Uscita di Stella

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Sta per iniziare una delle puntate più difficili per me finora. Sarah e Stella potrebbero dover affrontare una sfida oggi e mi sento persa. Stamattina ho costretto entrambe a mangiare, troppo ansiose per farlo senza essere obbligate da me. Ora sono seduta sui gradini della sala, in attesa di entrare in studio. Sarah è tra le braccia di Holden che la stringe e la consola mentre Stella si sta sfogando con alcuni ragazzi. Io sono ferma e seduta, mandando avanti nel mio cervello tutti i possibili scenari della puntata di oggi. Se Sarah dovesse uscire non so come reagirei sinceramente, mi sale da vomitare al solo pensiero. "Cinque minuti ed entrate ragazzi" ci dicono dalla produzione così prendo un respiro profondo e mi alzo per dirigermi verso la ragazza con la felpa rossa, cercando di non concentrarmi troppo sulla scritta bianca. "Il rosso però ti sta bene" dico per smorzare l'aria e Sarah si gira di scatto per guardarmi. Inizialmente ha una faccia per niente divertita ma poi notando il mio sorriso non può che copiarlo, scuotendo la testa per poi gettarsi tra le mie braccia. "Ho paura" mi dice stingendomi forte. Vorrei dirle che ne ho tantissima anche io, perché non so se riuscirei ad andare avanti senza di lei qui dentro, ma tengo per me tutto questo. Ora devo solo pensare a come farla stare meglio. "Non devi" le dico accarezzandole la guancia. Lei mette la sua mano sulla mia e mi guarda con i suoi soliti occhi dolci. "Sei fantastica, sei migliorata tantissimo e poi Lorella ti adora e crede in te, potrebbe perfino non metterti in sfida" dico sincera guardandola. Lei avvicina la sua fronte alla mia e sospira contenta. Mi accarezza una guancia e mi sorride. Il mio cuore iniziare a battere all'impazzata e il mio cervello a sconnettere. Sento la mia pelle bruciare sotto il suo tocco e vedo i suoi occhi leggermi dentro. Mi perderei ore ed ore restando in questa posizione con lei, ma veniamo presto interrotte dalla produzione che ci chiama in studio. La guardo un'ultima volta e le lascio un bacio sulla fronte. "Tranquilla, spaccherai" le dico facendola ridere. "Anche tu, stai tranquilla" mi dice per rassicurarmi, lei sa quanto io stia male in questo momento nonostante provi a nasconderlo. Mi lascia un bacio sulla guancia prima che mi allontani ed esca dalla stanza. Penso che passerò tutta la puntata con l'ansia che mi mangia dall'interno.

"In questa sfida ho preferito Martina" appena queste parole vengono registrate dal mio cervello, sento come se il mondo mi fosse stato tolto da sotto ai piedi. Già avere Sarah in sala presa dall'ansia per una possibile sfida, è molto pesante. Vedere adesso Stella andare via sta per farmi venire un attacco di panico. Tra la realizzazione che non potrò più scherzare con la diciassettenne con cui ho stretto un bellissimo rapporto, il pensiero che la migliore amica della ragazza che mi piace sta per andarsene e la possibilità, sempre più reale e vicina, che a Sarah possa succedere lo stesso, mi si forma un macigno sul mio petto che mi da problemi nel respirare. Sento le lacrime formarsi nei miei occhi, ma resto impassibile davanti alle telecamere. Non ci permettono di salutarla in studio, l'abbraccerò dopo in casetta. Chiamano Sarah e alla notizia la vedo distrutta, ma si da forza per l'ipotetica sfida. La mia gamba inizia a tremare e il cuore a battermi all'impazzata mentre ansiosa gioco con i miei anelli, sono i secondi più lunghi di sempre. Fortunatamente Lorella decide di non farle fare la sfida e mi tranquillizzo rilasciando un sospiro di sollievo. Sarah torna al banco con la faccia triste e contratta per evitare di scoppiare a piangere. Le prendo la mano e lei la stinge forte non lasciandomi andare fino alla fine della puntata. Appena finiamo la registrazione, Sarah corre in casetta e nessuno di noi prova a fermarla. Non oso immaginare come si senta in questo momento. Le due ragazze restano in camera per un po', non vogliamo interrompere questo momento e restiamo tutti in cucina o fuori ad aspettarla tra lacrime e abbracci di consolazione. Vediamo Stella uscire con in mano la valigia e trascinando con l'altra Sarah che ha la testa bassa e si asciuga le lacrime. Stingo la mascella per fermarmi dall'andare a stingerla. In momenti come questi vorrei solo avere il potere di prendere tutto il suo dolore e viverlo al posto suo. Mi fa soffrire molto di più vederla così che provare in prima persona quei sentimenti. Mi avvicino alla porta perché voglio essere tra le ultime a salutarla, ho bisogno di tempo per metabolizzare e non piangere. Holden ha provato a consolare Sarah ma lei segue Stella come un cagnolino e non si lascia abbracciare da nessuno. Faccio respiri profondi per reprimere le lacrime, non voglio che mi veda così prima di uscire da qui. Finalmente è il mio turno e io le faccio un sorrisetto, che lei ricambia, e poi la stringo forte alzandola da terra e facendola ridere. "Mi raccomando, drama queen, non combinare troppi casini fuori" le dico facendola scendere e lei rotea gli occhi. "Tu sei quella che non deve fare casini" mi dice dandomi un pugno. Poi mi abbraccia di nuovo e mi stinge sussurrandomi "Sarah avrà molto bisogno di te, più che mai ora che non ci sarò, non lasciarla mai andare, a prescindere da tutto. Starete insieme prima o poi, io lo so". Poi si stacca e abbasso la testa per non farle vedere i miei occhi lucidi. "Appena esco farò una fan page su di voi sappiatelo" dice la ragazza per sdrammatizzare guardando me e Sarah e facendoci ridere tutti. "Mi raccomando scrivi cose belle su di me" dico prendendola in giro e lei subito risponde "Non so mentire così bene". Dopo l'ultima risata Sarah la stinge di nuovo e la sento piangere piano. "Hey, dai che ci rivediamo" la rassicura Stella. "Spero il più tardi possibile, ma ci rivedremo tranquilla. Sei mia sorella, no?" le dice. Sarah sorride e annuisce senza proferire parola. Mi giro e vedo Holden al mio fianco che guarda preoccupato la scena. È davvero un bravo ragazzo, penso sospirando. Stella è ferma sull'uscio della porta con la valigia in mano, è tutto così definitivo. Si gira un'ultima volte e ci manda un bacio per poi girarsi ed uscire per sempre dalla casetta. Appena la porta si chiude Sarah si gira e si fionda tra le mie braccia. La stringo forte a me e la riempio di baci sulla testa mentre la sento singhiozzare forte. Vale, Cri e Mari si avvicinano a noi e le fanno, come anche Holden, leggere carezze sulla schiena e sui capelli per conforto. Guardo Vale con le lacrime agli occhi, sentirla così mi distrugge, e lei mi abbraccia di lato per darmi forza. "Bimba, guardami un attimo" le dico appena si calma. Lei si stacca lentamente da me e mi guarda. Le sposto una ciocca di capelli dal viso e inizio ad accarezzarle la guancia. "Lo so che fa male. Ma Stella continuerà a volerti bene anche fuori. Il programma vi ha fatto incontrare, ma voi avete scelto di legarvi così tanto" inizio a dirle e vedo un po' di luce di nuovo nei suoi occhi. "Certo, ora non vivrete più nella stessa camera, ma lei ci sarà sempre per te come tu per lei. Le due minorenni non si lasciano mica oh" le dico prendendola in giro e facendola ridere. "Poi pensa che ora hai una scusa per andare spesso a Roma, dici che ti piace tanto" continuo e lei sorride. "La carriera di Stella è appena iniziata, come quella di tutti una volta usciti da qui. Il programma è un trampolino di lancio e Stella ha talento da vendere, non devi preoccuparti per lei" le dico lasciandole poi un bacio sulla fronte. Chiude gli occhi per il gesto e poi mi stringe di nuovo a se, sospirando contenta. "Non so come farei senza di te" dice quasi sussurrando ed io non posso che sorridere soddisfatta e lasciarle altri baci sulla testa dopo averle detto "Non so come IO farei senza di te". La sento ridere e poi rilassarsi tra le mie braccia. Solo ora mi guardo attorno e mi ricordo di essere circondata dai ragazzi. Holden ha una faccia molto triste e ferita che mi fa sentire terribilmente in colpa, nonostante non abbia fatto effettivamente niente di male. Gli altri ragazzi invece ci sorridono contenti e mi fanno roteare gli occhi. Cri le lascia un bacio sulla testa, così come Holden, e poi decidono tutti di entrare, lasciandoci sole. Continuo ad accarezzarle la schiena ed i capelli mentre ogni tanto la riempio di baci sulla testa solo per sentire la sua risata che mi scalda il cuore. Finalmente riesco a convincere Sarah a rientrare ma mi porta direttamente in camera e quasi mi getta sul letto per poi abbracciarmi di nuovo. Ci posizioniamo come nostro solito, lei rannicchiata tra le mie braccia che mi fa grattini all'addome ed io che la stringo a me e le accarezzo i capelli e la schiena. "Sono stanchissima, ho avuto l'ansia per tutto il tempo" dice sospirando. "Anche io bimba" le dico dando finalmente voce alle mie paure. "Avevo così tanta paura che mi scivolassi di nuovo dalle mani senza che potessi fare nulla, perché ti portava via qualcosa fuori dal mio controllo" dico e sento le lacrime formarsi nei miei occhi. Lei alza la testa e mi guarda per poi dirmi "Anche io avevo paura di lasciarti di nuovo. Avevo paura di doverti salutare prima di averti detto tutto". Avvicina le nostre fronti e ci diamo il nostro solito bacio eschimese. "Ogni tanto penso ad alcune cosa, lo sai?" mi chiede appoggiando di nuovo la testa sul mio petto. "A cosa?" chiedo curiosa. "Penso a come sarebbero diverse le nostre vite se una di noi non fosse entrata o a come saranno le nostre vite fuori. Ovviamente nei miei piani usciamo vincitrici eh" dice e ridiamo entrambe. "Oggi prima di salire sul palco ho pensato a come sarebbe stato tornare a casa. E la prima cosa che ho pensato è che avrei sicuramente sentito la tua mancanza" dice guardandomi. "Ho pensato a come sarebbe stato guardarti dalla TV e vederti ogni tanto in chiamata e non mi ha fatto molto piacere" continua provando a nascondere i suoi occhi lucidi appoggiando di nuovo la testa sul mio petto. "Non devi pensare a queste cose, noi siamo insieme ora e questo è l'importante. Quando usciremo, molto molto tardi, troveremo un modo per non sentire la mancanza. Vigevano e Napoli non sono così lontane" dico. Lei mi guarda ed alza il sopracciglio. "Rettifico, con la moto o con il treno non ci vuole tantissimo" dico ridendo. "Ah già hai controllato?" mi chiede facendo il suo solito sorrisetto. Io roteo gli occhi e sorrido. "Certo, ho promesso a Lorenzo una partita a ping pong" le dico facendole l'occhiolino. "Poi sono curiosa di conoscere Chiara sembra molto simpatica e bella" le dico prendendola in giro e sapendo di farla ingelosire. Come volevasi dimostrare, il suo volto cambia completamente. I suoi occhi diventano due fessure e mi dice "Ah vuoi andare a Vigevano per Chiara, okay". Sbuffa alzando gli occhi al cielo e prova ad alzarsi. Io la tiro di nuovo a me e giro la nostra posizione per trovarmi sopra di lei, restando poggiata però sul letto per non pesarle. "Dai, lo sai che c'è una sola personcina che vive a Vigevano e che mi interessa" le dico sorridendole e facendo toccare i nostri nasi. "Perché in Italia ci sono altre persone che ti piacciono?" mi chiede scherzosamente guardandomi con i suoi occhi da cerbiatta che mi fanno impazzire. Le sorrido e ricambio il suo sguardo intenso. "No, in tutto il mondo" dico per poi avvicinarmi al suo collo e lasciarle un bacio fantasma facendo sfiorare le mie labbra sulla sua pelle senza mai toccarla. Vedo dei brividi formarsi sul suo corpo che mi spronano a continuare. "C'è una sola persona" dico continuano il mio percorso partito dalla clavicola. Lei porta una sua mano tra i miei capelli senza però forzare nessun contatto. "Che mi piace" finisco. Sento il suo respiro irregolare e mi sembra quasi di percepire il calore irradiato dal suo corpo. Sorrido soddisfatta dell'effetto che ho su di lei e contenta le lascio un bacio dietro all'orecchio. Poi ripercorro tutto il mio movimento lasciandole una scia di baci. La sento sussultare sotto di me quando mi soffermo sul punto che so la faccia impazzire e la vedo mordersi il labbro per evitare di emettere rumore. Sono tentata di continuare a stuzzicarla per riuscire ad ottenere un suono, ma penso che se dovesse mai succedere perderei completamente il controllo e la bacerei. Quindi decido di allontanare il mio viso dal suo collo e guardarla. "Sei una stronza" mi dice con gli occhi chiusi mentre si impegna a regolare di nuovo il fiato. Io rido e dico "Non dirlo come se non ti piacesse". Lei apre gli occhi e mi sorride. Mi osserva e poi si bagna le labbra quando fa cadere il suo sguardo sulle mie. Mi sento paralizzata dai suoi occhi così belli e piani di luce, il cuore mi batte all'impazzata e penso che potrebbe venirmi un infarto se continuiamo così. La mia mano continua in suo percorso sul suo addome giocando ogni tanto con il suo piercing e le sue restano dietro al mio collo. "Sarah sei qui?" chiede Holden da fuori la porta dopo aver bussato. Sospiro frustrata da quest'interruzione e anche Sarah sembra avere la stessa reazione. Mi guarda chiedendomi indicazioni su cosa fare. Teoricamente oggi è la giornata di Holden, dovrebbe essere il loro momento pisolino, questo è vero. Ma Sarah ha fatto tutto, lei mi ha preso e portato qui e si è stesa, sicuramente questa non conta come infrazione delle regole. Però per correttezza mi allontano dalla ragazza, seppur contro voglia e dico "Si, siamo qui". Sarah si ricompone e si siede sul letto e io faccio lo stesso. "Ti stavo cercando" dice il ragazzo sorridendole e avvicinandosi. Le lascia un bacio sulla fronte e si siede vicino a lei, poggiandole una mano sulla gamba. Abbasso lo sguardo e decido di andarmene, mi sembra la cosa più corretta. Prima di uscire lascio un bacio sulla testa di Sarah che mi rivolge uno sguardo di scuse. Io le sorrido provando a smascherare il dolore che mi causa lasciarla qui con lui e poi me ne vado. Perché deve essere sempre tutto un casino?

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