Anatomia

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Cari lettori sono tornata, come stateee?🥰 Partiamo subito da un capitolo un po' spinto, ho visto che vi è piaciuto il precedente quindi inserirò in linea generale anche scene del genere, fatemi sapere se dovesse essere troppo, ripeto non ne ho mai scritte prima, sperimento con voi, quindi lasciatemi feedback sono importanti per me😊. Per le persone a cui non piace questo genere di scene, saltate direttamente il capitolo 😂, nei prossimi metterò solo scene delimitate non vi preoccupate. Spero vi piaccia la storia, grazie del supporto e degli in bocca al lupo per l'esame, tra qualche giorno dovrei avere i risultati speriamo bene. Non so se riuscirò a pubblicarne due oggi, ma almeno uno dovevo, non volevo farvi attendere troppo. Eh niente, vi lascio alla storia. Non vi dimenticate di lasciare commenti e stelline 💙

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Maria mi ha chiamato l'altro giorno e mi ha detto che la redazione vorrebbe incontrare me e Sarah per parlare bene della puntata sulla nostra amicizia speciale. Mai prima d'ora c'era stata una coppia omosessuale ad Amici quindi sono tutti sulle spine e vorrebbero presentare questa nostra storia in punta di piedi. Fino ad oggi hanno mostrato solo le nostre scene amichevoli e non fraintendibili, che abbiamo scoperto essere effettivamente molto poche, anche prima di esserci dichiarate. Il pubblico però ha notato vari sguardi nelle puntate o ci ha riconosciute sullo sfondo abbracciate. Ci hanno detto che comunque sui social molti fan sperano che ci sia qualcosa tra noi, ma è anche vero che in pratica vedono bene Sarah con qualunque persona respiri in casetta. Vorrei non mi facesse ingelosire come cosa, ma non sono ancora così matura. Anche per Sarah è lo stesso, ci hanno detto che molti fan mi vedo bene sia con Vale, nonostante sia fidanzata, che con Giovanni o Kia, e giuro che la faccia che ha fatto Sarah è stata tra le più divertenti che le abbia mai visto, lei è un personaggio dei cartoni con le gambe quindi questa affermazione la dice lunga. Comunque ci hanno detto che inizieranno a mostrare diverse nostre clip, anche vecchie, che si avvicinano di più a quel limite sottile che separa l'amicizia da altro, per testare le possibili reazioni del pubblico. A causa di tutto questo, Maria mi ha chiesto di posticipare l'appuntamento che avevo organizzato, per evitare di mostrare sempre scene passate e non far seguire la nostra storia al pubblico in maniera lineare con noi. Triste ho accettato la proposta, capendo la situazione in cui il programma si trova. Parliamo pur sempre dei telespettatori italiani, sono soldati addestrati già posizionati sul campo di guerra dotati di pistole e cannoni carichi di critiche, pronte per essere sparate al minimo errore. Sono quindi internamente combattuta. Da una parte non vedo l'ora che finalmente ci sia una rappresentazione del genere in uno show come questo che interessa varie fasce d'età, era anche l'ora, e mi rende fiera esserne parte, ma dall'altra ho paura, non tanto per me che ormai sono satura di commenti omofobi, ma per la mia piccola bimba. Nonostante ne abbiamo parlato spesso e lei sostiene di non fregarsene minimamente dell'opinione altrui, io la conosco e so che nasconde la sua paura delle critiche sotto una maschera di finta indifferenza. Purtroppo però, non c'è modo di evitarlo. A causa di questo ritardo per la nostra uscita, continuiamo a non essere ufficialmente fidanzate. Ovviamente Sarah è andata in panico pensando che non volessi nulla di serio, ma Vale l'ha tranquillizzata spiegandole che ho una sorpresa per lei e che ho dovuto allontanare un po' la data. In realtà la data è ancora da definirsi ma lei non deve per forza saperlo. Vorrei riuscire ad organizzare il tutto prima di Natale per essere fidanzate a capodanno per iniziare il nuovo anno insieme, e soprattutto al suo compleanno. Spero di riuscirci. C'è da dire che comunque l'ufficialità non apporterebbe nessuna modifica effettiva alla nostra vita, ci comportiamo oramai già come una coppia. Dormiamo sempre insieme, si okay lo facevamo anche prima, ma ora ci riempiamo anche di baci, quindi è diverso. Passiamo tutto il tempo appiccicate, ci stacchiamo letteralmente solo per le lezioni, a cui ci accompagniamo, e alla fine di esse aspettiamo l'altra per tornare in casetta. Partecipiamo a tutte le videochiamata di famiglia dell'altra con cui è già avvenuta la presentazione ufficiale ed ufficiosa. Abbiamo conosciuto i rispettivi migliori amici ancora più a fondo e i nostri migliori amici si sono conosciuti. Siamo una coppia nella pratica. I ragazzi ci prendono in giro perché non trovano mai l'una senza l'altra e a noi sta benissimo così. Ci baciamo e siamo molto affettuose davanti a tutti come le altra coppiette ufficiali, ovviamente evitando di essere eccessive quando c'è Holden. Abbiamo parlato l'altro giorno per calmare le acque e stiamo provando a mantenere la nostra amicizia, anche se so che sia molto difficile per lui. Non oso immaginare come mi sentirei io a parti invertite. Tra lui e Sarah c'è un forte imbarazzo che cerchiamo tutti di non far notare o placare con battute ed ironia, riuscendoci la maggior parte delle volte. Non so bene cosa sia successo quando hanno parlato, è stata molto vaga, ma la sento sempre irrigidirsi quando si avvicina troppo a noi. Per come sono protettiva io sarei andata da Holden a confrontarmi, vedendo una reazione del genere da parte di Sarah, che, per quello che ho visto nella mia vita, mi fa pensare a varie cose negative, ma ogni volta che ci penso poi mi freno. Se fosse davvero successo qualcosa che l'avesse turbata così tanto me lo avrebbe detto, ne sono più che certa. Non voglio distruggere completamente quel flebile rapporto che ho con Jo sulla base del nulla. Mi sono ripromessa di parlargliene, ma quando siamo da sole Holden è l'ultimo dei miei pensieri. Mi passa tutto questo per la testa mentre prendo, finalmente, due bottiglie d'acqua e ritorno in camera dalla mia bimba. Appena entro la ritrovo ancora sul mio letto, con la mia felpa addosso, ovviamente, rannicchiata sul lato e con gli occhi chiusi. Siamo da poco tornate da lezione e mi ha detto di essere abbastanza stanca, allora mi avvicino lentamente a lei e mi posiziono al suo fianco, appoggiando le bottiglie sul mio comodino. Percependo subito il calore del mio corpo si avvicina a me e sorride. "Ci hai messo troppo" dice mentre porto le mie braccia attorno alla sua vita e lei porta le sue dietro al mio collo. "Ho incontrato Martina ed abbiamo parlato un po'" dico. "Mi sei mancata" dice con la voce impastata di sonno e mi guarda con i suoi occhioni dolci. Il mio cuore si scioglie a queste parole e non posso fare altro che baciarla. È una delle ragazze più tenere che io conosca ed è così pura, ogni gesto ed ogni parola non hanno mai un secondo fine, vengono fatte e dette per il semplice volere di farlo. Ci stacchiamo leggermente e ridiamo. Lei si stende, posizionandosi tra le mie gambe per trovarsi con il volto verso di me. Approfitto della posizione per infilare una mano sotto la sua maglia e accarezzarle la schiena, una delle mie azioni preferite, e giocare con i suoi capelli. "Mi stavi dicendo quale liceo hai frequentato" dice ricordandomi il discorso che avevamo interrotto. "Ah, si. Ho fatto il liceo scientifico. Sono innamorata della matematica in pratica da sempre" dico e ridiamo entrambe. "Da quando ero piccola è sempre stata o la mia materia preferita o tra le preferite in assoluto. Tutte le cose scientifiche mi piacciono tanto, vabbè poi anche la letteratura, ma io sono strana lo sai" dico e lei scuote la testa. "Tu il linguistico giusto?" chiedo e lei alza il sopracciglio. "Bimba, sei stata un mese e mezzo qui senza di me, pensi davvero che io ti abbia notata solo entrando in casetta? Ti sei vista?" le chiedo mentre i miei occhi la squadrano. Lei ride imbarazzata e mi copre gli occhi con le sue mani per poi darmi un bacio a stampo che mi fa inevitabilmente sorridere. "Si, sono andata al linguistico ma anche io sono molto brava nelle materie scientifiche" dice ridendo e vantandosi. "Soprattutto in scienze. So quasi tutte le ossa e i muscoli del corpo" dice soddisfatta e io la guardo fiera. Noto le telecamere spente e una lampadina mi si accende. So che abbiamo detto di voler andare piano, ma non lo stiamo per niente facendo. I nostri baci sono sempre meno casti e si spostano un po' ovunque. Però non siamo mai andate oltre baci sul collo e qualche leggero tocco altrove. Voglio che la nostra prima volta insieme sia speciale per lei e soprattutto vorrei fossimo fidanzate ufficialmente prima di fare quel passo, lo sono sono vecchio stampo, ma lei si merita il meglio e di essere trattata in maniera diversa. Nonostante questa premessa, ammetto di non poter fare a meno dei suoi gemiti e della sua voce che mi chiama bisognosa e piena di desiderio, quindi metto subito in pratica la mia idea. "Quindi sei brava in anatomia?" chiedo con un tono seducente e con il mio sorrisetto malefico. Vedo subito le sue pupille dilatarsi, deve aver colto la direzione in cui sta mirando il discorso. Fa il solito sorrisetto che mi fa perdere la testa. "Sono bravissima, perché vuoi interrogarmi?" dice avvicinando il suo viso al mio ma non facendo toccare le nostre labbra. Lascia che si sfiorino per poi lasciarmi un bacio al lato. Le parole mi muoiono in gola, questa ragazza è la mia fine. "Facciamo un gioco. Ogni domanda che sbagli è un obbligo che devo darti e ogni domanda a cui dai la risposta giusta ne devo fare uno" dico io una volta che lei si è allontanata abbastanza da far arrivare di nuovo ossigeno al cervello. "Perderai" dice alzando un sopracciglio e lanciandomi uno sguardo di sfida che ovviamente io ricambio. Cambiamo posizione in modo che lei sia stesa e io sia a cavalcioni su di lei. Iniziamo questo gioco che è palesemente un'arma a doppio taglio, ma a me sta benissimo così. Mi avvicino a lei e bacio la mandibola, partendo piano. Lei ride e dice "Mandibola, questa è facile". Io sorrido e lei dice "Dammi un bacio". Subito obbedisco e la bacio cercando di non scaldare già troppo l'atmosfera, nonostante entrambe siamo già elettrizzate per tutte le possibili situazioni verso cui stiamo andando. "Se sono questi gli obblighi te le faccio tutte facili" dico vicino alle sue labbra e ridiamo entrambe. Le bacio poi la clavicola e lei risponde di nuovo correttamente. "Via la felpa" mi dice mordendosi il labbro mentre mi guarda togliermi l'indumento. Giuro che se continua a guardarmi così potrei già perdere ogni restrizione. Devo farla sbagliare. Le prendo la mano e bacio il carpo. "Allora questo punto potresti prenderlo tu perché non mi ricordo mai quale viene prima. Metacarpo" dice e io sorrido soddisfatta. "Carpo" dico sfoggiando il mio sorrisetto malefico. Lei rotea gli occhi e mi guarda in attesa del pegno. "Felpa" dico e lei subito obbedisce. Si mette seduta e si muove molto lentamente mentre io la guardo incantata dai suoi movimenti ed inizio subito ad accarezzare tutta la pelle che viene scoperta. Restiamo così entrambe con pantaloncino e reggiseno sportivo. Vederla ora sotto di me con questi vestiti mi fa pentire di aver iniziato questo gioco. È bellissima ed averla così senza poterla avere davvero mi sta facendo impazzire. Le guardo intensamente e scendo con il mio viso per lasciarle un bacio sullo sterno scoperto, quasi al centro tra i suoi seni, e non so quale forza dall'alto stia bloccando le mie mani sul letto in questo momento. Trattiene il fiato e chiude leggermente gli occhi quando le mie labbra vengono a contatto con la sua pelle. Risponde correttamente e io attendo il suo prossimo obbligo. Lei mi guarda pensierosa e poi mi dice "Avvicinati". Io lo faccio subito, in parte perché devo e in parte perché sono completamente in trance, mi ha stregato e ora come ora farei tutto quello che mi chiede a prescindere. Mi mette una mano sulla guancia e mi sposta, con l'altra, i capelli dal collo. Inizia poi a lasciare baci umidi sulla mia pelle scoperta. Sento un brivido formarsi lungo tutta la mia schiena che si inarca involontariamente quando lei arriva nel mio punto preferito e mi morde. "Sarah" gemo quando la sento baciare e leccare quel lembo di pelle per poi morderlo più forte. Sento una scarica di eccitazione per tutto il corpo e chiudo gli occhi persa nelle emozioni che mi fa provare. Si stacca poi dal mio collo e sorride soddisfatta. "Mi piace ancora di più il mio nome quando esce dalla tua bocce in questo modo" dice e come risposta la prendo e la bacio. Un bacio che non ha neanche lontanamente qualcosa di casto. Le mordo il labbro inferiore sapendo di farla impazzire e, infatti, lei geme facendomi sorride nel bacio. Ci stacchiamo per riprendere aria ma restiamo sempre vicine, sfiorandoci, non riuscendo a combattere la forza che ci attira all'altra. Mi allontano e riprendiamo il gioco, ormai solo una scusa palese per assaporarci e toccarci. Scendo di nuovo sul suo addome e bacio, un paio di volte, la parte bassa della linea alba, sfiorando il suo piercing con le labbra, toccando con il mento l'elastico dei suoi pantaloncini a vita bassa e stingendo i suo fianchi, sperando di ottenere una reazione che non tarda ad arrivare. Scatta con il bacino verso di me e chiude gli occhi godendosi la sensazione delle mie labbra così vicine a dove mi vorrebbe davvero. "Addominali" dice con il respiro irregolare e incastrando i nostri occhi che hanno le pupille sempre più dilatate. "Linea alba" dico tracciandola interamente con il mio indice arrivando leggermente sotto il suo reggiseno sportivo. Si morde il labbro e la sento respirare in maniera ancora più frenetica. Sposto leggermente l'indice verso destra e percorro il bordo inferiore del suo seno, tenendo sempre il mio sguardo fisso sul suo volto per captare anche la minima reazione di disagio, ma tutto quello che leggo è semplice desiderio. Porta una sua mano sul suo polso, mi fermo spaventata dall'idea che possa allontanarla, ma semplicemente lo stringe e annuisce, spronandomi a continuare. Sento il sangue ribollire sotto la mia pelle, la voglia di lei che annebbia qualunque altro pensiero e bisogno. Continuando a mantenere il suo sguardo, posiziono la mia mano sotto al reggiseno, per la prima volta, e le prendo il seno stringendolo leggermente. Porta la testa all'indietro chiudendo gli occhi, lasciandosi andare completamente al mio tocco. Approfitto del nuovo spazio disponibile e attacco il suo collo. Mordo e bacio tutta la sua pelle, scendendo ogni tanto sullo sterno e lasciando anche qualche bacio sui capezzoli ormai turgidi che, nonostante siano purtroppo ancora coperti dall'indumento, decido ugualmente di mordere. "Cazzo, Ila" dice spronandomi a continuare. Mi porta una mano tra i capelli e mi tira per poi baciarmi con forza, probabilmente per coprire i suoni sconnessi che produce in preda all'estasi del momento, anche se io non vorrei che lo facesse, anzi amo sentirla. Nel mentre continuo a giocare con il seno ed il suo capezzolo destro stingendolo e la sento gemere ancora più forte ed entrambe facciamo ogni tanto leggeri spasmi involontari del bacino causati dell'eccitazione. "Sei bellissima" le dico guardandola, sembra una dea. I capelli spettinati, il volto rosso, il respiro affannoso, gli occhi pieni di voglia, così persa nel piacere che le sto dando in questi piccoli gesti, non ho mai visto niente di più bello. "Ti voglio" mi dice e leggo le sincerità nel suo volto. La guardo e nella mia mente tutti i pensieri iniziano a girare vorticosamente. Da una parte vorrei averla qui ed ora, il bisogno fisico di sentire la sua pelle sulla mia ed il desiderio viscerale di voler esplorare tutto il suo corpo, troppo forti per poterli placare. Dall'altra parte però sarebbe la nostra prima volta. Voglio davvero che non solo la nostra prima volta, ma in generale la sua prima volta con una ragazza sia puramente passione fisica? Che avvenga nel bagno della nostra stanza, dove non posso sentirla gemere e non posso averla come vorrei? Che non sia nulla di speciale? Lei è una ragazza diversa che si merita molto di meglio. "Ti voglio come non ho mai voluto nessuno prima" dico onestamente e la vedo sorridere. Sta per baciarmi di nuovo ma la fermo togliendo la mia mano dal suo seno. Mi guarda confusa e vedo un lampo di terrore nei suoi occhi. "Voglio che la nostra prima volta sia meglio di così" dico sospirando. "Voglio poterti spogliare e riempire di baci mentre lo faccio, senza doverlo fare nel bagno con la possibilità di essere interrotte. Voglio sentirti senza dover camuffare nessun rumore per paura di essere sentite. Voglio che tu viva tutto insieme, al cento per cento, non voglio che sia come una sveltina in un bar. Non voglio solo darti piacere fisico. Voglio che sia tutto lento ed intenso tanto quanto quello che provo per te" dico e la vedo sorridere e arrossire. "Sentirti dire tutto questo non fa altro che aumentare la mia voglia di averti subito, lo sai vero?" chiede frustrata coprendosi il volto e ridiamo entrambe. "Scusa" dico imbarazzata e lei mi bacia, questa volta davvero in modo dolce. Ci baciamo piano per calarci. Ci accarezziamo piano rassicurandoci a vicenda. "Non ho molta esperienza" mi dice iniziando ad arrossire ed io sorrido della sua tenerezza. "Ho avuto qualche relazione e solitamente in questi momenti era tutto molto più veloce. Tutto avveniva rapidamente. Non so come spiegarlo" dice arrossendo sempre di più. "Nessuno mi aveva mai fatto sentire così considerata e protetta su questo, ecco. Mi sono sempre fidata di loro e lasciata andare al loro ritmo" finisce e sento il mio cuore stringersi e la rabbia aumentare. Quegli stronzi non hanno saputo trattarla come si deve. "Bimba, sei stupenda, non solo nell'aspetto" le dico facendole l'occhiolino per farla ridere e lei lo fa. "Lo sei da qualunque punto di vista e io voglio venerarti come la dea che sei. Voglio che tu scelga cosa e come fare tutto. Voglio che tu ti senta a tuo agio e decida quando e dove andare. Per questo mi sono fermata e ti ho detto quello che pensavo. Volevo tu considerassi tutto prima di scegliere, a me importa solo esaudire i tuoi desideri, nient'altro" le dico e la vedo commuoversi. "Sei davvero perfetta" mi dice tenendo sempre il mio viso tra le sue mani e noto i suoi occhi lucidi. "Tu lo sei" le dico dandole un bacio a stampo. "Non ho mai conosciuto nessuno come te. Che fosse così buono, così premuroso. Hai messo me prima di tutto, sempre" continua accarezzandomi la guancia. La guardo incantata dalla sua bellezza e le sorrido. "Io penso che non esista nessuno come te e tu meriti di essere trattata nel miglior modo possibile" le dico spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Ci sorridiamo e ci diamo un ultimo piccolo e dolce bacio a stampo prima di accoccolarci. Restiamo nella stessa posizione, Sarah mi cinge la vita ed io mi rannicchio su di lei. Nascondo la mia testa nel suo collo e porto una mano sul suo addome, evitando di fare movimenti che potrebbero scaldarci di nuovo. Lei mi lascia un bacio tra i capelli e mi accarezza la schiena mentre con l'altra mano gioca con una delle mie. Ci rilassiamo ed addormentiamo in pochissimo tempo, al sicuro una nelle braccia dell'altra. 

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