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Kenan

Una volta tornati a casa ho preso il cambio e lo spazzolino da casa mia, dove dormiranno i miei genitori, e siamo andati a casa di Lavinia. "È arrivato il momento del mio regalo" mi raggiunge lei in camera da letto già in camicia da notte, "mi piace questo regalo" le dico malizioso afferrandole i fianchi facendola salire sul letto, "hai capito male caro Yildiz, ecco il tuo regalo" risponde lei passandomi una busta, la apro e dopo aver letto il biglietto apro il foglio ripiegato che c'era nella busta e la prima cosa che mi salta all'occhio è la destinazione, perché si, è un viaggio, "le Maldive?" Chiedo incredulo, io e lei abbiamo spesso parlato di viaggi che vorremmo fare insieme e tra questi c'erano proprio le Maldive. "Tu sei pazza, avrai speso una fortuna, e in più la torta e gli addobbi" le dico sentendomi quasi in colpa di averle fatto spendere questi soldi, "non ti preoccupare di quanto ho speso, quante volte mi hai offerto la cena?" Mi dice poi lei tranquillizzandomi.

Abbiamo passato due ore a guardare il resort, le escursione che propone, cosa si mangia e tutto il resto, ovviamente sarà un viaggio che faremo dopo l'europeo, quindi a luglio. Sembra surreale, sarà il nostro primo viaggio di tanti altri, spero, "grazie ancora Vinia, di tutto" le dico una volta spente le luci, "ti amo Ken" sussurra lei avvicinandosi per farsi spazio tra le mie braccia, che in un secondo l'accolgono stringendola, "anche io.......ormai ci abbiamo preso gusto" le dico ridendo, lei fa lo stesso e poco dopo ci addormentiamo esattamente nella posizione in cui siamo.

Questa mattina il risveglio è stato un po' traumatico, ci siamo addormentati tardi e la mia sveglia ha suonato alle 7 dato che devo portare i miei genitori in aeroporto. "Sicuri di aver preso tutto?" Chiedo per l'ennesima volta mentre siamo in macchina, "tutto tutto, tranquillo Ken" mi risponde mio padre, "ci ha fatto tanto piacere vederti e soprattutto conoscere quella dolce ragazza, salutacela quando si sveglia" mi dice poi mia madre, Lavinia ieri sera si era offerta di accompagnarli con me ma visto l'orario in cui abbiamo chiuso gli occhi le ho detto di non preoccuparsi. "Mi raccomando però figliolo, le precauzioni sempre, sappiamo che mag-" comincia a dirmi ancora lei, "mamma, non c'è bisogno" la interrompo io imbarazzato facendo ridere mio padre, "dai tesoro, sei grande e bello...sappiamo che hai già avuto le tue esperienze" continua lo stesso, "mamma intendo che non c'è bisogno che tu mi faccia educazione sessuale in questo momento" le rispondo chiudendo l'argomento.

Dopo averli salutati e guardati mentre passavano i controlli, mi sono rimesso in macchina e sono passato dal bar sotto casa per prendere la colazione a me e alla bionda che starà ancora dormendo. Infatti quando entro in casa sua c'è ancora un silenzio tombale, che quando invece è sveglia non esiste, raggiungo la camera e mi appoggio allo stipite della porta per osservarla mentre è lì, beata nel suo sonno. Un raggio di sole che entra dalla finestra colpisce i suoi capelli, rendendoli dorati, è tutta rannicchiata avvolta nel lenzuolo e nonostante questo è bellissima.

Spazio autrice

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