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Kenan

Stanotte non sono riuscito a dormire per niente, continuavo a svegliarmi per coprirmi, poi mi scoprivo, mi sono provato la febbre e ovviamente ce l'ho e anche alta. Prendo una Tachipirina alzandomi a fatica dal letto e poi mi rimetto sotto le coperte, nonostante il farmaco mi sveglio dopo qualche ora completamente sudato, prendo il telefono e chiamo Lavinia, "pronto?" Risponde e lei assonnata, "Lavinia, sto malissimo credo di dover andare in pronto soccorso" dico io sofferente, dopo neanche 2 minuti sento suonare il campanello, cerco di alzarmi il più veloce possibile e le apro la porta. "Cazzo scotti Kenan, dammi le chiavi della macchina e andiamo subito in pronto soccorso" dice non appena mi tocca il viso, prendo una felpa e i documenti e poco dopo scendiamo per dirigerci verso la struttura.

Mi visitano e poi ho un vuoto, ricordo solo di essere arrivato e portato subito in una stanza per via della mia temperatura corporea fin troppo alta, l'ultima immagine che ho nella mente è la dottoressa che arriva verso il letto su cui mi hanno fatto stendere, poi il buio. Riapro gli occhi dopo un frangente di tempo lunghissimo, mi rendo subito conto di essere in una camera d'ospedale e noto la bionda rannicchiata scomodamente sulla poltrona vicinissima al mio letto che dorme, guardo l'orologio sulla parete che segna le 11, mi basta allungare il braccio per riuscire a toccare la mano della ragazza alla mia destra. Si muove iniziandosi a svegliare mentre accarezzo il dorso della sua mano, "buongiorno" le dico non appena apre gli occhi nella mia direzione, "come stai?" Chiede tirandosi su di botto preoccupata, "sto bene, grazie a te" le dico accennando un sorriso bloccando le mie carezze per avvicinarmi la sua mano e lasciare un lieve bacio su di essa, "ti ho solo accompagnato qua, hanno fatto tutto i dottori" risponde screditando il bel gesto fatto nei miei confronti, ma lei è così.

"E mi raccomando stia a riposo.....signorina lo controlli a casa" dice la dottoressa prima di congedarci dalla stanza, devo stare a riposo finché non ho più la febbre, questo vuol dire non allenarsi e di conseguenza non giocare, ma va bene così, con la salute non si scherza. Una volta arrivati a casa Lavinia mi ha fatto mettere sul divano, coperto, sistemato i cuscini e poi mi ha anche acceso la televisione, lei invece dopo essersi andata a cambiare a casa sua è tornata qua e si è messa sul divano ma dalla parte dove arrivavano i miei piedi. Abbiamo messo un film ma neanche il tempo di arrivare a metà che già dormivo, sono veramente distrutto e l'effetto delle medicine piano piano cala, infatti quando riapro gli occhi la vedo sul balcone che parla al telefono, e quando rientra viene subito a controllarmi la temperatura posando le sue labbra sulla mia fronte. "Stai riniziando a diventare caldo" mi dice lei staccando la bocca, "sarà colpa della mia crocerossina, è molto carina" le dico facendola arrossire per poi tirarmi un cuscino e ridere andandosene in un'altra camera.

Spazio autrice
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