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Lavinia

"Sorridi" mi dice il fotografo dandomi indicazioni, oggi sono su un set e sto faticando, l'unica espressione che mi esce bene è quella pensierosa....che rappresenta il mio stato d'animo degli ultimi giorni. "Tesoro rimettiti nella posa di prima" mi dice poi Alessandro, "perfetta, guarda in camera però", era questo il problema, mi perdevo con lo sguardo, eppure ce la stavo mettendo tutta per rimanere concentrata, ma la verità è che vorrei essere a casa con kenan invece che qua.
Una volta usciti ovviamente Ale mi ha rimproverata, "mi dici che hai?", "è che per kenan è un periodo no, e io non riesco a pensare ad altro, lo vedo proprio che è stressato e deluso da se stesso" gli spiego, "ti riferisci alle critiche che sta ricevendo?" Mi chiede , annuisco mentre finalmente arriviamo alle macchine, "ascoltami Vinia, io dall'inizio ti dico che sul lavoro i problemi vanno lasciati fuori, appena metti piede in ufficio o su un set, devi lasciarli fuori dalla porta d'ingresso. Ora è capitato, e sai che io ti voglio troppo bene per arrabbiarmi veramente con te, ma d'ora in poi basta" conclude lui prima di abbracciarmi per salutarmi.

Guido verso casa e prima di tornarci effettivamente, mi fermo da Giulia, avevo bisogno di sfogarmi ed era l'unica libera. Le spiego come mi sento, cosa mi fa stare male, lei è rimasta accanto a Nicolò durante il periodo peggiore della sua vita, quindi so che mi può dare consigli preziosi. "Io credo che tu stia sbagliando, in questi momenti tu devi essere una spalla e devi aiutarlo a tornare in sè, concentrato e consapevole" mi dice lei, "hai ragione Giuli, è che quando ti leghi tanto ad una persona inizi a gioire dei suoi successi ma anche a soffrire quando le cose non vanno bene, lo sai anche tu". Lei afferra le mie mani e mi rivolge uno dei suoi sorrisi in grado di tranquillizzarti, "ei, io ho visto la Lavinia forte e allegra, falla tornare che mi manca....e manca anche a Ken".

Mi è servita molto la conversazione con la mia amica, infatti non appena sono uscita da casa sua ho tirato un sospiro di sollievo e un sorriso mi è uscito spontaneo, devo molto a questa ragazza. Parcheggio la macchina e aspetto l'ascensore che mi porta fino al mio piano, mi fa ancora strano vedere la porta del mio 'vecchio' appartamento, dopo essermi incantato qualche secondo mi volto verso la porta d'ingresso difronte ed entro. "Sono tornata" dico con un tono positivo, ho voglia di trasmettere al turco un po' di tranquillità, "ciao amore" mi viene a salutare dopo aver spento la play, "come è andata oggi?" Gli chiedo posando la giacca, "il mister mi ha voluto parlare e contro ogni aspettativa, non è preoccupato dal mio andamento, crede in me e mi ha detto che devo solo concentrarmi" mi spiega con un'espressione molto più rilassata rispetto a quella degli ultimi giorni. "Lui crede molto in te dall'inizio, i momenti 'no' esistono per tutti Kenan, e poi non ti dimenticare della pressione in più che hai quest'anno, lascia parlare la gente, sono sicurissima che dimostrerai a tutti il tuo potenziale, come hai sempre fatto".

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