CAPITOLO 14. JULIE

8 2 0
                                    

Mi sveglio in un luogo diverso dalla foresta delle terre del branco, è una vasta prateria argentata che sembra non avere confini. I fili d'erba ondeggiano nella brezza serale, rendendo la vista molto rilassante. La luna è alta nel firmamento e illumina come il sole tutto ciò che mi circonda, donando al cielo stellato una sfumatura viola scuro.

Cammino in questo placido mare d'erba accarezzando i fili con le mani al mio passaggio, lasciando che mi facciano il solletico ai palmi. Mi accorgo anche di essere scalza e di indossare un vestito bianco che non mi appartiene, ma che mi fascia perfettamente il corpo e abbraccia le mie curve come se fosse stato confezionato su misura per me. È un abito lungo con uno spacco sul lato destro della gonna, che cade fino ai piedi e ondeggia nella leggera brezza. Ha uno scollo a v molto profondo, spalline sottili e un corsetto che si chiude sulla schiena con un nastro argentato. È molto carino, anche se non rispecchia propriamente il mio stile. Sono una guerriera, non una femmina frivola.

???: "ciao bambina mia"

Sobbalzo, uscendo dalla spirale dei miei pensieri e mi volto verso la voce e rimango estasiata. Al mio fianco vedo una bellissima donna, è alta e minuta, ma trasuda potere e carisma. La brezza agita lievemente i suoi lunghi capelli argentei e la sua veste a taglio greco bianca. Quando incontro i suoi occhi, vedo il loro bellissimo colore viola acceso, come gli occhi dei nostri Alfa.

Io: "chi sei?"

???: "sono Selene, la Dea della Luna. Sono la madre di tutti i lupi mannari"

Alla sua rivelazione, spalanco gli occhi per lo stupore e cado in ginocchio in segno di rispetto e sottomissione.

Io: "mia Dea. È un vero onore incontrarvi"

Selene: "tirati su, bambina mia. Avevo bisogno di parlarti"

Annuisco e seguo la divinità, che comincia a passeggiare in questa vasta pianura.

Selene: "sai perché sono la madre della vostra specie?"

Io: "a scuola ci avevano narrato la vostra storia, anche se l'hanno definita leggenda. La vostra dimora è nella Luna e, in una notte di luna piena, siete scesa sulla terra per goderne dei paesaggi e della natura, ma la solitudine era insopportabile. Ad alleviarla è stato un lupo bianco che è venuto a farvi visita e compagnia. Come ricompensa gli avete donato forma umana e una compagna, in modo che nessuno di noi provasse la solitudine che avete sentito voi. Sono stati i primi della nostra specie e ancora oggi vi rendiamo grazie per la vostra benevolenza"

Selene: "esatto, bambina. Quella coppia di lupi sono stati i primi lupi mannari e la prima coppia Alfa del Branco del Manto di Neve. Per questo gli Alfa che scelgo per voi hanno il vello immacolato e gli occhi di ametista. Sono felice che la tua fede in me non abbia mai vacillato, Julie"

Io: "siete la mia Dea, non potrei mai voltarvi le spalle"

Selene: "vorrei che anche Zagan fosse devoto come te, ma lui mi ha rinnegata tanto tempo fa. Per questo non ho potuto sceglierlo come nuovo leader. La sua anima è perduta, troppo macchiata per potervi guidare alla prosperità"

Annuisco non sapendo cosa rispondere. Sono d'accordo con lei però. Zagan sarebbe stato la rovina del branco.

Passeggiamo ancora per qualche minuto immerse nel silenzio, prima che la Dea della Luna lo rompa con il suo tono solenne.

Selene: "bambina mia, sono qui per avvertirti. Le tue battaglie sono appena cominciate; dovrai farti strada con le unghie e con i denti in questo mondo"

Io: "cosa intendete, mia Dea?"

Selene: "Si tratta di Zagan. Ha rinunciato a me da troppo tempo. Non posso più raggiungerlo per riportarlo sulla retta via e cancellare i crimini che ha commesso. Dovrai fermarlo tu per me. Non importa chi si metterà sulla tua strada"

Io: "ma... mia Dea, io sono solo una guerriera del branco. Devo obbedire agli ordini del mio Alfa. Non posso andare contro di lui"

Selene, appena pronuncio queste parole, assume unaria triste e sconsolata, anche se dura per poco più di un secondo. Poi continua.

Selene: "mia cara, c'è una parte della leggenda che è stata dimenticata. Il primo lupo che è arrivato al mio cospetto la notte che sono scesa sulla terra non era un maschio, ma una femmina. Fu lei la prima Alfa del vostro branco, anche se nessuno lo rammenta e continuano nella loro convinzione che il ruolo del comando sia puramente maschile. Per quanto riguarda te, ti ho resa forte per un motivo preciso. È giunto il momento che tu prenda il posto che ti spetta nel Branco del Manto di Neve, come diretta discendente della vostra prima Alfa"

Io: "cosa volete dire? Non capisco... io faccio parte dei guerrieri"

Selene: "perché ho scelto di parlarti della mia discesa sulla terra, bambina mia?"

Io: "non saprei, mia Dea. Per dirmi di credere in me?"

Selene mi guarda con amore e una piccola scintilla di calore sboccia nel mio petto. In sua presenza è facile sentirsi al sicuro. Dopotutto, è la nostra creatrice.

Selene: "ora devi andare mia cara. Il mio tempo è scaduto e il tuo branco ha bisogno di te, ora più che mai"

Io: "mia Dea..."

Mi volto verso Selene, ma la sua figura eterea comincia a scomparire insieme a questo bellissimo posto, dissipandosi davanti ai miei occhi fino a quando l'unica cosa che riesco a vedere è l'oscurità.

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora