Opposites

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Kenan

"Sarà una festa semplice, non ingeniarti troppo per la torta" dico alla bionda seduta sul sedile del passeggero, "ti prometto che sarà sobria" mi risponde lei ridendo. Ha insistito per farmi la torta a sorpresa e la sto supplicando da giorni di non fare nulla di eccessivo, infondo è solo un compleanno, non voglio che butti via soldi in quelle torte elaborate, "mi dici almeno che idea hai?" Le chiedo, "ma quanta agitazione, fidati di me" mi dice prima di darmi un bacio e scendere dalla macchina per entrare in pasticceria. Mancano 2 giorni e ho deciso di festeggiare nel nostro ristorante di fiducia che riserverà una saletta privata per tutti noi, è strano pensare che quest'anno festeggerò con queste persone, e ancora più strano con la mia ragazza.

"Quanto mi sei mancato tesoro" mi dice mia madre stringendomi in un abbraccio, in occasione del mio compleanno sono venuti a trovarmi, saluto anche mio padre e poi ci avviamo alla macchina. Hanno passato tutto il viaggio a farmi domande su domande, dal calcio all'amore, "ma quando ce la fai conoscere quindi?" Chiede mia mamma, "beh io l'ho conosciuta quando sono venuto qua, però in quel periodo si convincevano ancora di essere solo amici" le risponde subito mio padre facendoci ridere, "e dimmi, com'è? Tuo figlio sembra pazzo di lei" chiede curiosa, hai proprio ragione mamma, sono pazzo di lei. Fortunatamente sono riuscito a sviare il discorso comunicandogli che sarebbe venuta a casa mia a cena, e che quindi l'avrebbe vista qualche ora dopo.

"Permesso" dice mettendo piede in casa mia, ad accoglierla ovviamente ci sono io con un sorriso stampato, le lascio un bacio e poi la conduco in cucina dove c'era mia madre a cucinare, "mamma, lei è Lavinia......Vinia, mia madre Beate" appena finisco la frase vedo Lavinia tendere la mano verso mia madre, lei però a gran sorpresa l'abbraccia direttamente, "tesoro sono felicissima di conoscerti" le dice staccandosi, "anche io signora", "chiamami Beate!".

Dopo i vari saluti e presentazioni ci sediamo a tavola, per cena abbiamo ordinato delle pizze dato che i miei genitori sono abituati alla pizza che fanno in Germania, ovviamente completamente un'altra cosa rispetto a quella italiana. "Ti sta trattando bene Ken?" Chiede mio padre alla ragazza seduta accanto a me, "si si, è bravissimo e mi sopporta anche troppo" risponde lei facendo sorridere i miei genitori, "puoi dirlo forte Vinia" le dico, "immagino che anche tu lo debba sopportare, quando era ancora a casa facevamo fatica noi a sopportarlo" continua mia madre, "diciamo che a volte è difficile con la sua testardaggine, però a suo favore ha quel faccino che convince sempre" spiega poi la bionda, è bello vederla a suo agio con loro, "mi state dipingendo come un mostro, papà difendimi" dico facendole ridere, Lavinia posa la sua mano sulla mia e mi bea di uno dei suoi sorrisi più belli, "e comunque questa ragazza qui fino a qualche mese fa si preparava per uscire con la musica a tutto volume, probabilmente la sentivate anche a Ratisbona" concludo io lasciandole poi un veloce bacio a stampo.