20

1.1K 43 8
                                    

Kenan

"Papà ti dispiace se esco mezz'ora?" Gli chiedo mentre stiamo andando a letto, sento che devo in qualche modo riavvicinarmi alla ragazza e prima lo faccio meglio è, "no Ken, tranquillo" mi dice lui sorridendomi. Mi metto la prima maglia che trovo e vado a bussare alla porta difronte, so che c'è perché l'ho sentita quando è arrivata sul pianerottolo che parlava credo al telefono, i muri di questo palazzo solo abbastanza sottili. Busso e lei mi apre dopo pochi secondi, "che ci fai tu qui? è mezzanotte passata" chiede confusa, "ti devo ancora un caffè, ricordi?" Dico io facendola ridere, "ma Kenan è tutto chiuso a quest'ora" continua lei, "lo so, ma posso fartelo a casa tua" concludo io.

Alla fine le ho preparato un caffè con la moka e lei ha apprezzato, dopo questo non credo che dormiremo presto, infatti ci mettiamo sul divano a raccontarci un po' di cose, tra cui la sua cena con Dusan, "lui l'ho visto proprio pieno di sè, però non in negativo.....è sicuro di sè" mi spiega, io annuisco solamente, "che hai?" Mi chiede abbassandosi per incrociare il mio sguardo, "niente Vinia, in realtà sono felice che stai trovando una persona a cui legarti" mento spudoratamente, "Kenan io non mi sto legando sentimentalmente a Dusan, devo ancora conoscerlo bene ma non c'è stata quella cosa al primo incontro, sai quella sensazione strana che ti fa quasi pensare di essere già invaghita?" Mi dice lei quasi sognante mentre descrive l'emozione, "eccome se lo so Vinia, eccome...." Dico sospirando, lei mi guarda con quei suoi occhi verdi e ha un sorriso dolce sul viso, mi ricorda quella sera a casa mia, quando ci siamo baciati, ma questa volta non lo farò, le sposto solo dietro l'orecchio una ciocca di capelli e le lascio una carezza sulla guancia, "sei così pura" le dico con un filo di voce, "ti meriti proprio una persona pura come te".

Mi sveglio sentendo un peso sul petto, è la testa di Lavinia che è poggiata su di esso, stanotte a quanto pare ci siamo addormentati così, e averla così vicina a me fa molto piacere, le nostre mani sono intrecciate e noto il suo respiro ancora profondo, vorrei che questa fosse la normalità.....ma forse sto sognando in grande. Mi allungo per prendere il telefono e vedo che sono le 9:30, mio padre tra poco deve andare in aeroporto quindi mi alzo cercando di non svegliarla e poi la copro con la coperta che c'è accanto, le lascio un bacio sulla fronte e poi esco per andare a casa mia.

"Grazie per essere venuto papà, quando volete venite insieme te e mamma, vi aspetto"  dico stringendolo in un abbraccio, non è sempre facile a 19 anni essere lontano dalla propria famiglia, "figurati figliolo, ti voglio tanto bene" mi dice lui con gli occhi lucidi, ci stacchiamo e lo vedo prendere il manico della valigia e girarsi, io rimango lì in attesa che scompaia del tutto dal mio campo visivo, lui si blocca e torna indietro, "non fartela scappare ken" mi dice soltanto, e io non ho bisogno di spiegazioni perché so che si riferisce alla bionda.

Spazio autrice
Mi aiuterebbe tanto ricevere un vostro parere sulla storia o anche dei consigli💗

Opposites Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora