano continua ad accarezzarmi la schiena adesso in maniera più lenta e inizio a farlo anche io. La vedo chiudere gli occhi godendosi le mie carezze mentre inizio a scoprire piano piano la sua schiena. Riapre gli occhi e inizia ad avvicinarsi sempre di più a me, un millimetro al secondo, a rallentatore. Nel mio cervello ci sono milioni di pensieri che però si silenziano tutti quando siamo così vicine che riesco a sentire il suo fiato sulle mie labbra...

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