Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametista

CAPITOLO 20. JULIE

Per abitudine, mi sveglio sempre alle sei del mattino per una corsetta veloce, in modo che la mia lupa sia tranquilla fino a quando i miei doveri della giornata non sono finiti. Poi la sera vado a correre di nuovo per scaricare lo stress accumulato. Essendo una lupa dominante, e ora anche Alfa, è molto esuberante e per evitare che diventi ingestibile ha bisogno di uscire parecchio per scaricare la tensione.

Oggi, però, decido di svegliarmi prima per correre più a lungo. Non so come potrebbe reagire all'incontro con un suo pari, ma non vorrei che mandasse tutto all'aria perché è mezza pazza.

Rientro nella casa del branco indossando la vestaglia che avevo addosso prima di trasformarmi e mi avvio verso la mia stanza. A quest'ora del mattino, l'edificio è quasi vuoto a parte i cuochi e gli Omega, intenti a preparare la colazione per chi vive qui e il banchetto di questa sera dopo l'incontro tra me e Alfa Lucien. Sempre che tutto vada bene.

Mentre salgo verso il mio piano, incontro Dean che scende verso la sala da pranzo. Ultimamente sta dormendo spesso nella sua stanza alla casa del branco, anche se ha sempre vissuto con suo padre e Sam in un piccolo cottage in periferia.

Dean: "buongiorno mia Alfa. Torni dalla corsa?"

Io: "sì Dean, hai indovinato. Faccio una doccia e ti raggiungo a colazione, d'accordo?"

Dean: "ti tengo un piatto carico da parte. Sarai anche una piccola lupa, ma mangi quanto un reggimento"

Io: "per forza. Gestire tutto il testosterone da cui sono circondata mette un grande appetito"

Il mio Beta scoppia a ridere mentre continua a scendere le scale e io a salire verso il mio piano. L'incontro con Lucien è in tarda mattinata, ma decido lo stesso di indossare gli abiti formali per evitare cambiarmi di nuovo e di perdere tempo più tardi. Mi infilo sotto la doccia e mi lavo alla velocità della luce, prima di infilarmi nella cabina armadio. Guardo tutti i bellissimi tailleur che sono appesi alle grucce, ma non so da dove cominciare. Mi serve l'aiuto di Sienna.

Io: "Sienna, sei impegnata al momento?"

Sienna: "mmm... Julie sono le 7.30 del mattino. Secondo te sono così pazza da prendere impegni così presto?"

Ops probabilmente l'ho svegliata.

Io: "scusa tesoro ma devo incontrare Alfa Lucien e non ho la minima idea di come conciarmi"

Il collegamento mentale rimane silenzioso per qualche secondo, poi ricevo una risposta.

Sienna: "dammi dieci minuti, stronzetta"

Io: "sei la migliore"

Chiudo il collegamento e torno in bagno per finire di asciugare i miei capelli candidi. Devo fare in fretta. Se Sienna dice dieci minuti, sono dieci minuti.

Infatti, quasi spaccando il secondo e la porta della mia stanza, la guaritrice capo piomba come un uragano nei miei appartamenti.

Sienna: "buongiorno stronzetta! Fatti da parte e lascia fare all'esperta"

Sorrido e mi lascio trascinare davanti al vanity, mentre Sienna devasta la mia cabina armadio peggio di un tifone.

Ne esce con sei o sette completi appesi al braccio e li lancia sul letto, poi comincia ad acconciarmi i capelli mentre chiacchieriamo.

Sienna: "allora, chi è che incontri? Lo sai che sono rincoglionita appena sveglia"

Io: "Alfa Lucien Blackwolf, del Branco dell'Eclissi d'Argento"

Sienna: "ahh, lui. Ti hanno detto che è parecchio eccentrico?"

Io: "lo conosci?"

Sienna: "l'ho incrociato un paio di volte quando era insieme a Everett. È un bravo leader, di buon cuore. È solo... parecchio strano"