Compleanno

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Il primo Gennaio mi sveglio felice come non mai. È la prima volta che inizio un anno così spensierata ed in pace. Apro gli occhi e noto il sole alto in cielo, non ho la più pallida idea di che ore siano effettivamente, ma il panorama è bellissimo. O forse sono le braccia della mia fidanzata attorno a me che rendono tutto perfetto. Siamo entrambe nude e i nostri corpi sembrano essersi fusi in uno solo. Sento la sua pelle a contatto con la mia ed ora, da sveglia, mi sembra di sentirmi bruciare al solo contatto diretto. Noto che il suo respiro è regolare, con la testa nascosta tra i miei capelli e il suo fiato sul mio collo. Sono indecisa se abbandonarmi a tutta questa tranquillità e addormentarmi di nuovo o se girarmi per osservare la ragazza al mio fianco. Opto per la seconda perché muoio dalla voglia di guardarla, così mi giro lentamente per non svegliarla restando con la schiena sul letto per vederla meglio. Dorme con una faccia serena e non posso che sorridere, sembra così in pace. Le accarezzo la guancia dolcemente vedendola sorridere inconsciamente e la osservo. La luce del sole illumina il suo bellissimo viso e non capisco come io sia riuscita ad avere una ragazza così. I suoi capelli marroni che le cadono sulle spalle, le piccole lentiggini che le coprono il naso, le labbra socchiuse che non resisto dall'accarezzare. Continuo poi a guardarla scendendo sulle sue spalle muscolose e sul suo braccio ricoperto di nei che decido di ripassare con un dito unendoli nella mia testa per creare un disegno. Poi alzo di nuovo lo sguardo e non posso evitare che i miei occhi cadano sullo sterno, ricordandomi della reciproca nudità. Arrossisco e riporto di nuovo lo sguardo su di lei, immagini di ieri sera che iniziano a ripetersi nella mia mente facendomi sorridere e guardare il soffitto. "Devo essere gelosa?" sento dire al mio fianco da una voce impastata di sonno, che mi provoca un brivido per tutta la schiena, mentre il suo braccio mi avvicina sempre di più a se facendomi ridere. "Perché?" le chiedo confusa girandomi verso di lei e accarezzandole di nuovo la guancia. "Stavi sorridendo mentre pensavi a qualcosa, devo essere gelosa di questa cosa?" mi chiede guardandomi dolcemente e avvicinando le nostre fronti. Rido e le lascio una bacio eschimese per poi dirle "Non so, puoi essere gelosa di te?" le chiedo e lei ride. "Stavo pensando a ieri sera" le spiego portando le mie mani dietro al suo collo facendole dei grattini mentre incastriamo le nostre gambe. La vedo sorridere come io facevo poco fa e rido. "Allora puoi fare quell'espressione bellissima" mi dice. "Ah menomale dai" dico e ridiamo entrambe. "Buongiorno comunque eh" le dico prendendola in giro e lei rotea gli occhi. "Buongiorno bimba" mi dice prima di far scontrare le nostre labbra. Ogni volta che ci baciamo sembra sempre la prima. Sento sempre le farfalle nello stomaco, la tachicardia al massimo e la testa che mi gira, dimentico tutto quello che ho attorno troppo presa da lei. Mi allontano e la guardo, mi osserva dolcemente e nei suoi occhi mi vedo bellissima, mi fa sentire così speciale e così amata con un solo sguardo, senza aver bisogno di dire una parola, non ho mai provato nulla del genere e spero di ricambiare anche solo un quarto di come lei mi fa sentire. "Possiamo restare così per sempre?" le chiedo prendendo il suo viso tra le mie mani per lasciarle un altro bacio sulle labbra. Lei ride e dice "Lo vorrei tanto anche io, ma sappiamo entrambe che non si può". Poi fa il suo solito sorrisetto e porta la sua mano sempre più giù sulla mia schiena e dice "Però possiamo goderci al massimo questi pochi attimi che abbiamo ancora" stringendo poi il mio sedere e come risposta io la bacio. Non ho mai voluto così tanto una persone come lei, sta facendo uscire parti di me che neanche io conoscevo o che almeno nessuno mi aveva ancora fatto scoprire. Ci perdiamo, come ieri notte, tra i nostri tocchi e baci, rotolando nella lenzuola e con in mente solo il piacere dell'altra.

Da quando siamo tornati di nuovo in casetta siamo tutti molto più agitati, l'ansia per il Serale sempre più presente ed il peso di ogni esibizione che ci schiaccia come un macigno. Ogni tanto alcuni si fermano in gruppi e discutono di chi, secondo loro, prenderà la maglia e quando, ma io evito sempre questo tipo di argomenti perché odio fare programmi per il futuro, odio restare delusa dalle mie aspettative forse perché mi è successo troppe volte in passato. Tra me e Ila invece va tutto benissimo, non sono mai stata così felice. Ogni tanto discutiamo è vero, ma perché siamo entrambe caratteri forti che non ammettono i propri errori. Nonostante questa testardaggine, però, non riusciamo a starci lontane per troppo, quindi, una volta a testa in pratica, ci avviciniamo all'altra per chiarire. E lo facciamo in vari modi, mettiamola così. Da quella nostra prima notte è come se avessi questo desiderio quasi onnipresente di averla, può sembrare malata come cose, ma è proprio un volerla il più vicina a me possibile. Ogni tanto quindi riusciamo a sgattaiolare in bagno per qualche pomiciata più intensa, ma niente di eccessivo. Entrambe troppo bloccate dalla possibile presenza dei nostri compagni dall'altra parte della porta. Comunque continuiamo a farci impazzire, come sempre, e non potrei volere di meglio. Più passo il tempo con lei e più sono convinta di amarla, ma non so come dirlo o forse ho troppa paura di essere l'unica a farlo. Ormai quasi tutte le mie insicurezze su di noi sono sparite, ma il terrore di non essere abbastanza per lei persiste e porta con se anche la paura di non meritare davvero il suo amore fino in fondo.

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