CAPITOLO 48. SAM

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Io e Dean guardiamo l'Alfa festaiolo che trascina Julie in mezzo alla folla sorridendo teneramente. Sono davvero contento che abbia trovato in Lucien un alleato e un amico sincero. Anche se da così brillo è difficile non ridere della sua andatura caracollante e del suo sorriso da "ho bevuto troppo" stampato sul suo viso.

Al ricordo di un anno fa, non posso fare a meno di sorridere al pensiero che Julie sarebbe stata una delle principali candidate che avrei proposto come successiva Gamma del branco. Mentre adesso è la mia Alfa e, se le cose sono andate come pensa il mio naso, la mia futura cognata.

A questo proposito, mi volto verso mio fratello e vedo un misto di gelosia e affetto sul suo viso, mentre tiene gli occhi fissi sulla nostra Alfa.

Io: "allora fratello? Hai intenzione di dirmi come è andata tra voi?"

Dean: "sì, ma non qui. Andiamo nel mio ufficio, in modo che nessuno ci senta parlare"

Annuisco in accordo, poi usciamo dalla sala della festa cercando di non dare troppo nell'occhio e saliamo le scale fino al terzo piano. Entriamo nella stanza che mio fratello chiama ufficio, anche se assomiglia ad un archivio mal organizzato. Ci sono fogli volanti sparsi ovunque sulla scrivania di noce scuro, per non parlare dei fascicoli e dei dossier sparsi senza un apparente ordine logico sulla libreria e sul pavimento. Anche il piccolo divano a due posti in pelle nera presente nella stanza è completamente ricoperto di documenti.

Dean: "scusa per il caos"

Io: "niente a cui non sia abituato. La tua camera a casa è di gran lunga messa peggio"

Dean: "già... in questi mesi abbiamo avuto parecchio da fare. Al Raduno degli Alfa è stata davvero grande e questo è il risultato"

Io: "sì, anche noi guerrieri abbiamo avuto molte cose a cui pensare, tra la spedizione per scacciare le canaglie e i viaggi di Aaron con il marchio. Grazie a lei il nostro branco è diventato uno dei più influenti di tutto il continente nel giro di pochi mesi. E questo porta molti documenti da visionare e archiviare"

Dean: "è davvero una donna grandiosa"

Io: "nessuno può darti torto, fratello. Ma che ne dici di raccontarmi della vostra corsa? I vostri lupi vi hanno aiutato a chiarire?"

Il sorriso di Dean si allarga sul suo volto, ma non dice una parola. Invece si avvicina alla scrivania e si china verso uno dei cassetti più bassi. Lo apre e tira fuori una bottiglia di bourbon invecchiato trent'anni e due bicchieri di cristallo. Si avvicina al divano dove io mi sono già accomodato e si siede vicino a me, porgendomi uno dei bicchieri già riempiti di liquido ambrato.

Io: "da quando tieni del whisky nel tuo ufficio?"

Dean: "questa bottiglia me l'ha regalata Lucien tanto tempo fa. Ero andato nel suo branco con Everett per delle questioni politiche e ne avevo approfittato per fare un altro tentativo e cercare la mia compagna. Ovviamente senza successo. Lucien mi incontrò mentre vagavo per il suo villaggio triste e sconsolato e mi offrì da bere. Dopo quasi due ore di chiacchiere, mi regalò una bottiglia della sua collezione, facendomi promettere che l'avrei aperta per un'occasione speciale. Ed è giunto finalmente il momento di aprirla e gustarla"

Io: "vuoi dire che..."

Dean si volta verso di me con un sorriso immenso che adorna il suo viso, un sorriso che non vedevo da decenni. Addirittura, da prima che i Guerrieri di Elio lo catturassero. Non mi serve altro per capire che la LORO corsa in pelliccia ha dato i suoi frutti.

Dean: "sì Sammy. Io e Julie siamo compagni predestinati"

Non posso fare a meno di trascinare il mio fratellone in un abbraccio fraterno. Dean ricambia, mentre una lacrima sfugge al mio controllo e scende sulla mia guancia. Non mi capita mai di piangere, l'ultima volta che è successo è stato al funerale di mia madre, ma vedere mio fratello finalmente felice fa sciogliere il mio cuore da soldato. Dopo quello che ha passato con i cacciatori e la sua estenuante ricerca, si merita un lieto fine.

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora