CAPITOLO 11. DEAN

10 2 0
                                    

In questa zona del bosco, Zagan è stato in ogni posto possibile. Ci hanno depistato alla grande con quella falsa traccia dietro il carcere e si sono nascosti sotto il nostro naso per tutto questo tempo, mentre noi eravamo completamente fuori strada. Se non avessi direttive esplicite di Everett di riportarlo indietro vivo, gli strapperei la gola con un morso al primo segnale che lui è vicino.

Continuo a cercare insieme ad un guerriero di nome Scott, un lupo dalla pelliccia rossa con alle spalle anni di servizio nella squadra segugi, ora diventato un capitano dei guerrieri. Lui fiuta e io gli copro le spalle. Non parla molto, per fortuna. In questo momento non ho assolutamente voglia di fare conversazione.

La traccia che stiamo seguendo sta piano piano scemando, segno che non è la pista giusta. Cazzo.

Contatto mentalmente tutte le quadre una per una per sapere se loro hanno avuto più fortuna, ma niente. Quando provo a parlare con Julie, però, la connessione sembra assente, come se non potessi percepire la sua lupa con la mia mente o quasi non esistesse. Comincio subito a preoccuparmi e sto per contattare Kaden, ma un improvviso dolore al petto e una forte emicrania mi colpiscono facendo uggiolare di dolore il mio lupo, stessa cosa anche per Scott. Entrambi ci raggomitoliamo per terra e ci guardiamo nel panico. Qualcuno di noi ha appena perso la vita, e non ci vuole un genio per capire chi sia l'assassino.

Il dolore cessa lentamente e mi rialzo subito in piedi, dirigendomi nella direzione che avevano preso Julie e Kaden con Scott alle calcagna. Sono gli unici con cui non sono riuscito a mettermi in contatto. Deve essere successo qualcosa a Kaden o... no, non voglio nemmeno pensare che sia stata Julie la vittima. Non lei.

Dea, fa che lei sia salva.

Corro a rotta di collo verso di loro, ma un collegamento mentale da parte di mio fratello mi fa cambiare rotta immediatamente.

Sam: "a tutti i guerrieri del branco! Zagan è al villaggio! RIPETO: ZAGAN È APPENA ARRIVATO AL VILLAGGIO! Convergete tutti alla casa del branco all'istante! Abbiamo bisogno di rinforzi!"

Il mio lupo prova un momento di indecisione. Vorrebbe tanto andare da Julie, ma se Zagan è al villaggio vuol dire una cosa sola: Everett, Paula e il loro cucciolo sono in grave pericolo.

Io e Scott scattiamo in direzione della casa del branco per dare supporto ai lupi rimasti di guardia. Man mano si riuniscono tutti gli altri che erano in missione con noi, ma ancora nessuna traccia di Julie o Kaden tra le fila.

Dove siete finiti? Cosa ti è successo piccola lupa?

Arriviamo al villaggio e davanti a noi si presenta uno spettacolo raccapricciante. Molti lupi sono stesi a terra, chi ferito lievemente, chi gravemente e chi con addirittura zampe strappate o fianchi squarciati. Il legame di branco si è interrotto una volta sola oggi; quindi, sono ancora tutti vivi. Almeno per ora. Mi avvicino ad un uomo appoggiato ad un albero. È leggermente stordito, ma china la testa in segno di sottomissione appena mi vede.

Io: "cosa è successo qui? Dove sono Alfa Everett e Luna Paula?"

Lupo: "io... Zagan è arrivato... è impazzito. Mi ha preso alle spalle e mi ha ferito al fianco... non sono riuscito a trasformarmi per la ferita"

Dean: "non preoccuparti ma ora dimmi, si è diretto alla casa del branco?"

Lupo: "sì... vi prego... l'Alfa... la Luna"

E sviene. Guardo la sua ferita e sospiro. Se Sienna o un guaritore non interverranno a breve, perderemo un altro membro del branco.

Io: "Sienna, al confine meridionale del villaggio ci sono molti feriti. Ci serve una squadra di almeno dieci guaritori qui"

Non risponde subito, quindi deduco che Zagan abbia ferito molti più membri del branco di quanto immagino.

Sienna: "scusa Dean, ma sono bloccata in clinica con circa quaranta lupi feriti. Dovete trasportarli qui"

Ringhio frustrato, ma non abbiamo alternativa. Distacco una ventina di guerrieri che porteranno i feriti alla clinica, mentre io e i rimanenti cinque o sei lupi ci dirigiamo verso la casa del branco correndo disperati, sperando di arrivare in tempo.

Mentre ci avviciniamo, comincio a sentire ringhi minacciosi e schiocchi di mascelle concitati. Riconosco il potere alfa di Everett e spingo i miei muscoli al limite per arrivare in tempo, ma è troppo tardi. Quando il lupo bianco del mio migliore amico entra nel mio campo visivo, rimango scioccato. Il suo collo è sanguinante e si trova tra le fauci serrate di suo figlio Zagan. Everett è ricoperto di liquido cremisi e la sua pelliccia bianca ne è completamente impregnata, coprendola come una coperta umida e viscida. Una zampa posteriore è piegata in un angolo innaturale e un occhio è stato reso cieco a causa di un'artigliata che ha scavato profondamente nella sua carne. Sul fianco manca una buona porzione di muscolo, tanto da far intravedere il bianco delle costole, e la ferita sanguina copiosamente. Vedo dai suoi occhi che è stremato dal combattimento con suo figlio e dalla perdita di sangue.

Non resisterà ancora a lungo.

Mi avvicino a lui correndo disperatamente per salvargli la vita, ma il suo sguardo incontra il mio e mi ringhia contro, facendomi fermare sul posto.

Everett: "non interferire. Pensa a portare in salvo Paula e il mio cucciolo. È lui il futuro di questo branco. Io sono spacciato ormai"

Io: "non posso lasciarti Everett. Ti ucciderà. Permettimi di salvarti come tu hai fatto con me"

Everett: "non preoccuparti, Dean. Per me non cè più speranza. Ti prego, salva..."

Uno schiocco disgustoso risuona nell'aria quando Zagan spezza il collo di suo padre.

Il lupo bianco di Everett si accascia al suolo, gli occhi vitrei e senza vita ancora aperti rivolti verso di me e la lingua fuori dalle mascelle aperte. Immediatamente il male al petto mi colpisce e mi accascio a terra, guaendo in pena. A me si uniscono tutti i membri del branco. Gli ululati di dolore squarciano il cielo e io guardo con le lacrime agli occhi il corpo del mio migliore amico immobile ai piedi di Zagan, al quale il legame di branco sembra non avere alcun effetto. Infatti, è in piedi sopra suo padre con il petto gonfio d'orgoglio per la sua carneficina e un macabro ghigno da lupo adorna il suo muso. L'espressione macabra mi fa ribollire il sangue dalla rabbia, ma il dolore che sento non mi permette di muovermi, figuriamoci di combattere contro quel mostro assetato di sangue.

Come se nell'aria non risuonassero le urla agonizzanti del branco, il lupo nero di Zagan entra a passo lento nella casa del branco. Le zanne scoperte e un ringhio basso che rimbomba nel suo petto, alla ricerca di sua madre per finire il lavoro. Mi collego mentalmente con mio fratello Sam, pregando la Dea della Luna che sia insieme a Paula e che siano al sicuro, lontano da questo massacro.

Io: "Sam, ti prego, tieni al sicuro la nostra Luna e il nostro futuro Alfa. Zagan ha ucciso suo padre"

Sam: "li difenderò a costo della mia vita, fratello. Puoi starne certo"

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora