CAPITOLO 30. JULIE

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Entro nel piccolo salottino con Dean alle calcagna. Indosso ancora la vestaglia, ora sporca di terra e sangue rappreso nella fodera interna. Mi avvio verso la porta della mia stanza da letto per darmi una ripulita, ma non riesco a raggiungere la maniglia perché Dean mi prende per le spalle e mi spinge contro il muro. Guardo nei suoi occhi e vedo il lupo vicino alla superficie, un ringhio basso riverbera nel suo petto. Non è minaccioso, è solo molto preoccupato per me e ora si sta accertando che io stia davvero bene. Lo percepisco dal nostro legame.

Passo le mani sulle guance rasate di Dean per cercare di calmarlo. Lui spinge contro le mie mani, chiudendo gli occhi; il suo lupo fa le fusa mentre cede di nuovo il totale controllo della mente al mio fedele Beta.

Io: "sto bene, te lo giuro sulla Dea"

Dean: "cosa è successo nella foresta?"

Io: "posso almeno farmi una doccia? Sono coperta di terra e sangue"

Dean: "Julie..."

Io: "Dean, sto bene. Ti racconterò tutto come ti ho promesso prima di andare alla SPA, ma prima vorrei togliermi tutti questi odori sgradevoli di dosso"

Dean mi guarda poco convinto, ma poi cede e mi lascia entrare nella mia camera mentre lui mi aspetta seduto davanti al camino acceso.

Entro nel bagno e apro l'acqua; mentre aspetto che arrivi alla temperatura giusta, guardo il mio riflesso nell'enorme specchio che ricopre mezza parete del bagno. Sono davvero lurida, ricoperta di terra e sangue secco, per non parlare dell'odore muschiato del cervo che comincia a farmi venire il voltastomaco. Ma ciò che voglio eliminare dalla mia pelle il prima possibile è il fetore di quella patetica rappresentazione di lupo.

Micah. Quel maledetto.

Guardo il fianco dove mi ha morsa e vedo una parte dell'enorme fila di denti che la lasciato sul mio corpo. Per vederla tutta devo darmi una bella lavata.

Mi infilo sotto il getto caldo, strofinandomi vigorosamente per eliminare ogni traccia di odore dal corpo e districando i miei capelli annodati, dopodiché torno davanti allo specchio per valutare i danni. Come pensavo, Konstantin ed Edward non mi hanno lasciato neanche un graffio, ma Micah... beh. La cicatrice parte da sotto il seno, percorrendo una curva stretta fino a metà del fianco, per poi continuare in modo speculare sulla schiena. Non c'è che dire, ho davvero rischiato grosso. Un "bel ricordo" del mio primo Raduno.

Una volta finito di asciugarmi, indosso il bikini viola e l'accappatoio, lego i capelli ancora umidi in uno chignon disordinato e raggiungo Dean davanti al camino. Si è cambiato anche lui e indossa l'accappatoio, ma oltre al costume indossa anche una maglietta. Per quale motivo? C'entrano per caso quei segni sulla schiena?

Io: "Dean?"

Si volta verso di me e mi sorride, mentre si scosta leggermente per farmi posto accanto a lui. Rimango in silenzio per qualche secondo, mentre osservo le fiamme crepitare e lambire i ceppi nel braciere. Mi godo il calore che emanano, sospirando rilassata.

Dean: "ti senti meglio?"

Io: "sì, ma voglio ancora quel massaggio"

Dean annuisce, ma poi torna serio e mi osserva aspettando che cominci a raccontare come gli avevo promesso. Sospiro e raccolgo le idee.

Io: "al momento della partenza non è successo niente di che. Ci siamo trasformati e siamo scattati nella foresta quando ci hanno dato il via. Conosci il mio metodo per cacciare, avevo trovato la pista giusta prima ancora di partire. Così mi sono staccata dal gruppo e ho trovato il cervo quasi subito. Poi qualcuno ha ululato, spaventandolo e facendolo scappare nel folto del bosco. Volevo inseguirlo, ma tre lupi mi hanno bloccato la strada e accerchiata. Erano Micah e altri due. Lucien ha detto che erano in debito con Micah, per questo hanno preso parte all'attacco"

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora