CAPITOLO 43. DEAN

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Usciamo all'esterno della casa del branco e subito il mio lupo spinge per venire fuori. Cerco di tenerlo ancora per qualche minuto, giusto il tempo di lasciare a Julie un momento per rilassarsi. È tesa e nervosa, anche se cerca in ogni modo di nasconderlo, ma non posso darle torto. Non ho bisogno di usare il legame per sapere quanto sia confusa e agitata. E poi, da ciò che ha detto prima, probabilmente ha capito cosa mi sta succedendo. Ma la cosa più sorprendente è che anche lei percepisce questa attrazione tra di noi, vista la reazione nel suo ufficio questo pomeriggio.

Che anche lei sia arrivata alla mia stessa conclusione? Potrebbe aver cominciato a sentire qualcosa? Crede anche lei che potremmo essere predestinati?

Inspiro profondamente, poi tocco la spalla della mia piccola lupa, risvegliandola dai suoi pensieri.

Io: "sei pronta? Ci... trasformiamo?"

Julie: "sì, stavo solo... godendomi il silenzio della notte"

Le sorrido, mentre comincio a togliermi la giacca dell'abito e a sbottonarmi la camicia. Me la sfilo senza preoccuparmi di nascondere le mie cicatrici. Se dovrò parlarle del mio passato, tanto vale che veda come sono ridotto. Sento il suo sguardo studiarmi e giurerei di averla sentita sospirare di tristezza.

Io: "già... ti parlerò anche di queste... se vorrai sentire questa storia il giorno del tuo compleanno"

Julie: "mi piacerebbe davvero ascoltarla, ma voglio ricordarti che non sei costretto a dirmi nulla"

Io: "voglio farlo piccola lupa. Davvero. E poi, se questa corsa confermerà ciò che credo... è giusto che tu lo sappia"

Lei annuisce. Non fa domande sulla mia affermazione e ciò avvalora ulteriormente la mia teoria. Anche lei comincia a togliersi il magnifico abito che indossa, rivelando il suo corpo sublime alla luce della luna. Non prova vergogna a mostrarsi davanti a me senza veli, anche se per noi lupi mannari è più che normale. Ma il fatto che sembri così naturale e a suo agio con me mentre si spoglia mi rende molto felice. Come a supportare il mio pensiero, un basso ringhio di apprezzamento rimbomba nel mio petto. Questo suono la fa arrossire, ma so che non è l'imbarazzo a colorare le sue guance. In questo momento si sente bellissima.

Finisco di togliermi gli ultimi indumenti, aspettando che anche lei sia completamente nuda. La brezza leggera che soffia mi accarezza dolcemente la pelle, causandomi una lieve pelle d'oca, ma non ci faccio caso talmente sono incantato dalla bellezza della mia lupacchiotta.

La luna illumina la sua pelle di porcellana, facendola risplendere e il leggero soffio di vento fa ondeggiare la sua chioma bianca. Le ciocche brillano argentee grazie alla luce lunare. Dea... fa che sia lei la mia compagna predestinata.

Io: "pronta?"

Julie: "sì, sono pronta... tu?"

Io: "più di così non lo sarò mai"

Lei si volta e guarda verso la foresta, prima di cadere a quattro zampe e iniziare la trasformazione. La osservo mentre assume la forma della sua candida lupa e ne rimango estasiato. Impiega solo un paio di secondi a mutare, con movimenti fluidi e armoniosi e nel completo silenzio. Non un singolo schiocco delle ossa che si rompono, rumori di muscoli o tendini che cambiano posizione. In un battito di ciglia, passa da una bellissima giovane donna ad una magnifica lupa Alfa.

L'animale scuote il pelo e si volta verso di me scoprendo le zanne, ringhiando in modo tranquillo come per salutarmi. La sua coda ondeggia elegantemente da un lato all'altro, è felice di essere uscita dalla mente di Julie e poter andare a correre. Si avvicina a me con passo felpato, guardandomi dritto negli occhi con i suoi, bellissimi e del colore dell'ametista.

Non riesco a trattenermi. Alzo la mano e affondo le dita nella pelliccia bianca e soffice del suo collo, accarezzandola dolcemente.

La risposta della lupa mi scalda il cuore. Chiude gli occhi e si appoggia contro la mia mano, facendo le fusa. Tramite il legame, sento un'ondata di felicità e affetto che vanno a sommarsi all'amore che provo per lei e che ancora non posso rivelarle.

Perché è così: io la amo.

E doverglielo tenere nascosto per tutto questo tempo è stato straziante. Poterglielo dire, e anche il giorno del suo compleanno, sarà una liberazione.

Passo qualche secondo a sfiorare il suo manto candido e ad ascoltare i suoi brontolii di piacere, poi lei riapre gli occhi e si allontana con riluttanza dal mio tocco. Fa un paio di passi indietro e si siede sull'erba umida, aspettando che anche io muti nella mia forma di lupo. Mantengo il contatto visivo, mentre anche io cado a quattro zampe e inizio a trasformarmi. Ci metto uno o due secondi in più rispetto a Julie e non sono altrettanto silenzioso, ma ho il pieno controllo della mutazione. Non è forzata, il mio lupo è solamente molto emozionato. La pelliccia ricopre il mio corpo, il mio viso diventa un muso e anche io sono trasformato.

Julie si solleva e torna a voltarsi verso la foresta, lanciandomi un'occhiata di sfida prima di lanciarsi di corsa tra gli alberi. È tipico delle femmine farsi inseguire, ma a noi maschi piace da impazzire.

La seguo a ruota, rimanendo dietro di lei e tallonandola, anche se non ho molta scelta. La piccola lupa è davvero rapida. Infatti, non riesco a reggere il suo passo e mi stacca, sparendo tra gli alberi in men che non si dica. Continuo a seguire la sua scia, che mi porta fino ad un ruscello. La ragazza è furba: è entrata nell'acqua per cancellare le sue tracce, ma non sa con chi ha a che fare. Anche io me la cavo bene nel seguire le piste. Porto il muso a terra e annuso insistentemente, costeggiando il piccolo corso d'acqua per qualche metro, trovandola dopo qualche minuto.

Torno a seguire le sue tracce fino in cima ad una collina e superandola, saltando un tronco caduto sulla strada e proseguendo come un razzo nella foresta. Spingo i muscoli al limite per cercare di raggiungere la piccola lupa, anche se sarà un'impresa ardua.

Per cercare di localizzarla, lancio un ululato in corsa. Ricevo una risposta e mi catapulto in quella direzione, correndo come non avevo mai fatto in tutta la mia vita; sento l'adrenalina per l'inseguimento scorrere nelle mie vene mentre sfreccio tra gli alberi.

Dall'odore della sua pista riesco a sentire che mi sto avvicinando e, all'idea di aver quasi raggiunto la mia potenziale compagna, il mio lupo accelera ancora per arrivare da lei il prima possibile.

Alla fine, intravedo la sua pelliccia bianca che sfreccia alla mia destra e viro in quella direzione, tornando a inseguirla, mentre il mio lupo ringhia felice insieme alla piccola lupa.

Le mordicchio le caviglie ogni volta che posso e schiocco le mascelle felice. Sento lei ringhiare allegra ed emettere un paio di latrati, prima di virare bruscamente verso destra. Come durante la nostra prima corsa, perdo aderenza con le zampe per eseguire la curva troppo stretta e sbatto leggermente contro un albero. Uggiolo per il fastidio, ma non demordo.

Davanti a me, Julie emette un suono divertito per il mio sbandamento mentre continua imperterrita per la sua strada. In altre circostanze, mi sarei solo imbarazzato, ma stasera... il suo scherno scatena nel mio lupo un agonismo che non avevo mai provato, così accelero il passo arrivando molto vicino a lei. Talmente vicino che la affianco e riesco a spingerla con un lieve colpo all'anca.

Lei cade sull'erba morbida, con la lingua a penzoloni e la pelliccia leggermente impolverata in netto contrasto con il terreno scuro. Nonostante la sua lupa sia dominante, in questo momento non sembra a disagio con il ventre scoperto. Infatti, non tenta di alzarsi per rimettersi in posizione di vantaggio. E come se... stesse aspettando una mia mossa. Così lascio tutto nelle zampe del mio lupo.

Mi posiziono sopra di lei, circondandola con le zampe e abbassando il muso al livello del suo. La guardo dritto negli occhi per sondare il suo stato d'animo, poi abbasso il naso sul suo collo e inspiro a fondo, mentre lei fa lo stesso. Quel che sento non mi lascia più alcun dubbio: il suo profumo di vaniglia e rosa selvatica è più forte che mai e il mio lupo ne diventa immediatamente dipendente. Non vorrei mai più togliere il muso dal suo collo. Ma oltre al suo profumo idilliaco sento... l'odore della sua eccitazione che si sta diffondendo nell'aria. Questo capita in una sola occasione tra due lupi. Non ho più dubbi ora.

Julie è la mia compagna predestinata.

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora