CAPITOLO 38. JULIE

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Mi sveglio perfettamente riposata dopo questa lunga notte di sonno senza sogni. Allungo le braccia verso l'alto, sbadigliando rumorosamente e guardando stupita l'ora: sono quasi le dieci del mattino. Era da molti anni che non dormivo così a lungo, ma mi è servito. Ho ricaricato le batterie come si deve e ora sono pronta a tornare dal mio branco.

Chissà come se l'è cavata Sam in questi giorni, ma se non ho ricevuto nessuna comunicazione, nemmeno da Aaron che è un ottimo osservatore, tutto quanto deve essere nella norma. Non che ne sia sorpresa. Sam è un fantastico Gamma e un grande guerriero, il branco è perfettamente al sicuro nelle sue mani.

Comunque, mi manca da morire la mia famiglia e anche Sienna. Prima di partire ho fatto una cena molto divertente con i miei genitori e mio fratello, ma io e la mia migliore amica non abbiamo avuto modo di passare del tempo insieme prima della partenza. In conclusione, urge una serata tra ragazze, e al più presto.

Mi alzo dal letto ed entro nel bagno per farmi una doccia veloce, poi indosso i vestiti che avevo durante il viaggio d'andata. L'hotel ha un servizio di lavanderia, per cui i miei indumenti sono freschi di bucato e profumano di ammorbidente alla brezza marina.

Una volta sistemati i capelli in una coda di cavallo morbida, esco dalla mia stanza e mi accomodo su uno dei divani del salotto; ordino la colazione con il servizio in camera e aspetto che Dean si svegli.

Ieri sera l'ho sentito uscire subito dopo che ho chiuso la porta alle mie spalle e tornare dopo più di quattro ore. Immaginavo che avesse bisogno di una corsa, dato che in questi giorni non ha mai liberato il suo lupo. Per non parlare dell'odore umido della foresta che aleggia ancora nell'aria. L'unica cosa strana è che la corsa sia durata così a lungo.

In ogni caso, quando si sveglierà avrà una fame nera. Con questo presupposto, ordino una mega colazione per entrambi: uova; bacon croccante; prosciutto cotto e crudo; pane; formaggi freschi e stagionati; ciambelle; pancakes; cupcakes; muffin; delle fette di torta alla crema e al cioccolato; caffè forte e tè nero.

Data la quantità di cibo che ho richiesto, per il mio ordine ci vorrà almeno un'ora, ma non è un problema. Dean non si sveglierà tanto presto, probabilmente si alzerà non appena il profumo delle vivande invaderà l'ambiente.

Mentre mi godo il silenzio della suite leggendo uno dei libri che mi sono portata, un leggero bussare attira la mia attenzione. Vado ad aprire la porta e, davanti a me, compare una testa di cervo bianco appesa ad una cornice d'ebano. La vista mi prende alla sprovvista e sobbalzo all'indietro, mentre la mia lupa si mette sull'attenti e in posizione di difesa nella mia mente. Sono pronta ad attaccare, quando una voce fin troppo familiare arriva alle mie orecchie e mi fa distendere i nervi.

Lucien: "buongiorno ragazzina! Guarda cosa ti ho portato!"

Lucien entra nel salottino e appoggia il trofeo su uno dei divani, mentre lui si siede accanto alla testa impagliata. Guardo il mio premio sognante: il tassidermista ha fatto un ottimo lavoro, sembra quasi vivo.

Lucien: "bello, vero? In tuo onore gli hanno messo gli occhi viola, proprio come i tuoi"

Io: "sì è davvero fantastico. Farà un figurone nell'ingresso della casa del branco insieme a quelli che hanno vinto la Grande Caccia prima di me"

Lucien: "lo penso anche io. Ma guarda bene la targa: quella è stata un'idea mia"

Concentro lo sguardo sulle lettere incise sulla targa dorata e noto che recitano "vincitrice della Grande Caccia Julie Blake, la Cacciatrice"

Io: "la Cacciatrice?"

Lucien: "ho sentito alcuni Alfa chiamarti così in questi giorni. Il tuo nuovo soprannome ha preso piede in fretta e ho suggerito di aggiungerlo accanto al tuo nome. Trovo che ti doni parecchio, ma per me rimarrai sempre ragazzina"

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora