CAPITOLO 32. JULIE

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La luce dell'alba filtra dalla finestra della mia camera d'albergo, svegliandomi dolcemente. Mi sollevo e allungo le braccia verso l'alto, stiracchiandomi e sbadigliando. La serata passata alla SPA ha fatto miracoli per il mio corpo e lo stress accumulato. In più, tutta la stanchezza per il viaggio e la Grande Caccia è completamente sparita, rendendomi pronta per la prima giornata di riunioni con gli Alfa.

Non sono molto entusiasta di passare gran parte della giornata ad ascoltare dei maschi darmi dell'incompetente solo perché sono una femmina, o sentirli vantarsi della gestione del loro branco come se gli altri leader fossero dei buoni a nulla.

Entro nel bagno per una doccia veloce, osservando di sfuggita la cicatrice sul fianco, poi indosso il tailleur a pantalone blu reale con la camicia rame e i decolté blu con tacco a stiletto in pelle scamosciata. Torno in bagno per acconciarmi i capelli e truccarmi. Opto per un trucco leggero: eyeliner sottile; mascara nero; rossetto nude lucido e un fard roseo sugli zigomi. Guardo le onde fluide dei miei capelli e decido di lasciarli sciolti, sistemandomi un paio di forcine sulla tempia destra per tenere le ciocche dietro le spalle su questo lato e mantenere la riga per tutta la giornata.

Soddisfatta del mio aspetto, mi dirigo verso il salotto della suite per incontrarmi con Dean e discutere velocemente dei punti da portare all'attenzione degli altri Alfa, sempre che mi ascoltino. Ieri sera ho parlato con alcuni di loro e i più giovani erano molto più propensi a sentire ciò che avevo da dire e a parlare con me, mentre quelli più anziani mi hanno semplicemente evitata. Erano più occupati a guardarmi dall'alto in basso e a sussurrare tra loro. Non so se volevano che io sentissi di proposito o se sono stati solo degli sconsiderati, fatto sta che ho sentito ogni loro parola velenosa.

Per loro sono un'impostora, una lupa che ha ottenuto il potere perché conoscevo le persone giuste, ma soprattutto perché ho aperto le gambe con le persone giuste. Questo sono per loro: una scalatrice sociale che non esita ad usare il suo corpo per ottenere ciò che vuole.

Credo proprio che dovrò tirare fuori gli artigli di nuovo, oggi.

Mi siedo sul divano, aspettando che Dean mi raggiunga davanti al camino, ormai pieno di braci quasi spente, intanto rileggo gli appunti presi durante l'ultima riunione del Consiglio prima di partire. Avevamo deciso di parlare del marchio dell'infanticida principalmente, per poi passare a decisioni generali sulla sicurezza e sui metodi di addestramento che abbiamo attuato nel nostro branco, ma ho come l'impressione che passerò gran parte del tempo a urlare e ringhiare.

Mentre rimugino tra me e me, Dean esce dalla sua stanza. Indossa un abito casual ma abbastanza formale, senza cravatta e la camicia ha un paio di bottoni aperti; giacca e pantaloni blu scuro con la camicia bianca.

Dean: "buongiorno piccola lupa. Dormito bene?"

Io: "sì Dean. Dopo la SPA sono crollata appena ho toccato il letto. E tu? Come è andata la chiacchierata con Lucien?"

Dean rimane leggermente stupito per la mia domanda e subito cerco di rimettere le cose a posto.

Io: "tranquillo, non ti sto ordinando di dirmi di cosa dovevate parlare. Non erano questioni ufficiali. E poi... Penny mi ha detto che avreste parlato di una situazione delicata e personale"

Dean: "Penny?"

Io: "sì, ma... in sua difesa, ho calcato parecchio la mano con lei. L'ho praticamente costretta a dirmi perché vi siete allontanati. Mi ha riferito che avete chiacchierato un po' mentre eravamo alla Grande Caccia e... tutto qui. Non si è fatta scappare una parola su ciò di cui dovevate parlare. E tu non devi dirmi nulla, davvero"

Dean mi guarda confuso, mentre usciamo dalla camera per raggiungere la sala conferenze. Camminiamo in silenzio e ringrazio la Dea che ci troviamo in circostanze formali, così Dean deve camminare dietro di me. In questa posizione, almeno, non noterà le mie guance rosse. Non so cosa mi stia succedendo.

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora