CAPITOLO 36. JULIE

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Torniamo nella suite e ognuno nella propria stanza per prepararci alla serata. Tiro fuori il vestito argentato dal portabiti e le scarpe dalla borsa, osservandoli per un po' prima di infilarmi sotto la doccia. Dopo quel bagno rilassante sono in vena di coccolarmi, così mi faccio un impacco nutriente ai capelli e idrato la mia pelle con una crema al profumo di rosa selvatica.

Mentre mi prendo cura del mio corpo, non riesco a non pensare a questo paio d'ore passate con Dean. Le sue affermazioni criptiche mi hanno resa più curiosa che mai, ma allo stesso tempo sento anche molta tristezza per lui.

Nel branco non gira nessuna voce sulla sua vita; tuttavia, non credo che qualcuno abbia mai visto come è conciato il suo corpo o la curiosità da lupo avrebbe preso il sopravvento. Può anche darsi che lui le abbia giustificate come conseguenza di una lotta andata a finire male. In ogni caso, pensando a quelle cicatrici mi si stringe il cuore. Chi può avergli fatto una cosa simile? Come si può fare del male a una persona così buona?

Anche un altro pensiero assilla la mia mente mentre continuo ad agghindarmi: cosa succede a Dean e cosa c'entro io? Tramite il legame non percepisco molto, se non quando lui prova emozioni forti o quando è così concentrato sui suoi pensieri da non mantenere troppo controllo sul legame che condividiamo.

D'altro canto, lui sembra avere una sensibilità molto più alta rispetto a me nel percepire le mie emozioni, o forse sono solo io che non chiudo a sufficienza il collegamento. La mia posizione nel branco mi porta a dover prestare attenzione a molti segnali esterni. Dean, essendo il Beta e il mio secondo in comando, è più predisposto a dare attenzione ai miei stati d'animo. Lui è sempre stato molto attento e protettivo nei miei confronti, ma lo sta diventando sempre di più.

Per non parlare di come ha sfidato Micah per difendere il mio onore. Con ragione, certo, ma di norma il Beta rimane indietro a guardare le spalle all'Alfa, senza farsi coinvolgere più di tanto nelle dispute, a meno che non sia strettamente necessario.

Invece lui... è molto apprensivo con me, come se... oh mia Dea...

Un lieve bussare alla porta mi risveglia dal mio viaggio mentale, scuotendomi e facendomi rendere conto che devo finire di aggiustarmi il vestito e chiudere il corsetto.

Io: "sono un po' in ritardo Dean!"

Dean: "tutto bene piccola lupa? Sento che sei preoccupata"

Io: "niente di grave, solo pensieri vaganti. Chiudo il corsetto e sono pronta"

Dean: "d'accordo, ti aspetto qui"

Finisco con l'abito e indosso le scarpe, prima di uscire dalla stanza e raggiungere Dean nel salotto.

Appena poso gli occhi su di lui rimango imbambolata. Smoking nero, camicia nera, cravatta argentata come il colore del mio abito e scarpe nere e lucide. Capelli pettinati all'indietro con un ciuffo ribelle che ricade sulla fronte. La mandibola ha una leggera ricrescita di barba, che rende il suo viso più mascolino e sexy.

Sì, l'ho pensato davvero e non mi era mai capitato.

Anche lui sembra non riuscire a distogliere gli occhi da me e, a quanto pare, anche il suo lupo si sta godendo lo spettacolo. I suoi occhi brillano come smeraldi e ringhia di apprezzamento alla vista. Da parte sua, la mia lupa sta saltando in cerchio, scodinzolando come una pazza. Come se non bastasse, quando sul viso di Dean spunta un sorriso radioso, la bestia mezza pazza nella mia testa si mette a pancia all'aria, lingua a penzoloni e coda in continuo movimento. Non si è mai comportata così con un maschio prima d'ora, ma facendo due più due con i pensieri di prima...

Dean: "sei... sei bellissima piccola lupa"

Io: "ti ringrazio... anche tu stai molto bene"

Dean mi sorride e poi i porge il gomito, che afferro con un po' troppo entusiasmo, prima di uscire dalla suite per raggiungere la sala dove si terrà la cena di commiato.

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora