Nena

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È ormai sera e io e Mida ci siamo messi dietro ai fornelli per preparare la cena, o meglio io cucino mentre Cri smanetta vicino al mio lettore mp3. Infatti, come ogni volta che cuciniamo insieme, abbiamo iniziato a mettere canzoni spagnole e cantare a squarciagola e ballare convinti di essere dei professionisti che si stanno esibendo su un grande palco. Ci stiamo impegnando davvero tanto, devo dire. Abbiamo perfino messo canzoni della serie TV Violetta copiando le coreografie dalla televisione e trascinando il resto dei ragazzi nel nostro caos. Finalmente Cri e Gaia si sono messi ufficialmente insieme quindi li trovo molto spesso ad abbracciarsi e dedicarsi le canzoni romantiche che capitano nella playlist. Sono troppo carini e si vede che c'è un bellissimo sentimento. Io alterno passi di danza con le ragazze e controlli al forno per evitare di bruciare la cena. Parte una delle mie canzoni preferite e inizio a saltare e cantare forse anche peggio di prima. Prendo Stella e iniziamo a ballare. È difficile che si lasci andare ed io la prendo sempre di mira in questi momenti, in parte per farla sciogliere ed in parte perché le da fastidio stare al centro dell'attenzione e mi fa troppo ridere infastidirla. Purtroppo sono eccessivamente gasata e la ragazza riesce a sfuggire facilmente dalle mie grinfie ballerine, così Vale prende il suo posto volontariamente e ci scateniamo come due pazze. Alla fine sono così esausta che vado a sedermi per riprendere fiato. Mi avvicino a Sarah e Stella, che difficilmente partecipano ai concerti, a meno che non le costringiamo io o Vale o Cri. "Ciao nonne" dico sedendomi sulla sedia difronte a Sarah che, avendo fatto vincere anche questa volta il suo odio inspiegato per le sedie, è sul tavolo. Avvicino la mia sedie per posizionarmi tra le sue gambe in modo da poterla abbracciare. "Ciao pazza" dice Sarah staccandosi da me per darmi un bacio sulla fronte e lasciando le sue mani dietro al mio collo per farmi dei grattini. Io posiziono le mie mani sulle sue gambe e sorrido. "Non resisto alle canzoni spagnole, che ci posso fare" dico alzando le spalle. "Si vede, ma quando smetterai di mettermi sempre in mezzo?" chiede Stella incrociando le braccia e fingendosi arrabbiata. "Quando verrai di tua spontanea volontà a ballare con me" dico e poi le faccio una linguaccia. "Sono spacciata" dice roteando gli occhi e facendoci ridere. "Pausa?" chiede Vale sedendosi vicino a Stella. Appena vede la posizione in cui siamo io e Sarah fa il suo solito sorrisetto malefico ed io non posso che roteare gli occhi. "Anche i migliori hanno bisogno di ricaricare le batterie" dico e poi abbraccio di nuovo Sarah iniziandole a fare delle carezze sulla parte bassa della schiena per farle capire che voglio stingerla un po'. Lei subito si avvicina di più al bordo del tavolo, per farci stare più comode, e poi inizia a giocare con i miei capelli facendomi rilassare così tanto che mi si chiudono gli occhi senza rendermene conto. Sento in sottofondo le ragazze attorno a me che iniziando a parlare ma gli unici suoni su cui mi concentro sono il respiro, la risata ed il battito della ragazza che mi stringe tra le braccia. Tutto di lei mi sembra una melodia armoniosa. Il modo in cui ride dovrebbe davvero essere una meraviglia del mondo, dovrei fare una petizione. Quando sento di starmi per addormentare, parte un'altra delle mie canzoni preferite. Si sono tantissime okay? Resto ad occhi chiusi ed inizio a canticchiarla e muovermi a tempo. "Niente, non ce la fai a stare ferma" dice Sarah ridendo. Io alzo leggermente la testa per guardarle e inizio a cantare. "Soy aquella niña de la escula" canto facendola muovere insieme a me. "La que no te gustaba me recuerdas" continuo alzandomi e prendendole le mani per farla scendere dal tavolo e ballare con me. Lei si gira verso le ragazze e alza gli occhi al cielo facendole ridere mentre la trascino al centro della cucina. "Ahora que estoy buena, paso y dices oh nena, oh nena" canto mettendole le mani attorno ai fianchi mentre lei posiziona le sue attorno al mio collo e iniziamo a muoverci a tempo. "Domanda" dice con la sua solita tenera faccia confusa. Io sorrido nel vederla e faccio un cenno con la testa. "Dice prima niña e poi nena come se fossero cose diverse, se ho capito bene il testo. Ma non sono la stessa cosa?" mi chiede inclinando leggermente la testa. "Premetto di non aver studiato spagnolo, lo ascolto e provo a capirlo. Non so se sia stupida come domanda" dice arrossendo ad abbassando la testa. Quanto. Cazzo. È. Bella. E. Tenera. "Non è una domanda stupida, anzi" dico ridendo e alzandole la testa. "Letteralmente significano la stessa cosa ovvero bimba piccola" dico io sorridendole. "Ma sono usate in maniera diversa. Niña è usato proprio per indicare una bambina, quindi una ragazza piccola d'età. Invece nena è un vezzeggiativo. È come babe in inglese. O bimba come ti chiamo io" dico e ridiamo entrambe. "Nena" dice lei e ovviamente anche sentirla parlare in spagnolo ha un certo effetto su di me. "Ho trovato finalmente un nomignolo per te" dice sorridendo soddisfatta. "Ah ne cercavi uno?" chiedo incuriosita. "Certo. Tu mi chiami bimba da un po' ed è giusto che io abbia un nome solo mio per te" dice roteando gli occhi con fare annoiato. "Nena mi sembra il giusto nome" continua sorridendo e io annuisco. "Mi piace" confermo. "Perfetto, nena" dice facendomi l'occhiolino. Vuole per caso farmi svenire stasera? "Ma co-" mentre sto per parlare vengo interrotta dalla sveglia che mi ricorda di controllare il pollo e le patate sotto al forno. "Mettete la tavola su" dico lasciando un bacio sulla fronte a Sarah facendola ridere, come sempre, e dirigendomi poi verso il cibo. Cri e Gaia stanno ancora ballando e sono indecisa se disturbarli oppure lasciarli stare. Da una parte sono troppo carini e ci hanno messo tantissimo a dichiararsi quindi vorrei fargli godere il momento, dall'altro vorrei vendicarmi di tutte le volte che mi prende in giro per Sarah. "Non farlo" dice Sarah alle mie spalle. "Cosa?" chiedo confusa. "Lasciali stare, ti aiuto io" chiarisce lei. Alzo un sopracciglio. Come fa a sapere che volevo andare a disturbarli? Lei ride della mia espressione. "Lo sai che ti conosco troppo bene, so come funziona questo cervellino" dice dandomi una schicchera sulla fronte. Io allora le pizzico la pancia per ricordarle che posso benissimo iniziare una guerra di solletico in cui lei perderebbe di sicuro. "Tregua" dice lasciandomi un bacio sulla guancia e andando a prendere i piatti. Sorrido e scuoto la testa concentrandomi nel fare i piatti. Ci sediamo e ceniamo tutti insieme, ridendo e scherzando. Ovviamente ci sono sempre rapporti un po' freddi tra alcuni di noi, ma quando siamo insieme ognuno mette da parte le preferenze personali in nome del gruppo. Dopo aver sistemato decidiamo di nuovo di giocare a Lupus. Non penso che si debba neanche più dire quanto sia divertente, anche perché a volte alcuni confondono le regole o si fidano ciecamente delle persone sbagliate dall'inizio e le reazioni finali delle scoperte dei tradimenti mi fanno sempre morire dal ridere. Verso le due decidiamo tutti di andare a dormire, i ballerini chiedevano già da un po' di sciogliere la seduta visto che si svegliano prima di noi, ma alla fine il gioco ha vinto anche sul sonno del giorno dopo. Andiamo a letto e, come di rito, io e Sarah ci addormentiamo insieme. Ormai abbiamo la nostra routine. Io vado in bagno per prima e quando esco ci va lei, si andiamo sempre per ultime nella stanza. Mentre l'aspetto leggo o scrivo e quando mi raggiunge poso tutto per dedicarmi completamente alle coccole pre dormita. L'unica cosa che cambia è il letto, a volte preferisce il suo, a volte il mio. A me non cambia molto, l'unica cosa importante è averla tra le mie braccia. So di farmi solo del male nel comportarmi così con lei, perché ogni azione ha reazioni su di me non in linea con le sue intenzioni. Un gesto amichevole da parte sua fa perdere qualche battito al mio cuore in maniera per niente amichevole. Ma davvero non posso farci niente. Non posso neanche provare a negarle queste attenzioni perché il mio corpo sente la mancanza del suo e risponde involontariamente al suo tocco. Si posiziona tra le mie braccia facendo aderire la sua schiena al mio addome ed io nascono il mio viso nell'incavo del suo collo, dopo averle spostato i capelli. Inspiro il profumo della sua pelle, tra i miei preferiti in assoluto, e le lascio un piccolo bacio nel punto che so la faccia impazzire. "Buonanotte bimba" dico lasciando la mia testa lì. Lei avvicina la mano che stava stingendo alle sue labbra per lasciarci un dolce bacio. "Buenas noches nena" dice lei lasciando la mia mano vicino al suo viso. Maledette lingue straniera. Maledetta lei che le parlarle e addirittura in questo modo. 

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