La fine

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I giorni passano e il rapporto tra me e Sarah è sempre più caotico. Mi sento sulle montagne russe con lei. Un momento sono la persona più felice del mondo e l'altro mi sento come se mi avesse investito un camion con rimorchio. Quando siamo solo noi due è tutto come dovrebbe essere, è tutto come prima, esistiamo solo noi. Poi il  mondo bussa alla porta, il suo cervello inizia a produrre pensieri negativi e tutte le sue insicurezze piombano su di noi. Provo a dimostrarle quello che provo, a farle capire che non c'è nessun altro per me all'infuori di lei. Eppure non ci riesco. E questo mi ferisce più di ogni altra cosa. Provare così tanto per lei e sentirla mettere in dubbio quello che c'è tra noi, mi fa sentire inutile ed impotente. La vedo, la conosco, so alcuni dei pensieri che le girano per la testa essendo anche miei. So che c'è tanto tra noi, forse troppo, un qualcosa che ci lega eccessivamente e ci stringe facendoci sentire a volte soffocate. La vedo distante da me, so che mi nasconde tanto altro. Non so però come arrivarci. Ogni volta che provo a scavare nelle sue paure, le sue parole diventano lame affilate. Mi conosce troppo, sa cosa dirmi per farmi perdere lucidità e distrarmi. Io so che lo fa per continuare a nascondere le sue insicurezze, ma non riesco a nuotare nel mare di dolore che mi causano le nostre litigate. L'insistenza di Giovanni e di Kia rendono il tutto ancora più complesso. Ho notato ultimamente che forse esagerano in alcuni atteggiamenti, si comportano in maniera diversa con me. Non ho mai pensato di potergli piacere ma ora mi sto ricredendo. Effettivamente si avvicinano a me solo quando la mia bimba non c'è, sono eccessivamente affettuosi, nonostante non siano persone solitamente espansive, cercano sempre scuse per avere contatto fisico, ridono troppo a tutto ciò che dico. Non l'ho detto a Sarah ovviamente, potrei solo farla arrabbiare ancora di più, soprattutto con me, ma ho parlato con loro due ricordandogli che mi sto sentendo con lei per costruire qualcosa di serio e davvero è l'unica persona nella mia testa e nel mio cuore. Kia ha provato a dirmi che secondo lei io merito qualcuno di diverso da Sarah e a spiegarmi come mi renderebbe più felice una relazione con lei. Appena ha notato la mia rabbia per questo commento, però, si è scusata e ha detto che sono i suoi sentimenti a farla parlare senza riflettere. Le ho detto che non conosce Sarah, quindi non deve permettersi di sputare sentenze su di lei, e non può capire cosa c'è tra noi. Ci siamo lasciate con un bel po' di imbarazzo, ma almeno con dei limiti ben definiti, non mento di essere molto più fredda nei suoi confronti. Non tanto per i suoi sentimenti verso di me, sono cose fuori dal suo controllo, ma per quello che ha detto. I due ragazzi, a malincuore, hanno recepito il messaggio e si stanno comportando più amichevolmente, diminuendo i complimenti e il forzato contatto fisico che cercavano costantemente. Sarah sembra notarlo, ma non è mai abbastanza. So che è molto difficile per lei. Non oso immaginare come si senta. Sta vivendo tutto troppo velocemente, forse non avremmo dovuto buttarci in questo subito, ma andare più piano. Il compito della Pettinella la sta stressando molto, i primi commenti negativi su noi due iniziano ad uscire sui social e i fan continuano a fare edit di me e Gio o di me e Chiara aumentando solo la sua gelosia. Ripenso a quanto fosse tutto più semplice una settimana fa, a quanto fossimo felici e spensierate. E a come siamo ora. Non ci parliamo quasi, quando lo facciamo è per litigare. L'unica cosa che facciamo è baciarci e stringerci. Abbiamo così paura che le parole possano rovinare tutto che lasciamo parlare i nostri gesti. Ci chiudiamo in bagno o in stanza per dimostrarci tutto quello che non sappiamo dire. Ci facciamo impazzire senza mai oltrepassare il limite. Quando la guardo penso a quanto sia belle e a quanto vorrei averla e stringerla per sempre, nasconderla e proteggerla dalle cattiverie del mondo. Quando litighiamo penso a quanto mi faccia male, come mai nessuno prima ha fatto, come mai nessuno ha avuto il potere di fare, a quanto sia sbagliato continuare a provarci. I nostri piccoli momenti di felicità compensano tutto il dolore che ci stiamo causando? Sapere tutto quello che potremmo essere, può colmare il vuoto che causa il non riuscirci ora? Ci facciamo a pezzi e poi ci cuciamo a vicenda le ferite. Ma possiamo davvero rimediare a tutte le parole che ci urliamo contro? Ripenso a tutto questo mentre sono fuori, sul retro, a fumare. Spero che nessuno esca, ho bisogno di tempo per riflettere. Ma ovviamente il mio desiderio viene infranto. 

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