Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametista

CAPITOLO 25. JULIE

Quando arriviamo nella città dove si trova l'hotel, rimango completamente sbalordita. Siamo solo ai confini per ora, ma posso vedere i grattacieli del centro che svettano verso le nuvole; strade brulicanti di persone impegnate nelle loro vite frenetiche e ignari che lupi mannari da tutto il continente si stiano radunando nella loro periferia.

L'hotel dove ci riuniremo è un edificio di almeno 15 piani, molto simile ad un antico palazzo del Rinascimento, color bianco antico e il tetto piatto, con colonne sui balconi e una scalinata all'ingresso. Alzando lo sguardo, riesco ad intravedere molte vetrate colorate che rappresentano momenti dell'antica arte della caccia a cavallo inglese, animali selvatici impegnati in inseguimenti e altri momenti della loro vita... senza contare l'immensa foresta che si espande sul retro dell'edificio. In poche parole, il posto è letteralmente sbalorditivo. Immagino che il fitto bosco sia uno dei motivi per cui il Raduno viene sempre svolto in questo luogo.

Dean parcheggia il nostro suv nell'ampio spazio davanti all'edificio e, appena scendo, vengo investita da una moltitudine di odori nuovi: la foresta sconosciuta; l'enorme quantità di gas di scarico della città vicina; tutti i lupi nei dintorni e molti altri che non riesco a riconoscere. Sono talmente tanti che comincia a girarmi la testa. Mi appoggio alla macchina per riprendere equilibrio e cercare di concentrarmi su qualcosa di familiare e, come un faro nella notte, Dean arriva al mio fianco. Il suo profumo di cedro e menta piperita mi avvolge, dandomi sollievo e permettendomi di lasciare da parte tutti gli altri odori che sento al momento.

Dean: "ehi, che ti succede?"

Io: "troppi odori che non conosco... mi serve solo un momento"

Dean: "sicura? Non sarebbe meglio tornare in macchina?"

Io: "no, non serve, ma stammi vicino. Se mi concentro sul tuo odore familiare, dovrei sentirmi meglio e abituarmi al resto nel mentre"

Dean: "certo, tutto quello che ti serve, ma, essendo un Beta ad un raduno di Alfa, dovrò stare leggermente dietro di te per rispettare la gerarchia di comando"

Io: "va bene, ma... dammi solo un altro paio di secondi... mi sento già meglio"

Mentre inalo il suo profumo facendo respiri profondi, incrocio lo sguardo di Dean e noto una forte preoccupazione nei suoi occhi. Non è la solita inquietudine per la sicurezza del proprio Alfa, è... più profonda, più intima. Un altro brivido percorre la mia spina dorsale e non riesco a distogliere gli occhi dai suoi.

???: "EHI! RAGAZZINA!"

Esco dall'ennesima trance in cui sono caduta e mi volto in direzione della voce: Lucien è all'ingresso dell'hotel e mi sta salutando, agitandosi e sorridendo come un bambino. Al suo fianco, una bellissima donna con un sorriso solare e genuino sul volto, anche se molto più seria e introversa rispetto al suo compagno. Ha la pelle di porcellana, gli occhi color cioccolato e una lunga chioma bionda e folta. Ha le ciocche laterali legate dietro la testa in un piccolo codino; un'acconciatura semplice, ma che le dona un'aria autorevole e austera. Rispetto all'abbigliamento stravagante di Lucien, indossa una gonna a tubino nera, una camicia bianca e uno scialle grigio chiaro come i suoi decolté classici. Immagino che il detto "gli opposti si attraggono" sia vero.

Saluto a mia volta Lucien e cominciamo ad avvicinarci a loro. Cerco di non dare a vedere la leggera vertigine che ancora sento. Devo dare l'impressione giusta, ma per fortuna l'odore di Dean mi sta aiutando molto.

Io: "ciao Lucien. È bello rivederti"

Lucien: "anche per me, ragazzina. Beta Dean... lasciate che vi presenti la mia compagna e Luna del Branco dell'Eclissi d'Argento: Penelope Stone"

Penelope: "dai Lucien, nessuno mi chiama con il mio nome completo. Sono solo Penny"

Non sposso fare a meno di sorridere per la tenerezza della scena: Lucien e Penny sono adorabili.