CAPITOLO 53. JULIE

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Appena Dean esce dalla stanza, mi porto una mano al petto e lascio uscire le lacrime che ho faticosamente trattenuto da che mi sono svegliata. Non volevo piangere davanti a Dean e farlo preoccupare ulteriormente per il mio stato. Sono stata in coma per due settimane e, se si fosse accorto che stavo male, non sarebbe mai andato da Garrett. Lui ha più bisogno di Dean in questo momento.

Cerco di respirare lentamente per provare ad alleggerire il macigno che sento sul petto, ma i miei tentativi sono inutili. Devo chiamare Sienna.

Io: "Sienna, sei in clinica?"

Sienna: "ehi stronzetta! Ti sei svegliata! Te la sei presa comoda"

Io: "Sienna ti prego... ho bisogno di aiuto"

Sienna chiude il collegamento mentale con me e, nel giro di pochi secondi, irrompe nella mia stanza.

Sienna: "cos'hai? Quali sono i sintomi?"

Io: "il petto... fa male..."

Sienna afferra lo stetoscopio e lo posa sul mio petto, auscultando il mio battito e spostandolo in vari punti per capire quale sia il problema. Io non riesco a smettere di agitarmi per l'acutezza del dolore.

Sienna: "il cuore e i polmoni sono a posto. Senti come se ci fosse un peso sul torace? Hai anche mal di testa?"

Io: "sì... ma non è quello il problema. È il petto che sembra che debba implodere da un momento all'altro"

Sienna: "ok, dammi un momento. Torno subito"

Esce come un fulmine dalla stanza per poi tornare rapidamente, reggendo un flacone di pillole e un bicchiere d'acqua. Me ne porge un paio e io le butto giù senza fare domande con l'aiuto dell'acqua. Immediatamente, l'agonia si attenua diventando sopportabile e posso tornare a respirare normalmente. Sienna mi aiuta a distendermi di nuovo sul letto, aggiungendo un cuscino e sistemando i tubi collegati al mio braccio. Devo averli accidentalmente annodati mentre mi agitavo per la pressione sul petto.

Sienna: "va meglio? Quanto dolore senti da uno a dieci?"

Io: "penso a tre, forse due... ma cosa mi sta succedendo?"

Sienna: "non è niente di grave. È solo il legame di branco che si è spezzato. La tua lupa lo ha bloccato mentre eri in coma, in modo da poterti rimettere in carreggiata al più presto. Per come ti hanno ridotta Zagan e le canaglie, avresti dovuto impiegare più tempo per risvegliarti. Così la tua metà animale ha fatto in modo di bloccare il dolore per riuscire a guarirti decentemente. Ora stai recuperando, percependo tutto quello che avresti sentito nel momento in cui il legame di branco è stato reciso. Se poi contiamo che il lupo Alfa è colui che soffre di più per la morte di un componente del branco, tutta la tua agonia è più che giustificata. Passerà tra qualche giorno, non preoccuparti"

Io: "sì, potrebbe essere. Comunque, cosa mi hai dato? Quelle pillole sono miracolose"

Sienna: "ah quelle? Sono una mia invenzione. È un concentrato di erbe dalle proprietà rilassanti e antidolorifiche, mescolate con un pizzico di ibuprofene. Artiglio del diavolo e corteccia di salice per il dolore; melissa, camomilla, lavanda, biancospino, e tantissima valeriana per rilassare la mente e il corpo. In questi brutti momenti sono molto utili, soprattutto per chi era molto vicino al lupo scomparso. Ne ho date un paio anche a Dean quando si è svegliato. E ho quasi esaurito le mie scorte per darle ad ogni lupo del branco. La morte di Sam ci ha sconvolti tutti nel profondo, non oso immaginare cosa stai passando tu"

Io: "credimi, non credo di aver mai provato un dolore così intenso"

Sienna: "immagino stronzetta. Comunque, tieni pure il flacone delle pillole. Prendile un paio di volte al giorno, possibilmente la mattina e la sera, ma anche se dovessi averne particolarmente bisogno. Dovrebbero aiutarti a superare questo momento attenuando il dolore abbastanza da permetterti di lavorare tranquillamente. In qualche giorno dovresti stare bene in ogni caso. Ora fammi controllare il resto delle tue ferite. Se sono tutte rimarginate, domani ti dimetto. Mi sei rimasta tra i piedi un po' troppo a lungo"

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora