CAPITOLO 2 ~ I'm fine

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CAPITOLO 2
I'm Fine

<<Jimin!>>

<<Chi? Di che accidenti stai parlando?>>

Jungkook gli era andato incontro, dal momento che il maggiore era sparito per parecchio tempo, sfuggendo alla conversazione con i vertici della Hybe, ma aveva notato subito che qualcosa non andava in lui.

Sembrava avesse appena visto un fantasma.

<<Q-quello laggiù, è Jimin!>>

<<Cosa?... Quel Jimin?>>

Yoongi dovette strofinarsi gli occhi più volte, talmente gli sembrava assurdo di trovarselo lì di fronte, a pochi passi da lui, dopo tutto questo tempo.

Entrambi i ragazzi lo osservavano mentre era circondato da uomini che potevano avere si e no il doppio della sua età, ma non fu un dettaglio particolarmente rilevante al menta in quel momento perché i suoi occhi e la sua mente erano concentrati tutti su di lui.

<<Sei sicuro che sia lui? Quello lì non assomiglia per niente al ragazzo timido e innocente  di cui mi hai sempre parlato>>

Il corvino si guadagnò subito un’occhiata fulminea da parte del rapper.

<<Vuoi che non mi ricordi di lui dopo tutto ciò che c’è stato?>>

No, non avrebbe mai potuto dimenticarsi di Jimin. Non avrebbe mai permesso ai suoi ricordi di finire nell’oblio della sua mente.

Erano ricordi troppo preziosi per essere lasciati andare..

Yoongi aveva speso gli ultimi 6 anni della sua vita sforzandosi di dissociarsi dalla sua vita passata, e ricominciare da Agust D era stata una buona soluzione, ma da quel ragazzo, che per mesi era rimasto al suo fianco, donandosi anima e corpo, che era stato disposto a sacrificare la sua vita pur di vederlo felice, no, da lui non era mai riuscito a distaccarsi.

Da quando era fuggito da Busan, non era passato giorno in cui non avesse pensato a Jimin pur di tenerne vivo il ricordo nella sua mente.
Non gli era rimasto nulla di lui, né una foto, né un oggetto che potesse ricordarglielo.
Viveva solo nei suoi pensieri e poteva contare solo sulla forza di quei ricordi per renderlo più presente che mai.

Inoltre, poco dopo la sua partenza, aveva pensato subito di cambiare numero di telefono per evitare che chiunque potesse rintracciarlo, incluso Jimin.

All’epoca, la sua priorità era scappare, buttarsi il passato alle spalle e forse un giorno sarebbe tornato e avrebbe affrontato quel piccoletto che ormai sembrava così cresciuto e così bello.

Già, perché quel Jimin che si presentava ora di fronte a lui era una visione davvero mozzafiato.

Yoongi aveva sempre vantato la sua innaturale bellezza, eppure era convinto di non averlo mai visto così bello..
Era etereo, di una bellezza quasi sovrumana, soprattutto in quegli abiti neri che aderivano perfettamente al suo corpo.
Quel blazer lungo, damascato, che gli fungeva quasi da vestito, risaltava il suo fisico magro e longilineo, persino più sinuoso delle curve di una comune donna, e quei pantaloncini così corti e così stretti da lasciargli tutte le gambe in bella mostra, gli facevano tornare alla mente immagini che non era il caso di rammentare in quel momento.

Il suo corpo aveva sempre rappresentato una forte tentazione per lui, ma il dettaglio che più fece impazzire Yoongi fu quella collana choker nera intorno al collo con un filo di strass in oro bianco che gli illuminava il viso e risaltava il contrasto con il candore latteo del suo collo.

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