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Kenan

Per la partita di oggi non sono molto carico, mi sento agitato, ed è per il fatto che non mi sono allenato bene e Allegri mi ha già detto che non sa se giocherò e quanto lo farò. Credevo che sarei invece riuscito ad impegnarmi in allenamento, sarebbe stato il momento di scaricare tutta la tensione, invece il karma ha giocato a mio sfavore e ora rischio la panchina.

"Aspettate ora sento se possono uscire un attimo" sento dire da quella voce cosi famigliare, davanti alla porta degli spogliatoi appare lei, Lavinia, "posso chiedervi un favore?" Chiede guardando Federico, lui annuisce e lei chiede se possiamo uscire qua nel corridoio dato che ci sono i suoi genitori e suo padre è un tifoso accanito. "Che piacere conoscervi ragazzi, siete tutti bravissimi" dice lui entusiasta mentre ci stringe la mano presentandosi, "kenan su di te abbiamo tutti alte aspettative ormai, sappiamo che non deluderai" mi dice quando arriva a me, "spero di non farlo, ce la metto tutta" gli rispondo sorridendogli. Io e sua figlia non ci siamo neanche guardati un secondo, è tanto che i nostri sguardi non si incrociano ed è cosi strano.

Siamo andati a fare il riscaldamento e i ragazzi mi hanno anche preso un po' in giro, ma almeno mi hanno fatto un po' ridere. "Io continuo a pensare al padre di Lavinia che si è presentato al ragazzo che vede sua figlia nuda, e lui non lo sa" dice Fabio causando la risata degli altri, "sei pessimo kenan" continua scherzando Manuel, "ammetto che siete simpatici, ma di certo non potevo dirgli di me e Lavinia, anche perché non mi parla neanche più" dico per poi tornare a concentrarci per gli ultimi esercizi prima di tornare in spogliatoio, mettere la maglia da partita e poi entrare in campo per il fischio d'inizio.

La partita è monotona, i minuti continuano a passare ma nonostante le varie occasioni per tirare, siamo ancora 0-0. In campo sembra esserci solo tanta stanchezza, non c'è sintonia tra noi compagni e il mister non è per niente contento di questo clima, verso l'80° esco dal campo e riesco a percepire la rabbia dei tifosi, hanno ragione, questa sera stiamo facendo male. Si arriva alla conclusione del match, 1-0 per noi grazie a Dusan che, toccando quasi per sbaglio la palla, l'ha tirata in porta; nonostante questo il silenzio e il cattivo umore ci accompagna negli spogliatoi.

"Spero che voi riflettiate su come avete giocato, il mister ha preferito non dire nulla" ci dice il preparatore atletico mentre ci vestiamo, quando siamo tutti pronti raggiungiamo il pullman per andare in stazione e prendere il treno per Torino, e a grande sorpresa quando salgo sulla nostra carrozza vedo la bionda seduta. "Posso?" Le chiedo, in realtà non so perché gliel'ho chiesto dato che non mi va neanche di parlare, "certo" mi risponde prendendo la borsa per mettersela sulle gambe, io mi sistemo chiudendo poi gli occhi venendo sorpreso dalla sua testa che si poggia sulla mia spalla nel silenzio più totale.

Spazio autrice
Ciao a tutti!
Sembra finalmente esserci un accenno di riavvicinamento.......chissà💞

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