Cari lettori, preparate i fazzolettini. Mi ha ucciso scriverlo quindi non so come sarà per voi leggerlo. Lo pubblico senza rilettura perché sono troppo curiosa di sapere cosa ne pensate e non riesco a correggerlo ora. Magari stasera lo pulirò. Questa è letteralmente la prima stesura, spero vivamente sia buona ahahaha. Nel caso scusate se fa cagare l'aggiusterò 😊. Basta distrazioni. Godetevi il tutto. Buona lettura 💙
---------------------------------------------------------------------
Io e Sarah siamo stese sul mio divano aspettando che la nostra cena si raffreddi un po'. Siamo guardando la sua serie TV preferita o meglio lei la sta rivedendo e io sto semplicemente ascoltando passivamente i dialoghi. Questi discorsi sono solo un suono di sottofondo alla marea di pensieri che ho. Tra due giorni inizierà il giro di in-store della mia ragazza e tra due settimane dovrò operarmi. Lei non lo sa ancora. Sa che ho mal di gola, si vede e si sente. Le mie condizioni stanno effettivamente peggiorando. Ho fatto un post l'altro giorno, con il suo aiuto, in cui dicevo di dover posticipare i miei in-store a causa di problemi di salute, senza entrare troppo nel dettaglio. Avevo comunque scelto poche date, salendo già di non potervi partecipare, ma ancora devo decidere con il mio management se effettivamente fare qualche evento oppure annullarli e poi vedere in futuro. Sarah sa che abbia fatto delle visite mediche, ma è convinta che stia ancora settando i risultati di alcune analisi. Lo so, è orribile tenerla allo scuro di tutto. Ma è troppo felice. Sorride immaginando come sarà andare in giro per l'Italia e poter finalmente abbracciare alcune delle persone che le hanno permesso di vincere, che l'hanno sempre sostenuta e hanno creduto in lei durante il suo percorso. Organizziamo le nostre giornate anche per visitare le varie città tra interviste e servizi fotografici. Il manager della mia fidanzata ha anche previsto la registrazione del videoclip di 'Sexy Magica' durante la piccola pausa tra in-store. È tutto così surreale e perfetto ed odio profondamente doverle dire tutto quello che è successo e che accadrà. Le accarezzo i capelli e la bacio cercando di ritornare al presente ed affrontare domani questo problema, cosa che sto facendo da più di una settimana. Anche se prima o poi non avrò più domandi a cui rimandare la mia decisione. "Che hai amore?" mi chiede all'improvviso la mia ragazza mettendo pausa alla puntata e girandosi verso di me. La guardo confusa e subito indosso un sorriso che spero sia convincente. Dal suo volto però capisco che non lo sia, almeno per lei. Sospiro e mi passò una mano sul volto. Lei preoccupata si avvicina a me ed inizia a farmi leggeri grattini dietro al collo e passare la sua mano tra i miei capelli sapendo che trovo molto rilassante quando mi accarezza quella zona. Istintivamente chiudo gli occhi lasciandomi andare nel suo gesto e sorriso realizzando quanto mi conosca bene. Apro gli occhi e la guardo. Vedo il suo volto preoccupato che cerca di leggere nei miei occhi qualche informazione, di carpire cosa le stia nascondendo. Porgo una mia mano sulla sua guancia ed inizio ad accarezzarla provando a tranquillizzarla mentre elaboro il discorso che dovrò farle, ma questo gesto sembra solo metterla ancora più in allerta. "Okay questa espressione triste sul volto mi sta mettendo molta ansia. Puoi per piacere dirmi cosa succede?" mi chiede supplicandomi di dirle tutto. Prendo un respiro profondo e stringo le sue mani incrociando i nostri sguardi. Cerco dentro di me una forza che non ho. Dirle tutto significa effettivamente rendere reale il mio problema. Parlarne con lei significa essere costretta ad accettare il mio destino. Lei è la cosa più importante della mia vita ora, fin quando era all'oscuro di tutto potevo fingere che nulla fosse vero, che i dottori si sbagliavano, che avrei potuto continuare a cantare. Ma non posso continuare a nasconderle una cosa del genere solo perché ho paura di affrontarlo. Lei mi darà la forza per farlo, ne sono sicura. "Ci sono alcune cose che ti ho nascosto" le dico e vedo il suo volto passare dall'ansioso al ferito in un secondo. "E altre cose su cui ti ho mentito" dico abbassando lo sguardo pentendomi di ciò che ho fatto. "Ma tutto è stato per te. Perché non volevo che stessi male mentre vivevi qualcosa di così bello" dico e vedo delle lacrime formarsi nei suoi occhi. Non oso immaginare cosa stia pensando. "Dillo e basta Ila. Perché nella mia mente si susseguono scenari orribili e ho bisogno che tu mi dica subito tutto" dice e sento la rabbia crescere nel suo tono. "Questo male di gola non è dovuto al raffreddore" dico e vedo della confusione apparire sul suo volto. "Quando eravamo ad Amici, la mia coach mi ha fatto visitare dal medico del programma e abbiamo scoperto che ho dei polipi alle corde vocali" dico e la realizzazione di ciò che sto per confessarle appare nella sua espressione. Altre lacrime si formano nei suoi occhi e vedo la sua faccia contrarsi per evitare che scendano. "Ho architettato con Maria la mia uscita perché non volevo tornare l'anno prossimo e volevo essere eliminata come tutti gli altri. Tornata a casa ho fatto altre visite, quelle di cui ti ho parlato, ed effettivamente il medico aveva ragione. Purtroppo devo operarmi e fare poi una specie di riabilitazione per le corde vocali. Dopo l'intervento la mia voce potrebbe come non potrebbe cambiare ma sicuramente non potrei mai fare la cantante" dico mentre alcune lacrime mi solcano il volto e vedo Sarah nelle stesse condizioni. Porta una mano sulla mia guancia provando ad asciugarmele ma è invano poiché al suo tocco esplodo completamente. "Solo tu e i miei migliori amici, al di fuori della produzione di Amici, sapete davvero cosa sia successo. Non potevo dirtelo in quel momento perché doveva sembrare che tu non sapessi che sarei stata eliminata e poi non volevo che ti distraessi proprio verso la fine. Non volevo ti preoccupassi per me quando eri così vicina al traguardo" dico continuando a piangere. "Amore" mi dice avvicinando le nostre fronti. "Odio che tu non me lo abbia detto. Odio che tu abbia dovuto assimilare questa notizia da sola, senza poterti confidare con nessuno. Odio non essere stata con te alle visite mediche e non averti stretta tra le mie braccia mentre ti dicevano tutto. Odio tutto quello che ti è successo. Perché hai aspettato così tanto per dirmelo. Cazzo siamo da quasi dieci giorni insieme" mi dice ferita di non essermi stata accanto in un momento così difficile. "Bimba io non volevo rovinare la tua felicità. Stai vivendo qualcosa di così bello, non potevo essere causa del tuo pianto in questi giorni pieni di sorrisi. Vederti piangere ora quando dovresti saltare di gioia mi uccide" le confesso e abbasso lo sguardo vergognandomi di starla ferendo in un periodo come questo. Lei subito ha alzato il mio volto per incastrare il suo sguardo nel mio. "Non sto piangendo per causa tua. Sono triste perché so quanto tutto questo di faccia male. Il sapere quanto tu stia soffrendo causa le mie lacrime" dice accarezzandomi la guancia. "Ma so che riusciremo a superare anche questo insieme. Ne abbiamo passate di tutti i comolori non sarà certo una piccola operazione a spaventarci no?" mi chiede facendomi sorridere. "Adesso noi piangiamo e ci sfoghiamo perché serve anche questo. Domani mattina ci svegliamo e mi dice bene quando ci sono le altre visite, quando hai l'operazione e i primi incontri per fare questa specie di riabilitazione" mi dice asciugandomi le lacrime. "Vivremo tutto questo insieme. Non ti lascerò da sola neanche per un secondo. Se non vuoi venire agli in-store o ti può ferire qualcosa dimmelo. Posso spostare qualche data più in là o magari possia-" inizia a dire ma la interrompo subito. "Bimba no. Io sono felicissima di venire con te e supportarti. Come tu mi starai vicina nei momenti difficili, io voglio vivere con te tutte queste esperienze bellissime. Non essere stata con te in studio alla finale già è stato troppo onestamente. Sono così fiera di te e di tutto quello che stai costruendo. Non desiderio nient'altro che guardarti realizzare il tuo sogno. Mi ha fatto male all'inizio pensare di non poter fare la cantante, lo ammetto. Ma alla fine ho sempre avuto altre ispirazioni nella vita. Diciamo che Amici è stata una parentesi. Una bellissima parentesi, che mi ha dato te e mi ha fatto scoprire tante cose di me. Lo rifarei mille volte. Ma pensandoci rappresentava un po' il mio piano B. Io stavo studiando e poi ho deviato per provare a relizzare uno dei miei sogni nel cassetto. Purtroppo non c'è l'ho fatta. Ma ne ho molti altri. Uno di questi è girare il mondo con la mia stupenda fidanzata nel suo tour mondiale" dico dandole un bacio eschimese e la vedo ridere arricciando il naso. "So che ti fa molto più male di quello che tu voglia ammettere" mi dice sorridendomi dolcemente e guardandomi con quei suoi occhi così profondi e veri che riescono a vedermi l'anima come fosse un oggetto materiale. "Ma so anche che in parte sia vero quello che hai detto. Ti ho visto parlare dell'università e del lavoro che avresti poi fatto alla fine degli studi. So che il canto e l'ingegneria, seppur siamo due cose completamente diverse, siamo sulle stesso piano. Come fossero due piani A per te. So che sei così intelligente e magnifica che saresti perfetta per qualunque lavoro. Quando ti focalizzi su qualcosa la porti sempre al termine nel miglior modo possibile, soprattutto se ti interessa. So che qualunque cosa deciderai di fare sarà quella giusta, perché non prendi mai decisioni impulsive ma ragioni sempre cercando la risposta più giusta per te. E io ti sosterrò in qualunque scelta. Che tu voglia studiare, che tu voglia comporre musica, che tu voglia prenderti un periodo di pausa per pensare. Supporterò qualunque cosa tu senta come migliore per te" mi dice e vedo nel suo sguardo tutto l'amore che priva per me ed il sostegno che è pronta a donarmi. "Come puoi esser così perfetta?" le chiedo mentre faccio sfiorare i nostri nasi e mi avvicino alle sue labbra sentendo il bisogno di baciarla il prima possibile. "Cerco di essere quello che meriti" mi dice prima di fare scontrare le nostre labbra in una bacio pieno di emozioni e al sapore di sale a causa delle nostre lacrime. Porta una sua mano dietro al mio collo mentre con l'altra continua ad accarezzarmi la guancia. Io porto una mano sotto la sua maglia e con l'altra guido la sua gamba per farla mettere a cavalcioni su di me. Sorride della mia richiesta silenziosa e obbedisce tirando leggermente i capelli alla base del mio collo facendomi gemere. Ci stacchiamo ed inizio a baciarle il collo per poi toglierle la maglia. Inutile dire che abbiamo passato ore su quel divano dimenticandoci completamente della cena. Ritornate a letto, Sarah mi ha stretto forte ed riempito di dolci carezze e baci che servivano a consolidare le sue promesse. Ho dormito tra le braccia della donna che amo mentre mi coccola e non posso evitare di pensare che se davvero dovesse esistere il paradiso, dovrà per forza assomigliare a questo momento. La mattina seguente, come pianificato, Sarah scrive su un foglio le date delle mie future visite, una di controllo e una preoperatoria, e quella del mio intervento. Fortunamente non coincidono con nessuno dei suoi instore, quindi potremo tranquillamente passare queste due settimane insieme.
Il tempo sembra letteralmente essere volta. Sembrava che poco fa le avessi detto tutto ed invece ora ci triviamo già ad una settimana dall'inizio del suo tour per l'Italia. Vedere tutte queste persone recarsi nei centro commerciali solo per vederla mi fa commuovere ogni volta. Ad ogni data sento il mio cuore esplodere di gioia e non riesco a confermare le mie lacrime. Solitamente mi posizioni vicino al palco su cui si trova Sarah e faccio varie foto con i fan. Dopo la sua prima data io e il mio manager abbiamo deciso di dire ai miei fan del mio problema e spiegargli che purtroppo non potrò esibirmi né incontrarli. Tuttavia, in accordo con il manager di Sarah, abbiamo confermato la mia presenza in alcuni instore di Sarah dandoa possibilità ai fan di ricevere anche il mio autografo. Adoro guardare la mia ragazza sul palco, sembra sempre più sicura di sé e sciolta. Risponde a tutte le domande con l'ironia ed il carisma che mi hanno fatto perdere la testa per lei, mostrandoli finalmente al pubblico. Rido delle domande che le fanno su di noi vedendola arrosissire ed imbarazzarsi. Faccio finta di arrabbiarmi quando le portano rose o gioielli facendole finte proposte di fidanzamento a cui lei non sa davvero cosa rispondere e si limita a ridere e guardarmi supplicandomi con gli occhi di intervenire con le mie risposte divertenti che sviano la situazione e diminuiscono il suo disagio. Ora siamo stese sul letto di un hotel dopo un instore, stanchissima a causa dei vari viaggi. Stiamo ricaricando le batteria visto che tra poco usciremo e ci faremo un giro della città. "Amore leggi questo tweet" mi dice la mia ragazza mentre si gira tra le mie braccia per passarmi il suo telefono. È un post con delle nostre foto dei suoi instore dove una fan impazzisce per quanto siamo carine e belle insieme. Rido della sua dolcezza e Sarah mette un cuore e riposta. Subito prendo il mio telefono per fare lo stesso e noto una piccola cosuccia. "Bimba ma hai
l'account privato" le dico e la vedo guardarmi confusa. Muoi dal ridere mentre le spiego cosa sia successo e subito decido di fare una live. "Dai Ila non mi prendere in girooo" dice la mia ragazza nascondendo il suo volto nell'incavo del mio collo e facendomi ridere ancora di più. "Allora ragazzi ho una notizia da darvi" dico e sento Sarah sbuffare ma sistemarsi sul mio petto in modo che appaia nella live. "Dovete sapere che la mia ragazza ha diciotto anni sulla carta però la sua età tecnologica è tipo ottantuno anni" dico ridendo e lei si alza per dami un pugno sul braccio che aumenta solo le mie risate. Si allineata da me e si gira sul letto dandomi la schiena. "La mia boomerina qui presente, ha un account su tweeter e vede molti dei vostri post, mettere like e a volte riposta perfino i vostri contenuti ma voi non ne sapete nulla perché ha messo inconsapevolmente il suo account privato" dico e la sento ridere. "Ma io che me so come si è messooo" dice sempre dandomi le spalle. Così decido di abbracciarla da dietro portando il telefono davanti a noi per inquadrarla. Le lascio un bacio sul collo facendola ridere e poi dico "Piccina la mia bimba. Ha solo un problema con la tecnologia" dico continuando a prenderla in giro. Passiamo la serata in live con i nostri fan mentre aggiustiamo questo suo problema ridendo come due matte e comunicando con loro. Molti mi fanno varie domande sull'operazione a cui rispondo molto tranquillamente, avendo scelto di essere il più trasparente possibile sulla faccenda. Alcuni ci chiedono come va la nostra storia e come abbiamo pensato di vivere questa lontananza. Altri ancora ci fanno domande sui ragazzi di Amici. Passiamo così la serata a ridere e scherzare con loro fino a che non siamo andate a cena fuori da sole. Una specie di piccolo appuntamento improvvisato. Amo passare tutto questo tempo con lei. Porterò con me questi ricordi per sempre. E so la me del futuro sa quanto saranno importanti per me. Il ricordo diventerà l'unico modo per sentire Sarah vicina a me. L'unico modo per vivere quell'amore che mi consumerà. Ma andiamo in ordine.
POV SARAH
Mi sembra di vivere un sogno. Vedere tutte queste persone che vogliono abbracciarmi e parlare con me, che mi portano regali e gelati. È tutto così surreale. Avere Ila al mio fianco poi rendere il tutto ancora più bello. Poter condividere con lei la felicità di questi momenti mi riempie il cuore. A volte mi sento in colpa. Penso che vedermi fare tutto questo le faccia male, le ricordi tutto quello che avrebbe voluto fare e che le era stato brutalmente strappato dalle mani. Però poi lei mi guarda e mi sorride dolcemente. Leggo l'entusiasmo e la gioia nel suo volto. Capisco che sia solo contenta e fiera per me. Continuo a preoccuparmi e le chiedo sempre se si senta a suo agio a venire alle interviste e ai servizi fotografici a cui vado spesso. L'altro giorno ho dovuto fare spostare un'intervista perché coincideva con la visita di Ila. Lei questo non lo sa, si arrabbierebbe molto. Mi ha fatto promettere di non mettere mai queste sue visite davanti alla mia carriera, ma è una richiesta davvero stupida. Come potrei mai lasciarla da sola dopo che già sono stata assente in passato? Certo, non è stata una mia scelta ed ancora oggi sono abbastanza arrabbiata per la sua decisione di nascondermi il tutto, ma proprio perché per tanto tempo lei ha affrontato tutto questo comportandosi da forte guerriero solitario, ora voglio essere il più presente possibile. Il mio manager è stato molto comprensivo, così come i miei intervistatori che mi hanno chiesto se Ila avrebbe poi voluto parlare con loro di tutto questo. Non le ho ancora girato la proposta, ho preferito dirlo alla sua manager che saprà sicuramente quando e come proporglielo. La mia ragazza odia parlarne. Preferisce fare finta che non ci sia fino a che non è necessario nominarlo, come succede durante le visite o quando le chiedo delle date per le sedute dalla logopedista, dove farà la cosiddetta riabilitazione delle corde vocali. Ho provato a spingerla nell'aprirsi su questo, ma ogni volta che ci provo lei si chiude e si arrabbia dicendo che non ha bisogno di sfogarsi. Sostiene di aver accettato e già elaborato il tutto, di non aver bisogno di dire altro. "È una cosa che mi è successa e ormai devo viverci. Non c'è niente che si può fare de non accettare il proprio destino. Che senso ha continuare a parlarne?" mi ha detto l'altro giorno per poi uscire dal bagno ed andarsi a vestire segnalandomi che la conversazione fosse finita. Non so che altro fare per aiutarla, quindi decido di restare in silenzio e starle accanto mostrandole il mio supporto attraverso gesti e non parole. Domani ci sarà l'operazione e sono molto in ansia. I medici ci hanno assicurato che sia molto sicuro come intervento e che non dobbiamo preoccuparci, ma è facile per loro dirlo. Passiamo ma giornata con i suoi amici in giro per Napoli cercando di distrarla. Lei non lo dice ma io la conosco troppo bene, so che sia ansiosa quanto me. Ma lo nasconde come sempre perché non vuole essere un peso per noi, come se noi non fossimo qui per aiutarla a superare tutto, per offrirle conforto, per mostrarle il nostro supporto. Tornate a casa passiamo la serata abbracciata sul letto. Ci stringiamo senza parlare. La riempio di baci e di carezze. "So che hai paura. Anche io sono terrorizzata. Da domani cambierà tutto. È normale che tu sia in ansia. Vorrei ne parlassi ma so che a volte preferisci non farlo per autoesaminarti. Preferendo comprendere prima appieno i tuoi sentimenti da sola e poi estraniarli. Mi piacerebbe ogni tanto che mi parlassi senza che ti fossi psicoanalizzata, ogni tanto offrirti quel conforto che tu mi dai sempre. Ma so che hai questo modo di reagire alle situazioni e ci vorrà del tempo" le dico baciandole la testa. So che non cambierà il suo modo di fare, ma necessitavo farle sapere che nonostante provasse a mascherare i suoi sentimenti, la conosco troppo bene e so cosa prova realmente. Restiamo per un bel po' in silenzio e mi sale il dubbio che si sia addormentata così spengo la luce e le lascio altri baci tra i capelli. "Ho paura" sussurra appena il mondo attorno a noi diventa buio. "Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia. Ho il terrore di come potrei reagire all'operazione. Mi mostri forte e pronta a cambiare vita, ma la verità è che sono così spaventata. Ho paura di non riuscire più a riprendere i ritmi universitari, di sentire la mancanza del palco e del pubblico che applaude, di non essere abbastanza forte in realtà per affrontare ciò che mi accade" dice e capsico che si stia aprendo come non mai. Non ha pensato a questo discorso, non ha elaborato le sue emozioni. Mi sta dicendo semplicemente cosa prova, senza trovarne un motivo logico. "Amore sei tra le persone più forti che io conosca. È normale essere spaventati da tutto questo, non è dall'assenza di paura che si vede la tua forza. È una merda tutto questo. Hai lavorato per mesi per crearti un futuro nella musica e ora è tutto svanito. Tu pensi che le ore passate a lezione, i pianti e la rabbia causati da alcuni pezzi, la felicità dei posti alti in classifica, non siamo serviti a niente. Penso di aver sprecato tempo. Ma non è così. Hai passato mesi a lottare per un sogno. Hai dimostrato grinta e coraggio. Hai dimostrato tenacia e voglia di fare. Non ti sei mai fatta mettere i piedi in testa da nessuno. Hai dimostrato autorità e forza d'animo e allo stesso tempo sensibilità e dolcezza. Hai fatto la guerra e poi hai saputo fare pace. Con me, con Jo, con Cri, con Sofi. Hai mostrato al pubblico a casa così tante sfaccettature del tuo essere. Molti si sono affezionati a te e no nti lasceranno andare. Tutti questi mesi hanno avuto molti più frutti di quelli che pensi. Hai scopito il cuore di milioni di persone, hai rubato il mio, sei entrata in quello di Maria" dico e a questo lei ride nonostante io sappia che stia anche piangendo, sento il mio pigiama bagnarsi sotto il suo viso. "Hai lottato per quello che desideravi nonostante all'inizio pensavi di non poter trasformare questa tua passione in un lavoro. Questo ti dimostra che basta un tuo desiderio per trasformare il tuo sogno in realtà. Non significa che sarà facile farlo. Potresti avere problemi a reintegrati all'università e non farebbe niente amore. Andrai più oiano e troverai un tuo ritmo. Chi dice che c'è un solo modo per fare qualcosa? Capisci che non fa per te continuare a studiare? Ti prenderai un periodo di pausa e riflettersi bene su cosa fare. Ti mancherà stare sul palco? A prescindere starai sempre con me quindi quando vorrai porterò contro tutti per farti esibire con almeno una canzone, anche se sappiamo tutti che potresti ottenere anche da dola tutto cio che vuoi grazie al tuo infallibile carisma" dico e la sento ridere di nuovo, sorrido soddisfatta di questo dolce suono. "Ti mancherà fare interviste? Aprirò un canale YouTube e ti chiamerò tutte le settimane per riempirti di domande o chiamerò un giornalista e lo farò venire per parlare con te. Non sei da sola in tutto questo amore" le dico prendendole il volto e costringendola a guardarmi negli occhi. "Io non mi muovo dal tuo fianco. A prescindere da tutto e tutti. Nel peggiore dei casi, se anche la mia carriera dovesse fallire. Apriamo una bella gelateria da qualche parte" le dico e inizia a ridere di gusto a questa cosa. "A me non interessa niente. Potremmo anche vivere sotto ad un ponte. A me basti tu e sapere che stai bene. Del resto non mi importa niente" le dico accarezzandole la guancia. Mi guarda innamorata e mi sento così speciale quando lo fa. Poi prende e mi bacia. "Ti amo così tanto" mi dice e sento tutta la sincerità nel suo tono. "Anche io amore. Per questo ti dico che non ti lascerò mai". Dopo questo si è accoccolata di nuovo su di me e si è addormentata.
Nonostante le premesse però, dopo l'intervento le cose hanno iniziato a complicarsi. Per un giorno intero Ila non ha potuto parlare. Uscita dalla sala operatoria ha dormito tutto il pomeriggio ad intermittenza. La famiglia e gli amici sono venuti a trovarla ma era assente. Perfino Vale, Matteo, Stella, Cri, Lore e Chiara sono venuti a trovarla, ma non hanno ottenuto nessuna reazione. I miei genitori l'hanno videochiamata ma per molto poco, li ho congedati quasi subito percependo il suo desiderio di stare da sola. Mentalmente lei si trovava da un'altra parte, si era isolata dal mondo esterno. Concedeva finti sorrisi e fingeva di ridere quando qualcuno provava a scherzare, ma in realtà non provava niente. I suoi occhi completamente privi di emozioni. Ho passato l'intera giornata al suo fianco ma mi ha preticamente ignorato. Rimaste da sole la notte, mi ha fatto segno di stendermi sul suo fianco e lì mi ha stretto forte piangendo tra le mie braccia. Ho sentito il mio cuore stringersi nel modo così disperato in cui si stava sfogando. Mi ha poi spiegato che aveva evitato di guardarmi perché altrimenti sarebbe scoppiata davanti a tutti e non voleva farlo. Sapeva di non poter sostenere il mio sguardo preoccupato senza provare nulla. E questo mi ha riempito il cuore. Ho partecipato a tutte le sessioni di logopedia, chiedendo di metterle di mattina in modo che potessi sempre raggiungere i miei instore il pomeriggio. Fortunatamente solo uno si trovava nella stessa giornata per il resto invece era nei miei giorni di 'pausa'. Le due settimane post operatorie sono state pesantissime. La mia ragazza ha avuto problemi a riprendere a parlare normalmente. La logopedista mi ha detto che ha avuto un blocco emotivo che le ha portato difficoltà nella riabilitazione. È come se avesse avuto paura di parlare di nuovo. Ho provato a spronarla e parlarle ma era troppo oppressa dalle sue emozioni e si arrabbiava soltanto con me. Finivamo quasi tutte le sere a stringerci nel letto piangendo. Lei piangeva e si scusava mortificata di avermi trattato male. Io piangevo perché non sapevo come darle conforto. Vedere la persona che amo soffrire così tanto e non riuscire ad aiutarla è la cosa peggiore. Tuttavia dopo alcuni giorni dalla logopedista in cui c'era anche una psicologa che ha fatto parlare entrambe di tutto, Ila era riuscita a sbloccarsi. Abbiamo lavorato molto e anche litigato abbastanza. Ila era costantemente giù di morale. Io facevo le corse andando su e giù per tutta l'Italia provando a starle vicino sapendo che lei non potesse muoversi troppo per tutte le sedute che stava facendo e i vari controlli dal dottore. Ero esausta e a volte non riuscivo a gestire tutte quelle emozioni che provavamo entrambe. Un giorno, ad esempio, ero a Milano perché avrei dovuto fare delle foto. Avevo chiamato Ila e scoperto che il dottore le aveva vietato di cantare per altri due mesi vedendo le sue corde vocali ancora infiammate. Sapevamo tutti che non avrebbe più potuto farlo per lavoro, ma il canto è sempre stato una grande passione per lei e la musica l'accompagna in ogni momento della giornata. Quindi questa notizia l'ha devastata. Così ho supplicato il mio manager di finta che non mi fossi sentita bene per far rimandare il servizio fotografico. Disapprovava molto la mia decisione ma mi ha accontentato sentendo la disperazione nella mia voce. Così ho preso un aereo e l'ho raggiunta. Dopo un'azione del genere mi sarei aspettata almeno un po' di gioia nel vedermi. E c'è stata. Ma solo per pochi secondi. Mi ha visto fuori la sua porta e mo ha stretto forte facendomi sentire di nuovo a casa. Ho preso un respiro profondo immergendomi nel suo profumo e mi sono sentita così felice. Ma poi tutto è caduto in picchiata. "Hai finito prima le foto?" mi ha chiesto con il sorriso trascinandomi sul divano e io le ho confessato il mio piano. "Ma sei seria?" mi chiesto in tono arrabbiato. "Cazzo Sarah ma che fai" mi ha detto alzandosi e inveendo contro di me. "Penso di essermi persa qualcosa" dico non capendo il motivo della sua rabbia improvvisa. "Ti avevo detto di non spostare più cose a causa mia. Non puoi farlo. È l'inizio della tua carriera. Non ti puoi permettere di spostare ed annullare interviste e servizi fotografici come se fossero appuntamenti dal parrucchiere" mo dice alzando la voce e li ci ho visto nero. Io ho fatto tutto questo per lei e ha anche il coraggio di sgridarmi. Ma diamo seri? "Ma che cazzo Ila. Mi sono fatta non so quante ore di viaggio per venire ds te a consolarti e questo è il ringraziamento. Tu che mi urli addosso per essere venuta dalla mia ragazza dopo averla sentita così triste per telefono? Menomale che questo doveva essere un gesto bello. Immagina de non me ne fossi minimamente fottuta di te. Lì daresti stata più contenta?" le chiedo alzandomi dal divano e iniziando a sbraitare a mia volta. De vuole litigare non me ne starò in silenzio. Ho fatto tutto questo per lei e ora sta denigrando tutti i miei sforzi. "Sarah ma io non voglio che tu lo faccia. Non voglio che tu metta la tua carriera in bilico per me. Ti rendi conto di quello che potrebbe succedere se scoprissero che sei qui a Napoli e non in camera d'hotel a Milano con la febbre? Dai che figura faresti? Potrebbero annullare la tua intervista. Potrebbero dire in giro che non sei affidabile o che non prendi seriamente i tuoi impegni. Non puoi farlo. Non puoi giocarti la carriera per colpa mia" dice e sento il dolore nelle sue parole. Sentirle è come ricevere coltellate allo stomaco. Sento le lacrime rigarmi il volto e vedo la mia ragazza nelle stesse condizioni. "Sono stata settimane a fare avanti ed indietro per te. Perché ti amo. Perché voglio starti vicino in tutto questo. E tu mi hai sempre trattato uns schifo. Mi hai reso impossibile starti accanto. Mi hai gatto sentire inutile ed impotente. Ma io ti ho sempre capito. Ho sempre cercato di vedere tutto dalla tua prospettiva. E tu non lo fai mai. Sai com'è per me sapere che tu sei qui e fai tutte queste visite dai dottori, dalla psicologa, dalla logopedista, senza di me? Sai come mi sento quando capsico che hai pianto e provi a nascondermelo? Sai quanto mi fa male voler essere in due posti contemporaneamente? Il mio cuore si divide letteralmente a metà. Da una parte vorrei correre qui e mandare a fanculo tutto e tutti perché non posso lasciarti da sola. Sento fisicamente dolore nello starti lontana ora. Dall'altra penso al mio sogno, alla piccola me che pensavo di diventare capo del mondo e che potrebbe diventare almeno famosa in tutto il mondo che è molto vicino al suo desiderio. Penso al bisogno che sento di cantare e a come senta di aver trovato il posto giusto per me quando sono sul palco e mi esibisco. Non sai come ci si sente e io non voglio che tu lo sappia perche fa schifo. Ma almeno vorrei non dover soffrire ancora di più litigando con te. Soprattutto se il motivo del litigio è perché ti amo troppo" dico mentre un fiume di lacrime mi esce dagli occhi. "È tutto così difficile. Non riesco ad affrontarlo da sola. Non riesco a lottare contro la situazione e poi anche contro di te. Perché io so che mi sto giocando la carriera. Ne sono consapevole. Ma tu sei più importante per me. E sentirmi dire queste cose come se le mie azioni fossero gesti incoscienti mi fanno molto male" dico prendendo un respiro profondo abbassando la testa. Sento subito Ila stringermi ed entrambe scoppiamo in lacrime. Sapevo che sarebbe stato difficile tutto questo ma non mi aspettavo così tanto. "Scusa bimba io non volevo" mi dice portando le nostre fonti a contatto e leggo pentimento nel suo sguardo. "Semplicemente ti chiedo di ripettare le mie scelte e supportarmi come io faccio con te" le dico supplicandola di scconentarmi. Lei annuisce e poi li lascia un bacio sulla fronte. Andiamo in camera sua e passiamo tutta la giornata a letto. Dopo esserci calmate ci siamo raccontata le varie novità, aggiornandoci su tutto tranne che sui nostri problemi cercando di girarci attorno. Come fossimo su un campo minato.
POV ILA
"Non so cosa fare" dico confidandomi con la mia migliore amica. "Non voglio che scelga tra me e la sua carriera. Non voglio che senta di doverlo farle. Odio che lo faccia. Gliel'ho detto mille volte ma lei continua" dico portandomi una mano sul viso. "Lei ti ama" mi dice Vincenzo, l'altro mio migliore amico. "Lo so cazzo. Il problema è che mi ama troppo" dico ridendo tra le lacrime. Gio mi avvolge le spalle con un braccio provando a darmi conforto ma sento un dolore lancinante nel mio addome. "Non posso continuare a vederla fare su e giù per l'Italia stancandosi come non mai per stare una giornata con me" dico scuotendo la testa e dando voce a quei pensieri che mi circolano in testa da giorni. "Vorrei poterlo fare io al suo posto ma non ho mai giorni liberi. Tra il lavoro e le visite mediche sono circondata da impegni che non posso rimandare. Quando sposto turni per non andarla a trovare poi magari lei ha interviste varie o deve registrare in studio e sono di intralcio se non avviso di arrivare quindi non posso mai farle una sorpresa. Ovviamente non posso neanche farlo spesso perché altrimenti mi licenzierebbero e finirei per strada" dico esasperata. "Dovete solo aspettare questi mesi. Poi finirai di andare dai medici e potrete ritornare alla vostra vita felice" mi dice Vi. "Io non so se riusciremo a sopravvivere per questi mesi" dico sconfitta e subito Gio interviene "Non dire stronzate Ila. Non potreste mai lasciarvi, vi amate troppo". "Ci stiamo distruggendo Gio. Che amore è se ci fa così male? Io voglio renderla felice, non stanca e preoccupata" dico scuotendo la testa. "Ma che stai dicendo? Sei scema?" mi chiede Vi dandomi uno schiaffo sul braccio pensando che stia scherzando. "Ho pensato di lasciarla" dico mentre le lacrime iniziando a sfuggire dal mio controllo. "Ma che cazzo dici" dice Gio iniziando ad infuriarsi. "Non può scegliere tra me e la sua carriera. Non dovrebbe farlo. Non è giusto. Ma lei continua. Quando glielo dico riusciamo solo a litigare perché lei si fa in quattro per riuscire a vederci e mi sento uno schifo a dirle di non farlo. Sembra sempre che io non l'apprezzi, che non veda tutti i suoi sforzi, ma in realtà ho solo paura che possa perdere delle occasioni importanti a causa mia. Quando provo a fingere che sia tutto apposto, lei subito capsice che sia una menzogna e corre da me. Se le dico di non stare bene, mi raggiunge all'istante mollando tutto ciò che sta facendo. E la amo da morire. Per questo non posso più vederla fare tutto questo. Lei non riesce a scegliere la carriera. Devo costringerla a farlo. E l'unico modo è lasciarla andare" dico e poi mi getto tra le braccia dei miei migliori amici non riducendo più a trattenere le mie lacrime. "Troverete un altro modo Ila. Non può essere la fine. Vi amate troppo per lasciarci" mi dice Gio accarezzandomi i capelli, ma l'unica cosa che ora è il tocco dolce della mia ragazza. "Non lo so Gio. Ho paura che non si Cia un altro modo" dico iniziando di nuovo a piangere. Potrebbe essere davvero ma fine per noi? Non so se riuscirò mai ad essere così forte da lasciarla. Ma posso continuare a vederla soffrire così tanto a causa mia? La amo troppo per vederla così. La amo abbastanza da farmi odiare da lei e lasciarla andare?
STAI LEGGENDO
Mappamondo
FanfictionIlaria è una ragazza di 20 anni che non aveva mai pensato di poter trasformare la sua passione per la musica in un lavoro finché non è entrata ad Amici. Lì ha conosciuto diverse persone tra cui Sarah Toscano, la loro sarà solo amicizia o anche altro?