Il bene nel male

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Cari lettori, oggi i capitoli usciranno un po' più tardi, tra la sessione estiva ed il lavoro è un casino, ma cercherò di aggiornare almeno una volta al giorno, promesso. Grazie del sostegno e dei commenti, mi rende davvero troppo felice leggere le vostre reazioni e i vostri apprezzamenti, quindi continuate a farlo mi raccomando. Buona lettura

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Da quando io e Sarah abbiamo parlato qualche giorno fa sta andando tutto molto meglio. Mi dice quando si sente insicura e lascia che io la rassicuri, sta cercando di lottare contro tutte le sue paure e si vede. Certo ci sono momenti in cui farle capire che per me esiste solo lei è più difficile, ma stiamo lavorando nella giusta direzione. L'insicurezza che l'aveva fatta chiudere e bloccare di nuovo, anche nel canto e nei rapporti in casetta, adesso meno presente, si allontana sempre di più facendola finalmente respirare. Si lascia andare di più davanti agli altri e ha ripreso il suo solito sorriso, che ormai vedevo soltanto la mattina. Finalmente Maria mi ha dato la possibilità di organizzare il nostro appuntamento, per una volta qualcosa è accaduto nel momento giusto. Il discorso che abbiamo avuto ha smosso qualcosa in me, un senso di consapevolezza dei miei sentimenti più forte. Ho capito di essermi innamorata di lei e non c'è modo di tornare indietro. Stavo perfino per dirglielo, come una scema, ma fortunatamente mi sono fermata in tempo ed ho invertito la rotta. Non so se lei l'abbia notato, ho visto una luce diversa nei suoi occhi durante la mia pausa, ma potrebbe essere stato anche il semplice sollievo che le stavo offrendo con le mie parole. Comunque mi sono resa conto in tempo che non potevo gettare tutto all'aria dicendole i miei sentimenti, soprattutto dopo che lei mi ha detto di essere terrorizzata dai suoi. Anche io lo sono, certo, perché come lei neanche io mi sono mai innamorata prima. Ho avuto brevi relazioni che mi hanno sempre solo fatto soffrire. Sapevo dall'inizio che Sarah sarebbe stata diversa, lo vedevo da come ero con lei, diventavo trasparente e non potevo lottare per nascondere la mia vulnerabilità perché lei guardava nella mia anima. Tutti i nostri discorsi, i nostri abbracci, le notti abbracciate, sapevo che avrebbero portato a qualcosa di più spaventoso e più grande di me. Ma la paura non ha mai superato la felicità che provo stando con lei. L'unica grande differenza tra noi è la consapevolezza di ciò che sentiamo. Lei ha sempre in parte respinto ciò che prova con me, terrorizzata che avrebbe potuto cambiare tutto per lei. Per questo ora voglio aiutarla il più possibile e liberarla da questa gabbia in cui si è chiusa. So che prova le mie stesse emozioni, glielo leggo negli occhi. Prova la mia stessa sensazione di pace quando l'abbraccio, sente la protezione che ricevo quando è lei a stringermi, conosce il sentimento di appartenenza che ci colpisce ogni volta che facciamo qualcosa insieme, come se fossimo a casa soltanto avendoci al nostro fianco. Per questo quando Maria mi ha detto che stasera avremmo avuto il nostro appuntamento ho iniziato a saltare di gioia per la casa. Sono corsa da Vale ma non l'ho trovata, così mi sono gettata nelle braccia di Cri appena entrato dalla porta. "Oh che è successo?" chiede il riccio ricambiano il mio abbraccio. "Stasera finalmente glielo chiederò Cri" dico sorridendo e lui mi prende e mi fa girare tra le sue braccia, suo gesto tipico di quando è contento. "Finalmente, siete la coppia che ci ha messo più tempo ad ufficializzarsi in tutta la storia di Amici" mi dice poi spingendomi con la spalla e io gli faccio una linguaccia facendolo ridere. "A che ora hai organizzato per stasera? Lei come ha reagito quando le hai detto dell'appuntamento?" mi chiede e li realizzo che effettivamente lei non sa ancora nulla. Inizio a ridere per l'ironia della situazione e mi guarda confuso. "Lei non lo sa ancora in realtà" dico e lui mi guarda ancora più confuso. "Stasera hai un'uscita con una persona e lei non lo sa. Suona molto da stalker questa cosa, devo preoccuparmi?" dice con il solito sorrisetto della presa in giro e io roteo gli occhi. "Non l'ho ancora vista da stamattina ovvero da quando l'ho saputo. Spero non torni tardi perché avevo organizzato tutto in modo che potessi parlarle prima di iniziare la serata" dico. "Ah e mi serve una mano, non sono riuscita a trovare Vale quindi mi aiuterai tu" concludo sorridendo e lui sbuffa e alza gli occhi al cielo. Prima che possa lamentarsi gli prendo la mano e lo porto in camera. Per non soffrire da solo, così mi ha detto, ha chiamato anche Gaia e Martina. E menomale che lo ha fatto perché è stato davvero inutile nell'aiuto. Tra le mie lezioni e quelle di Sarah, che proprio oggi devo combaciare il meno possibile, non sono ancora riuscita a vederla. Visto che si sta facendo tardi chiedo a Mari di scegliere qualcosa da farle indossare mentre io vado in camera di Vale, che ancora non avevo visto, per prepararmi e vestirmi. Lei mi abbraccia e mi sorride accettando il compito. Io ricambio e vado a prepararmi. L'ansia inizia a salirmi, anche se non sono bene perché. Certo abbiamo passato un periodo difficile, ma ci stiamo rialzando e stiamo lavorando tanto insieme per superare tutto. Faccio un respiro profondo ed entro in bagno, sperando di non fare tardi. Non capisco davvero dove sia Vale, sto morendo di ansia e avrei davvero bisogno di lei. 

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